|
Mini -cakes bianchi e neri un concentrato di sapore |
Il vizio capitale
Eccomi, sono qui. Ci sono anch'io. Chi sono? Ma ovvio la migliore. Quella che tutti hanno frequentato, almeno una volta. Quella che tutti conoscono, ma che quando incontrano per strada girano la testa dall' altra parte facendo finta di non vedere.
Eppure sono la più bella, la più conosciuta, la più utile delle sette sorelle. Sì perché ci chiamano "vizi capitali" o peccati al maschile, ma sbagliano tutti. Noi siamo femmine.
Chi sono io? Sono quella di cui non si parla, quella che non si dipinge mai, e quando lo si fa mi si rappresenta come una vecchia, secca e arcigna.
Non come la mia sorella più apprezzata, la lussuria. Lei nei dipinti è sempre bella, prosperosa, invitante. Ma l'avete vista com'è? È grassa, guardate che cosce piene di cellulite e poi, diciamocelo è veramente una poco di buono. Va proprio con tutti. Al contrario di quella rimbambita di Accidia. Se fosse per lei io non esisterei, ma cosa del resto potrebbe esistere per lei? Il nulla!
Io invece sono il motore del mondo. Sono quella che spinge a fare sempre di più, ad essere, e soprattutto ad avere, di più. Sono molto di moda , ma nessuno mi apprezza ed è questo il mio cruccio.
Ma attenzione io non sono come Superbia, no quella pensa di essere la migliore. Passa le giornate a guardarsi allo specchio. Immobile, sempre uguale a se stessa. Io no. Io guardo sempre gli altri, li spio, scopro tutto di loro. Sono capace di vedere ciò che non va. La vedi quella come è magra. Si ma per forza fa i salti mortai per non mangiare..
E quella? Hai visto che casa che ha? Bella dici? Ma va. È troppo grande, sai il tempo che sprechi a pulirla poi.
Ma non divaghiamo pensiamo a me. Mi dipingono fragile, ma no, non lo sono. Io sono potente. Il primo delitto dell'umanità è avvenuto in mio nome. Si parlo proprio di lui, Caino.
Avete capito chi sono? Ma come, dai lo sapete, sono Invidia, ma shhhh non lo dite a nessuno che il mio nome è impronunciabile.
==============================
|
Mini-cakes versione bianca con zucchero argento. Belli da far invidia! |
Arrivo quasi (forse) per ultima. Ma come potevo arrivare per prima e dire vi invidio tutte perché siete tutte perfette e più rapide di me?
Si invidio le donne più magre di me, più belle, più giovani, quelle che escono di casa la mattina e tornano a casa, dopo una giornata di lavoro e sono ancora perfette. Invidio i loro figli dai vestiti candidi e dai quaderni immacolati. I loro cani che abbiano sommessamente e solo quando richiesto.
Invidio le loro cene perfette, i loro servizi di piatti della nonna a che sembrano nuovi, i bicchieri di cristallo che luccicano come swarovski.
Ci ho provato, accidenti se ci ho provato, ma non sarò mai così.
Per rappresentare questo peccato capitale ho preparato questi dolcetti.
Sono magnifici. Piccoli e buoni. Ed ho invitato le mie amiche, quelle perfette, per un tè. Voglio far loro provare cos'è questa sensazione che ti attanaglia quando rimiri la perfezione.
Voglio far loro rimirare la bellezza di queste piccole bontà. E se ne mangi uno solo (ma ci riuscirai?) non hai nemmeno i sensi di colpa. Sono così piccolini che non ingrassano.
Sì ma uccidono, d'invidia :-D
|
Mini-cakes versione nera con zucchero color oro. Così buoni da fare invidia! |
Mini cakes bianchi e neri con zucchero d'oro e d'argento
Per l'impasto
- 180 gr di farina
- 1/2 bustina di lievito vaniglinato
- 130 gr di burro a temperatura ambiente
- 1 cucchiaini scarsi di essenza di vaniglia
- 185 gr di zucchero
- un pizzico di sale
- 2 uova
- 80 ml di latte
Per prima cosa riscaldo il forno a 180°.
Ho mescolato il burro con lo zucchero fino a ridurlo in una crema spumosa.
Ho quindi aggiunto un uovo alla volta facendo attenzione ad incorporarlo bene.
A questo punto ho aggiunto l'estratto di vaniglia.
A parte ho mescolato farina, sale e lievito e ne ho versato un poco nel mio impasto. Ho mescolato ed ho aggiunto un po' di latte. Ho continuato così alternando farina e latte e terminando con la farina. Ottengo un impasto molto liquido.
Imburro e infarino la teglia con gli stampini
Metto il preparato nei miei stampini. Batto sul tavolo la teglia per fare in modo che l'impasto perda le eventuali bolle d'aria.
Lascio cuocere per 15 minuti o il tempo necessario perché la superficie risulti asciutta
Tolgo la teglia dal forno e lascio riposare per un paio di minuti. Poi capovolgo la teglia e mi ritrovo tanti piccoli gioielli che lascio raffreddare su una griglia.
Per la glassa bianca
- 250 gr di zucchero a velo
- 2 bianchi d'uovo
- 125 ml di acqua
- 2 cucchiaini di estratto di vaniglia
- zucchero color argento
Mescolo lo zucchero a velo con i bianchi d'uovo e aggiungo un po' d'acqua. Decidete voi quanta acqua aggiungere tenendo conto che più acqua mettete più trasparente (e morbida) sarà la glassa. Mescolo fino ad ottenere una crema.
Stendo un foglio di carta da forno sul tavolo e sopra vi appoggio la griglia dove lasciar asciugare (e sgocciolare) i miei mini cakes.
Con l'aiuto di un cucchiaino immergo un mini cake alla volta nella glassa e lo lascio quindi riposare sulla griglia.
Una volta asciutti cospargo con zucchero color argento
Per la glassa scura
- 200 gr di cioccolato all'80%. Io ho usato dl cioccolato Giava dell'Esselunga fatto con cacao Criollo.
- zucchero color oro
Per manipolare il cioccolato la prima cosa che devo fare è "temperarlo". E' un'operazione che richiede attenzione e rapidità.
Preparo un "bagno di raffreddamento" nel mio lavandino riempiendolo per 1/4 con acqua fredda e tantissimo ghiaccio.
Prendo il mio termometro e sciolgo il cioccolato a bagnoamaria portandolo a 45°.
A questo punto tuffo la pentola nell'acqua fredda e faccio scendere la temperatura del cioccolato a 27 ° poi rituffo la pentola nell'acqua calda per portare il cioccolato a 29° gradi.
Ecco ora posso immergere i mini-cakes nel cioccolato. Il cioccolato si solidificherà formando una sottile pellicola dura che racchiuderà un cuore morbido. Una delizia.
Una volta asciutto cospargo con zucchero color oro.
Vi consiglio di provare anche la versione alcolica: prima di glassare con il cioccolato bagnate la tortina con una miscela di acqua, zucchero e rhum.
Con questa ricetta partecipo a: