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Torta di rabarbaro e formaggio: un'ottima merenda |
Vi ho mai detto che mi piace il rabarbaro? No?
Beh allora adesso ve lo dico.
Di lui, e della difficoltà di trovarlo in Italia ve ne avevo già parlato l'anno scorso, quando avevo provato a fare questa
torta buonissimissima.
Ecco quest'anno sono stata fortunata ho trovato il rabarbaro.
Ma partiamo dall'inizio.
Ero dal mio fruttivendolo e stavo tranquillamente acquistando i miei soliti 52 chili di frutta e verdura.
Beh proprio 52 chili no... ma a casa mia frutta e verdura vanno che è un piacere, non ha caso il mio fruttivendolo è moooooolto contento quando mi vede e ha sempre un qualcosa "di speciale" che tiene "di là"
E di solito sono verdure del suo orto, frutta mai vista (vedi il
pomelo) o le mie fragoline di bosco preferite.. insomma, è un bravissimo venditore. :-D.
Dunque ero in questo posto bellissimo, pieno di verdura rigogliosa e frutta dai profumi inebrianti quando all'improvviso ..caccio un grido
"AAAAAaaaargh"
Di solito faccio così quando vedo un ragno, e piuttosto grosso, ma non era questo il caso.
Poveretto il mio fruttivendolo ha fatto un salto. Poi ha visto cosa stavo guardando.
"Ah si signora Daniela" (e l'unico al mondo a chiamarmi così) "oggi abbiamo anche il rabarbaro"
"Ma come???? Lei ha il rabarbaro e non me lo dice? Quanto ne avete?"
"Quello che vede"
"Ok lo prendo tutto"
Erano più o meno un chilo e mezzo di bei gambottoni.
Ne avevo a sufficienza per preparare "vecchie" ricette e collaudarne di nuove.
E' un libro che non mi ha mai deluso.
Ce l'ho da quando avevo 20 anni e la sua copertina, ingiallita, strappata agli angoli, e il suo interno pieno di annotazioni scritte a matita (non scrivo MAI su di un libro con una penna, è un sacrilegio! La prima volta che lo farò sarà per firmare un autografo :-D) fanno capire quanto lo abbia usato.
Ho imparato tantissime cose da lui.
Mi propone una torta che mi incuriosisce molto perché è un po' l' "inverso" della torta dell'anno scorso. Qui la crema a base di formaggio è sopra,
mentre là la crema era sotto
Lui la chiama Crostata di formaggio e rabarbaro, ma io l'ho ribattezzata Torta al rabarbaro e formaggio al contrario. Perchè c'è più rabarbaro che fomaggio, perchè non è una crostata, perchè ha la crema sopra invece che sotto.
Detto fatto. Provata e assaggiata. E' "andata via" in un attimo.
Se proprio proprio devo dire qualcosa è che ho trovato la composta di rabarbaro un po' troppo dolce e quindi la prossima volta la rifarò con meno zucchero. Ma devo dire che in famiglia non ci sono state lamentele. :-D
Torta al rabarbaro e formaggio al contrario
(english version below)
Per una teglia di 26 cm (6 persone)
Per l'involucro
- 225 g farina
50 g burro
50 g strutto
- (per me 100 g burro)
- un pizzico di sale
- 7 cucchiaini di acqua fredda
Per il ripieno
- 700 g rabarbaro già pulito e tagliato a pezzetti di circa 2 cm
- 350 g zucchero (ma credo che 250 g siano più che sufficienti)
3 cucchiai di farina di granoturco bianco 3 cucchiai di farina
- sale
225 g di formaggio fresco (per me 240 g di formaggio philadelphia, cioè 3 cubetti da 80 g)
2 uova
L'impasto per l'involucro della torta deve essere lavorato rapidamente e bisogna cercare di impastarlo con le mani il meno possibile per non "scaldarlo" troppo.
In una ciotola mescolo la farina e il sale. Aggiungo il burro e lavoro gli ingredienti velocemente per un paio di minuti, fino ad ottenere delle "briciole".
Aggiungo l'acqua e mescolo con un mestolo fino a che non ottengo delle palline di pasta.
