giovedì 27 settembre 2012

Tonno ai pistacchi - Tuna with pistachios



Tonno ai pistacchi veloce,  buonissimo e d'effetto. Cosa volere di più?

Questo è un periodo in cui mi sento un pochino stordita. Sono alle prese con un miliardo (vabbè dai sono un poco esagerata, forse qualcuno di meno) di "lezioni di prova" dei miei figli.
Sto spaziando dai corsi di kung fu, alle lezioni di danza, a quelle di pittura, teatro e musica. 
Dato che sono un pochino (ma solo poco eh) casinista ho il terrore di portare il figlio adolescente ad un corso di danza classica e dimenticarmi la piccola in mezzo alla strada.

Parto la mattina da casa con borse di tutti i tipi: per la ginnastica, quella con matite colorate,il sacchettino con merende e acqua. E anche qui temo di fare confusione: posso far andare il grande a lezione di Shaolin (che non ho ancora capito cosa sia) in pantacollant rosa? No. Però ho portato la piccola a ginnastica con la borsa delle matite.  Quella con le scarpe da ginnastica ancora non ho capito dove sia andata a finire. Eppure ero sicura di averla caricata in macchina....
E guai a dimenticarsi le merende! Rischio il licenziamento da mamma.

Vi risparmio le figure barbine dell'arrivare in ritardo al lavoro in ritardo (ma questo ormai lo sanno tutti è una mia caratterista, sono nata in ritardo...)  aprire la borsa per spegnere il cellulare che suona (così nessuno nota che sono arrivata giusto?) e vedere nella foga di trovare il cellulare (che com'è come non è, mai che sia lì subito, sopra a tutto il marasma della mia borsa, ma accidenti a lui si caccia sempre sotto) e vedere volare fuori in ordine sparso: calzine antiscivolo, depliant del corso X da provare oggi, cartina di merendina "che non si butta per terra ma si butta nel cestino che non c'è, dunque nella borsa della mamma",  Tshirt dell'adolescente ovviamente usata e erroneamente messa nella borsa di mamma invece che in una delle trecento borse di cui sopra.

Dunque dopo una giornata così voglio una cenetta rapida e appagante.  Che sia bella e che sia buona. Me la merito no?

..."mamma domani non posso andare a scuola, credo che abbiamo dimenticato il mio zaino in palestra" ....
arrrggh 

Detto tutto ciò questo piatto si prepara in pochissimo tempo, se avete un mixer in meno di mezz'ora tutto è pronto. 
Anche la tavola è apparecchiata, se avete qualche figlio/a gentile che via aiuta.


Tonno ai pistacchi
(English version below)
Per 4 persone
  • 4 fettine di tonno pinna gialla
  • 100 g pistacchi
  • 3 spicchi d'aglio
  • 1 limone non trattato
  • un mazzetto di prezzemolo 
  • Un pizzico di sale grosso
  • Pepe
  • Olio Extravergine di Oliva
Per l'insalata:
  • due carote
  • succo di mezzo limone
  • Olio Extravergine di oliva
  • Sale 
  • Pepe

Lavo il limone che deve essere non trattato visto che utilizzerò anche la buccia. Taglio la buccia ma solo la parte gialla. La parte bianca e i semi saranno l'unica parte che si butterà via di questo magnifico limone. 
Spremo il limone e verso metà del succo sulle fette di tonno.

Lavo il prezzemolo e lo asciugo delicatamente con la carta da cucina. Sarebbe ancora meglio lavarlo e lasciarlo asciugare all'aria per essere sicuri che asciughi bene, ma non sempre sono così organizzata. E' importante che il prezzemolo sia asciutto, altrimenti il trito di pistacchi si appiccicherà in antiestetiche palline.

Metto nel mixer i pistacchi, la buccia di limone, gli spicchi d'aglio, il prezzemolo, il pepe e il sale. Io ne metto veramente pochissimissimo, e qui potete usare anche quello grosso.
Frullo il tutto. Ecco attenzione! Non fatevi prendere dall'entusiasmo e non frullate troppo, i pistacchi devono restare a pezzettini e non devono essere trasformati in farina. Ne apprezzerete di più la consistenza e la differenza di texture tra la carne morbida del tonno e il croccante del pistacchio è semplicemente meravigliosa.

Ungo una teglia con olio extravergine di oliva e vi adagio le quattro fette di tonno.
Con l'aiuto di un cucchiaino copro le fette di tonno con il trito di pistacchi. Accendo il forno a 180 gradi e cuocio per 15 minuti circa, dipende dallo spessore della "fettina" di tonno, comunque vene accorgerete sia per il profumo sia perché la carne del tonno passerà da scura a chiara ...e perché se avete un gatto in casa inevitabilmente comincerà a miagolare :-D

Mentre il pesce cuoce ho giusto il tempo di preparare il contorno. 
In una ciotola verso la metà del succo di limone che mi è avanzata dalla preparazione precedente e aggiungo un poco d'acqua, mi servirà per impedire che i nastri di carote, che sto per preparare, anneriscano.
Lavo un paio di carote e con uno sbucciapatate le affetto in nastri sottili che lascio cadere nella ciotola con il succo di limone.
Visto che stiamo giocando sulle differenze di texture lo facciamo anche con l'insalata di carote no? Se non le avete mais assaggiate così provate. Sono soffici e saporite.
Una volta "sbucciate" le carote scolo via l'acqua e condisco con un filo di olio e un pizzico di sale.
Fatto. Tutto in 20 minuti.


Tuna with pistachios fast, delicious and astounding. What do you want?


Tuna with pistachios
For 4 people
  • 4 slices of yellow fin tuna
  • 100 g pistachios
  • 3 cloves of garlic
  • 1 lemon
  • a bunch of parsley
  • A pinch of salt
  • pepper
  • Extra Virgin Olive Oil
For the salad:
  • two carrots
  • juice of half a lemon
  • Extra virgin olive oil
  • salt
  • pepper

I wash the lemon it will not be treated as I will use also the skin. Cut the peel only the yellow part. The white part and the seeds will be the only part that will throw away of this magnificent lemon.
Squeeze the lemon, and I pour half of the juice on the slices of tuna.

I wash the parsley and gently wipe with a paper towel. It would be even better to wash it and let it air dry to make sure it dries well, but I'm not always so organized.
It is important that the parsley is dry, otherwise the chopped pistachios will stick in little antiaesthetic balls.

I put it in the mixer pistachio, lemon peel, cloves of garlic, parsley, pepper and salt. I will put very little.
I whir all. Attention.! Do not get caught by the enthusiasm and not blend too much, pistachios must remain in pieces and should not be processed into flour. You will appreciate more consistency, and the difference in texture between the soft flesh of tuna and crunchy pistachio is simply wonderful.

I anoint a pan with extra virgin olive oil and put the four slices of tuna.
With the help of a teaspoon I cover the slices of tuna with chopped pistachios. I turn on the oven to 180 degrees and bake for about 15 minutes, depending on the thickness of the "slice" of tuna, however, you will realize both the smell and because the flesh of the tuna will change from dark to light ... and why, if you have a cat at home inevitably begin to meow:-D

While the fish is cooking I have just enough time to prepare the dish.
In a bowl, I pour half the lemon juice that I put forward by the previous preparation and add a little water, it will help me to prevent the ribbons of carrots, that I am going to prepare, blacken.
I wash a couple of carrots, and with the help of a peeler I cut them into thin strips that I drop into the bowl with the lemon juice.
Since we're playing on the differences in texture, why not do it with the carrot salad? If you've never tasted so try. They are soft and tasty.
Once "peel" carrots I drain out the water and seasoned them with a little olive oil and a pinch of salt.
This is all in 20 minutes.

lunedì 24 settembre 2012

Torta pasqualina mini e destrutturata - Pasqualina cake in mini shape and destructured

Torta pasqualina destrutturata: un piccolissimo finger food. 

L' MTChallange di settembre mi ha provocato non poche perplessità e dubbi amletici. 
La proposta è stupenda: la ricetta della torta pasqualina, Ma non una torta pasqualina qualsiasi, no, la ricetta di famiglia di Vitto della Cucina piccolina
Eh, hai detto niente!
Modificare o non modificare una ricetta secolare nonché di famiglia?
Nutro il più grande rispetto per questi piccoli tesori tramandati di generazione in generazione e quando mi è  capitato di "inciampare" in uno di essi non me ne sono mai pentita.

Da ognuna di esse ho imparato qualcosa.

Quindi... mi sono ritrovata in cucina con la mia palla di pasta in mano, a guardarla negli occhi e a dirle "Modificare la ricetta di Vitto o non modificare, questo è il dilemma" (si, si lo so non è in questo punto , con il teschio in mano, che Amleto cita la fatidica frase, però io non sono Amleto, non ho un teschio in mano e sto parlando alla pasta della Vitto! Per favore non andiamo troppo per il sottile che di sottile qui c'è solo la sfoglia!)

Ho deciso con il cuore. NON modifico la ricetta, modifico il formato. E lo modifico pure due volte, facendo diventare la torta pasqualina prima piccola e poi ancora più piccola, piccolissima. Monoporzione da tagliare e ancora più piccola da mangiare e basta.

Perché un tempo si apprezzavano i "grandi formati". Oggi si tende forse ad assaggiare di più ma a mangiare di meno. Piccole dosi ma tanto sapore. Come i finger food tanto di moda.

E quindi al lavoro. 
Prima tappa le materie prime. Sono partita con le telefonate ad amici e parenti in zona ligure per trovare la prescinseua, che mi dicono chiamarsi cagliata in italiano. Ma, ahimè è cosa difficilissima. E' più facile trovare caviale Russo o tartufi d'Alba. I Genovesi si tengono ben stretto questo formaggio e a me è rimasta una voglia matta di assaggiarlo. 
E quindi niente prescinseua (che non riesco nemmeno a pronunciare) e ripiego sulla ricotta.
Altra piccola differenza ho preso un misto di biete e spinaci, perché qui a casa mia diventano pazzi per gli spinaci e non amano troppo le erbette.

Alla fine le uova.
Avendo deciso per una presentazione mini mi servivano uova piccolissime, Uova di quaglia.

Da monoporzione la torta pasqualina si è poi trasformata in finger food e quindi in questo post non c'è una sola ricetta, bensì due.

Torta pasqaulina monoporzione come antipasto



Torta pasqualina in formato mini
(english version below)
Ingredienti per 4 persone

Per la sfoglia

  • 300 g farina tipo 0
  • 30 g olio
  • 60 g vino bianco
  • 60 g acqua
  • 1 pizzico di sale
Per il ripieno

  • 1 kg di biete e spinaci
  • 50 g parmigiano
  • un bel pizzico di maggiorana
  • 2 cipolle rosse
  • 250 g ricotta
  • 8 uova di quaglia
  • olio extravergine di oliva
  • sale
Comincio dalla testa, e cioè le uova di quaglia. Per sbucciare meglio le uova soda è meglio che siano fredde, quindi inizio proprio da qui.
Metto le uova di quaglia in una pentola con acqua fredda, porto a bollore. Dato che sono più piccoline rispetto alle uova di gallina ci mettono meno tempo per cuocere: in 4 minuti sono pronte. Tolgo dal fuoco e lascio raffreddare.

Passo poi alla preparazione dell'impasto che richiede almeno un'ora di riposo. Mescolo il sale con la farina e aggiungo i liquidi e lavoro il composto fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico ma non appiccicoso. Divido in 5 palline che metto a riposare coperte per più di un'ora.

Mentre la pasta riposa preparo il ripieno. Pulisco bietole e spinaci. Metto le verdure ancora umide in una pentola con un pizzico di sale e le faccio cuocere per pochi minuti, giusto il tempo di ammorbidirle. Durante la cottura le verdure avranno rilasciato un poco di acqua che elimino scolando le verdure e strizzandole bene bene.
Taglio le cipolle a pezzettini piccolissimi che metto a rosolare in padella con un poco di olio. Aggiungo le biete e gli spinaci e insaporisco con il sale. Spengo il fuoco e lascio raffreddare e quindi trito a pezzettini piccolissimi

E ora il momento della ricotta. La mescolo con il parmigiano e la maggiorana fresca. Aggiungo le verdure e mescolo.

Accendo il forno a 180°

Ungo due piccole teglie da 14 cm facendo attenzione a ungere anche i bordi
Prendo la prima pallina di impasto e la stendo con il mattarello poi la tiro bene facendola ruotare sui pugni infarinati. La stendo sulla tortiera facendo uscire la pasta dai bordi. Ungo la superficie e stendo la seconda sfoglia che metto sulla prima.
Aggiungo il ripieno e con la punta delle dita formo 4 incavi e verso un uovo di quaglia per ogni incavo.

Mi sono avanzate 3 palline di impasto. Stendo la prima sottilissima e ricopro delicatamente la torta. Spennello con olio. Stendo anche la seconda pallina e spennello con olio. Prendo una cannuccia e, facendo attenzione a non bucare l'impasto, infilo la cannuccia tra i due strati e soffio. Magnifico! La pasta si solleva.
Faccio un terzo strato. lo ungo e via ancora con la cannuccia e la mia torta sembra una mongolfiera.

Ritaglio i bordi in eccesso con una forbice e poi ripiego verso l'alto formando un cordoncino.
Metto nel forno e lascio cuocere per circa 40 minuti

La ricetta è antica, il formato è attuale


Pasqualina destrutturata
(english version below)
Ingredienti per 4 persone

Per la sfoglia

  • 150 g farina tipo 0
  • 15 g olio
  • 30 g vino bianco
  • 30 g acqua
  • 1 pizzico di sale
Per il ripieno
  • 200 g  spinaci già puliti
  • 30 g parmigiano
  • un bel pizzico di maggiorana
  • 1/2 cipolla rosse
  • 100 g ricotta
  • 2 uova di quaglia
  • olio extravergine di oliva
  • sale

Anche qui comincio dalle uova che metto in acqua fredda e lascio bollire per 4 minuti. Tolgo dall'acqua e lascio raffreddare.
Per l'impasto: mescolo gli ingredienti, divido in 5 palline e lascio riposare per un paio d'ore.

Cuocio gli spinaci nella loro acqua e un pizzico di sale per pochi minuti. Lascio raffreddare nello scolapasta. Quindi strizzo e taglio a pezzettini.

Taglio la mezza cipolla a pezzettini finissimi. La rosolo nell'olio finché non diventa tenera. Aggiungo un pizzico di sale e la maggiorana.

A parte mescolo la ricotta con il parmigiano grattugiato, se necessario aggiungo un pochino di sale.

Accendo il forno a 180°. Ricopro una teglia con carta da forno che ungo con un velo d'olio.

Stendo la prima pallina di pasta e la "tiro" con i pugni ma non la rendo sottilissima come nella preparazione della mini torta pasqualina.
Con un coppapasta ritaglio 4 dischi di pasta (io utilizzato un coppapasta di 6 cm di diametro, è il mio preferito. I dischetti  di questa misura stanno alla perfezione nei piattini da caffè^^).
Metto i dischetti sulla teglia.
Proseguo così anche per le restanti 4 palline.
Perché ho diviso per 5 l'impasto? Per praticità. E' più facile  tirare sfoglie piccole, inoltre nella teglia ho fatto una "riga" per ogni sfoglia così ho potuto procedere con ordine al momento dell'assemblaggio.

Ho messo in forno e ho fatto cuocere per circa 20 minuti (o il tempo necessario perchè le sfoglie diventino di un bel colore dorato).

Assemblaggio: in ogni piattino ho messo una sfoglietta, un cucchiaino di ricotta,




una sfoglietta, un cucchiaino di  spinaci,



una sfoglietta, un cucchiaino di cipolle, una sfoglietta, mezzo uovo sodo di quaglia e quindi una sfoglietta a fianco della mia torretta. Carino no?


Con queste ricette partecipo all'MTChallenge di settembre







Pasqualina cake in mini fomat

Pasqualina cake in mini shape
Ingredients for 4 people

For the pastry

  • 300 g flour type 0
  • 30 g oil
  • 60 g white wine
  • 60 g water
  • 1 pinch of salt

For the filling

  • 1 kg of beets and spinach
  • 50 g parmesan
  • a pinch of marjoram
  • 2 red onions
  • 250 g ricotta cheese
  • 8 quail eggs
  • extra virgin olive oil
  • salt

I start from the head, that is: the quail eggs. In order to better peel boiled eggs is better that they are cold, so I start from here.
I put the quail eggs in a pot with cold water and I do boil. Since they are more tiny compared to chicken eggs they put us less time to cook. In 4 minutes they are ready. Take off the heat and leave to cool.

I then prepare the dough that requires at least one hour of rest. I mix the salt with the flour and add the liquid and work the mixture until the dough is smooth and elastic but not sticky. I divide into 5 balls that I put to rest covered for more than an hour.

While the dough rests I prepare the filling. I clean beets and spinach. I put the still wet vegetables in a pot with a pinch of salt and I cook for a few minutes, just long enough to soften them. During cooking the vegetables will release some water that I delete draining vegetables and squeezing them well.
I cut the onions into small pieces that I put to fry in a pan with a little oil. Add the vegetables and put salt. I turn off the heat and leave to cool, and then chopped into small pieces

And now the moment of ricotta. I mix it with Parmesan and fresh marjoram. Add the vegetables and stir.

I turn on the oven to 180 °

I anoint two small pans of 14 cm making sure to grease the edges
I take the first ball of dough and stretch out with a rolling pin then roll turning it on floured fists. I lay it on the pan, letting out the dough from the edges. I anoint the surface and stretch out the second sheet of dough that put on the first.
I add the filling, and with the tip of my fingers, I form four notches and I put a quail egg for each hole.

I advanced 3 balls of dough. I put out my first very thin, and I cover the cake gently. I anoint you with oil. Lie also the second ball and still anoint with oil. I take a straw and, being careful not to puncture the dough, I put the straw between the two layers and blow. Magnificent! The dough rises.
I do a third layer. and anoint him away again with a straw and my cake looks like a balloon.

Trimming the edges in excess with scissors and then fall back upward to form a cord.
I put in the oven and let cook for about 40 minutes


Pasqualina cake unstructured


Pasqualina cake destructured
Ingredients for 4 people

For the pastry

  • 300 g flour type 0
  • 30 g oil
  • 60 g white wine
  • 60 g water
  • 1 pinch of salt 

For the filling

  • 200 g spinach already cleaned
  • 30 g parmesan
  • a pinch of marjoram
  • 1/2 red onion
  • 100 g ricotta cheese
  • 2 quail eggs
  • extra virgin olive oil
  • salt

Even here I start from the eggs that put in cold water and leave to boil for 4 minutes. Take off from the water and let cool.
For the dough: mix the ingredients, divide into 5 balls and let stand for a couple of hours.

I cook the spinach in their water and a pinch of salt for a few minutes. Leave to cool in the colander. Then squeeze and cut into small pieces.

Cut the onion into small pieces fine. I fry the onion in the oil until it becomes tender. Add a pinch of salt and marjoram.

In the meantime, I mix the ricotta with the Parmesan cheese, if necessary add a little salt.

I turn on the oven to 180 degrees. I cover a baking pan with parchment paper that anointed with a film of oil.

I lay the first ball of the dough and the "shot" with my fists, but I make it less thin in the preparation of the mini Pasqualina cake.
With a pastry rings cut 4 circles of dough (I used a pastry rings of 6 cm in diameter, is my favorite. The measure of these discs of dough to fit perfectly inside the coffee plates ^ ^).
I put the discs on the baking sheet.
I continue so for the remaining 4 balls.
Because I divided the dough for 5? For my convenience. It 's easier to pull small sheets, also in the pan I made a "row" for each ball of dough so I could proceed in an orderly, at the time of assembly.

I put it in the oven and cook for about 20 minutes (or the time it takes the sheets become a beautiful golden color).

Assembly: in every dish, I put a disc, then I put a teaspoon of ricotta, a disc, a teaspoon of spinach,a disc of dough, a teaspoon of onion, even a disc of dough, half a quail egg, and then the last disk of dough I put next to my little tower. They do not seem delicious?


mercoledì 19 settembre 2012

Panna cotta ai mirtilli

Panna cotta con un merletto di mirtilli 

Partecipo al contest di Cinzia e Valentina ormai da qualche tempo (e a maggio ho pure ho pure vinto Yuppiiii).
Ogni mese ci propongono un colore diverso e questo è il mese del viola. Difficile? 




A guardare gli ingredienti non sembra proprio vero?
In effetti aprendo il frigorifero mi sono detta con tutte queste cose meravigliose posso scatenarmi come una pazza. 

Ma così non è stato. O meglio si.
Ma non come credevo io.

Ci siamo messe a giocare io e mia figlia, "foodblogger in progress", come la definisco ultimamente ed ecco cosa abbiamo realizzato.

Parure per foodblogger 

Gioielli per foodblogger che offro a Cinzia e Valentina per scusarmi della mia assenza estiva.

Questi magnifici gioielli si possono indossare, come mostra qui sotto la mia più che valida assistente.....

Gioielli da indossare e.. mangiare!

.....o mordicchiare all'occorrenza.

Gli orecchini sono stati "incollati" ai loro supporti con un poco di zucchero a velo diluito con una goccia d'acqua. Deliziosi non è vero? :-D

Attenzione: non mangiate nè il filo nè il supporto in metallo!

Una goccia di acqua e zucchero per creare gli orecchini

Così giocando e creando il tempo è passato ed è arrivata l'ora della merenda. 
Abbiamo quindi creato una piccola merenda viola dal bordo di pizzo,  in linea con la "collezione autunno" dei gioielli per foodblogger. 
Per assaggiare queste delizie non è proprio necessario indossare i gioielli, ma vi assicuro che è terribilmente chic!

 Panna cotta with a lace of blueberries


Panna cotta ai mirtilli
(english version below)

Ingredienti per 6 persone

  • 250 ml latte
  • 250 ml panna fresca
  • 100 g zucchero
  • 5 fogli di gelatina (25 g)
  • 100 g mirtilli


Preparo una ciotola con acqua fredda e vi immergo i fogli di gelatina. Li lascio ammorbidire per una decina di minuti.
Nel frattempo metto in una pentola latte, panna e zucchero e porto a ebollizione, quindi spengo il fuoco.

Strizzo bene i fogli di gelatina e li aggiungo alla panna. Mescolo e lascio intiepidire.
Lavo i mirtilli e li tuffo nella crema intiepidita.

Trasferisco la panna cotta in cocottine (vanno benissimo anche i pirottini usa e getta per i muffin) individuali. Ma ....oh mamma i mirtilli sono leggeri e galleggiano! 
E va bene proprio così. 
Con un cucchiaino sposto verso i bordi delle cocottine e lascio raffreddare in frigorifero per almeno 3 ore.

Al momento di servire il dolce immergo per pochi secondi le cocottine (o i pirottini dei muffin) in acqua calda, asciugo bene il contenitore (che altrimenti sgocciola sul piatto!) e capovolgo su un piattino da portata e... la mia panna cotta ha come bordo un pizzo di mirtilli proprio delizioso! 






Panna cotta with blueberries

Ingredients for 6 people

  • 250 ml milk
  • 250 ml fresh cream
  • 100 g sugar
  • 5 gelatine leaves (25 g)
  • 100 g blueberries



I prepare a bowl with cold water and I immerse the gelatine. I let them soften for about ten minutes.
In the meantime, I put in a pot milk, cream and sugar and I boil, then turn off the fire.

I squeeze the gelatine leaves and add them to the cream. Stir and let cool.
I wash blueberries and dip them in the warmed cream.


I put the panna cotta in ramekins (they go very well the disposable cups for muffins) individual.
But .... oh mom blueberries are light and float!
Alright so.
Using a spoon I move the blueberries to the edges of the ramekins and leave to cool in the refrigerator for at least 3 hours.

When ready to serve the dessert, dive for a few seconds ramekins (or muffin cups) in hot water, wipe out the container (otherwise it drips on the plate!) and flip on a serving plate and ... my panna cotta has a border of lace blueberries just delicious!


venerdì 14 settembre 2012

Tzatziki

Tzatziki: semplice e veloce da preparare. Ottima da mangiare accompagnata da un bicchiere di vino bianco


Proprio non voglio che l'estate vada via.
Allora lascio qui alcune immagini di questa estate e un antipasto che ricorda le vacanze





Questi sono i piedi di Ginevra. Non capisco come mai non le sia ancora spuntata la coda :-D
Questa è stata un'estate di capriole ....


....e di grandi letture

Artur ci ha stupiti tutti con la quantità di libri letti e.. conquiste varie :-D



Di abbracci imprevisti

Che amore di carote! Non trovate?


Un'estate imbronciata .....
Solo due giorni di pioggia. Ma bellissimi.

...e raggiante


Le nuvole qui sono rare. E quando compaiono danno spettacolo


In cui abbiamo perso qualcosa.....

Scarpe? Cosa sono?

e trovato qualcuno 
E' arrivato e si è stabilito a casa nostra. 

di acqua...
Giochi d'acqua
e di fuoco

Giochi di fuoco

Insomma proprio una bella estate


Tzatziki
(english version below)

Ingredienti per quattro

  • Un cetriolo
  • 3 spicchi d'aglio 
  • una confezione di yogurt greco
  • 2 cucchiai d'olio
  • 1 cucchiaino d'aceto
  • sale
  • finocchietto selvatico, aneto, menta oppure prezzemolo


Lavo il cetriolo e lo grattugio grossolonamante. Schiaccio gli spicchi d'aglio nello spremiaglio e mescolo il cetriolo grattugiato, la purea di aglio, l'olio e l'aceto.


Insaporisco con un pizzico di sale. Aggiungo lo yogurt greco, mescolo e servo.
Alcuni aggiungono anche qualche erbetta, tipo finocchietto selvatico o menta. Io non li ho trovati e ho aggiunto un pochino di prezzemolo tritato.

Si serve così accompagnato da pane, crackerers o pitta.  Oppure ...con il pane carasau, il pane sardo :-)



Tzatziki: quick and easy to prepare. Good to eat with a glass of a white wine



Tzatziki
Ingredients for 4 people:

  • a cucumber
  • 3 cloves of garlic
  • a greek yogurt
  • 2 tablespoons olive oil
  • 1 teaspoon of vinegar
  • salt
  • fennel, dill, mint or parsley


I wash the cucumber and grated it in fairly large pieces. Crush the garlic cloves in the garlic press and mix the grated cucumber, mashed garlic, oil and vinegar.



I increase the flavor with a pinch of salt. Add the greek yogurt, mix and serve.
Some also add some herb, like dill or mint. I have not found them, and I did not want to give up the tzatziki for that! So I added a little bit of chopped parsley.

Serve with bread, pitta or crackerers. Or ... with carasau, the Sardinian bread :-)

martedì 11 settembre 2012

Lecca lecca all'uva fragola - Strawberry grapes lollypop

Lecca lecca all'uva fragola: oro dolce.

Quando ho letto il tema del contest di Patty  ho subito pensato a una commedia musicale tra le più assurde, intriganti e divertenti che io abbia mai visto.

E' stato uno dei film che più ha coinvolto gli spettatori. Per la prima volta lo spettacolo era sullo schermo e in sala dove il pubblico ballava e cantava insieme ai protagonisti.
Si sono formati club di fans. Un cinema di Milano l'anno scorso ha festeggiato i 30 anni di proiezione (e ancora continua a proiettarlo).