A questo punto lavoro rapidamente l'impasto per pochi secondi con una sola mano cercando di formare un impasto omogeneo.
Copro con la pellicola trasparente e metto in frigorifero per almeno 15 minuti.
Accendo il forno a 200°
Metto il rabarbaro in un pentolino e aggiungo 225 g di zucchero e la farina. Accendo il fuoco e mescolo.
Il rabarbaro perderà parte della sua acqua. Si formerà poi una crema che legherà i pezzettini di rabarbaro.
Lascio cuocere finché la crema non bolle e non si inspessisce.
Spengo il fuoco.
Ritaglio due fogli di carta da forno in forma di cerchio un poco più grandi rispetto alla mia teglia.
Metto l'impasto preparato precedentemente tra i due fogli e lo stendo con l'aiuto di un matterello.
Con un coltellino potrei tagliare i bordi per renderli più regolari, ma voglio che questa torta abbia un aspetto "rustico", taglio quindi solo le grosse eccedenze e lascio il bordo un po' irregolare.
Metto la pasta (lasciandola sempre tra i due fogli di carta) nel forno e cuocio "in bianco" (si chiama così la cottura della pasta coperta da un foglio di carta da forno o di alluminio) per 15 minuti.
A questo punto tolgo la carta di copertura e verso la composta di rabarbaro. Rimetto tutto in forno a 220° per una decina di minuti
Nel frattempo preparo la crema la formaggio: metto in una ciotola il formaggio, le uova e i 125 g di zucchero restanti. Mescolo tutto fino ad ottenere una crema vellutata.
Verso la crema al formaggio sopra la torta. Livello la superficie e rimetto in forno a 180° per una mezz'ora abbondante, cioè finché la crema di formaggio non si sia rassodata.
Il libro consiglia di servire accompagnata da panna acida e guarnita con mandorle sbucciate. Ma per me va bene così.
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Rhubarb and cheese pie upside down: a good break |
Rhubarb and cheese pie upside down
For a pan of 26 cm (6 people)
For the pastry
- 225 g flour
50 g butter
50 g lard (100 g butter for me)
- a pinch of salt
- 7 tablespoons cold water
For the filling
- 700 g rhubarb, already cleaned and cut into pieces about 2 cm
- 350 g sugar (but I think that 250 g is more than enough)
3 tablespoons white corn 3 tablespoon flour
- salt
225 g cream cheese (240 g of philadelphia cheese for me, ie 3 cubes 80 g)
- 2 eggs
The dough for the shell of the cake has to be processed rapidly. Try to mix with your hands as little as possible not to "warm it" too.
In a bowl I mix the flour and salt. I add the butter and work the ingredients fast for a couple of minutes, until I have the "crumbs".
I add water and stir with a spoon until I get fairly large lumps of dough.
At this point I work the dough quickly for a few seconds with one hand trying to form a smooth paste.
I cover with plastic wrap and put in refrigerator for at least 15 minutes.
I turn on the oven to 200 °
I put the rhubarb in a saucepan and add 225 grams of sugar and flour. I light the fire and stir.
The rhubarb will lose part of its water. Then it will form a cream that will bind the pieces of rhubarb.
I let it cook until the cream thickens and bubbles. I put out the fire.
I trim two sheets of baking paper in the form of a circle a little bigger than my pan.
I put the mixture, previously prepared, between the two sheets and I will lie down with the aid of a rolling pin.
With a knife I could cut the edges to make them more regular, but I want this cake to have a look "rustic", so I cut only the big surpluses and leave the edge a little 'irregular.
I put the dough (always leaving between the two sheets of paper) in the oven and bake "white" (it is called so the cooking of the pasta covered by a sheet of baking paper or aluminum) for 15 minutes.
At this point I take off the paper cover and I pour the rhubarb compote.
I put it in the oven at 220 degrees for about ten minutes
In the meantime, I prepare the cream cheese: in a bowl I put the cheese, eggs and 125 g of sugar remaining. I mix everything until creamy smooth.
I pour the cream cheese over the cake. I level the surface and I put in the oven again to 180 ° for a good half hour, that is, until the cream cheese has firmed.
The book says to serve accompanied by sour cream and garnished with blanched almonds. But for me it is all right