Avete capito di cosa sto parlando? Di lui



Vi dico solo che nel cast ritroviamo Susan Sarandon (Janet),  Meat Loaf  (Eddie) cantante del gruppo Meat Loaf (letteralmente polpettone di carne :-D), e  Tim Curry (dottor Frnk-N-Futer), ma guarda un po' anche lui ha qualche cosa che ricorda la cucina non è vero? Ma non è per le citazioni gastronomiche che ho scelto questo film. I motivi sono altri. 
Il film è una pietra miliare del cinema: per la leggerezza con cui ha messo in scena  temi molto piccanti; per la bravura dei suoi attori; per le citazioni e i rimandi a film, opere teatrali e pittoriche (guardate il fermo immagine qui sotto, cosa vedete sul muro? Sì lei, la Giconda!) per le musiche che ancora adesso fanno ballare (ascoltate The time Warp e provate a stare fermi).




La trama del film è in realtà una serie di parodie e citazioni ed elencarle tutte sforo i limiti delle 3000 battute richieste da Patty

In una notte buia e tempestosa a Brad e Janet, una giovane e timida coppia, si rompe la macchina e finiscono così nel castello del dottor Frank-N-Furter.

Il padrone del castello ha organizzato una festa. E’ forse per questo che sia lui che i suoi ospiti sono vestiti in maniera così bizzarra? Brad è sicuro di sì, Janet un po’ meno. I due vengono invitati a restare per la notte.
Gli invitati si trasferiscono nel laboratorio dove il dottor Frank-N-Furter li farà assistere alla nascita di Rocky: una creatura realizzata basandosi sugli standard dell’amante perfetto biondo, muscoloso e non necessariamente intelligente.

Durante la notte, il dottor Frank-N-Furter seduce prima Janet e poi Brad e Rocky che prima era stato sedotto dal dottore viene poi sedotto da Janet. Lo scambio di partner da commedia degli equivoci viene interrotto dall’arrivo dal professor Scott, insegnante e amico della coppia.

Da questo punto in poi la storia accelera con inseguimenti e tentativi di omicidio e termina con iprotagonisti, vestiti con bustini in paillettes e boa di struzzo, che si tuffano in una piscina dove li aspetta il dottor Frank-N-Furter.
La scena è però interrotta da Riffraff maggiordomo e da Magenta la cameriera. I due rivelano che sono, insieme al dottor Frank-N-Furter alieni, provenienti dal pianeta Transylvania nella galassia di Transexual e che il dottore è ora loro prigioniero.
Stufi delle pazzie del dottore lo uccidono. Rocky, in una parodia di King Kong si carica il suo creatore sulle spalle e viene ucciso a sua volta. Janet, Brad e il dottor Scott fuggono mentre Magenta e Riffraff lasciano ritornano a casa

Per la ricetta continuo la saga dei riferimenti e rubo il lecca-lecca dal poster di Lolita (no, non quello di Adrian Lyne, ma bensì quello di Stanley Kubrick) e lo regalo al dottor Frank-n-Furter. Ma per lui lo trasformo un lecca-lecca colore dell'oro e dal sapore di uva fragola.

A parte il riferimento cinematografico il lecca lecca è un cibo che mi ricorda gli anni settanta (data di nascita del film) ed è divertente. Un alimento – gioco che chef  del calibro di Ferran Adrià  hanno utilizzato e ri-inventato e fatto tornare di moda.

Dunque armatevi di lecca lecca e via a ballare sulle note di The Rocky horror picture show!

Lecca lecca all'uva fragola
(english version below)
Ingredienti per 15 lecca lecca
  • 200 g zucchero
  • 130 g succo di uva fragola ottenuto centrifugando il frutto
  • 130 g acqua
Fare i lecca lecca è semplicissimo... a patto di avere un termometro e un pentolino dal fondo spesso.

Per prima cosa centrifugo l'uva fragola in modo da ottenere i 130 g di succo.
Quindi metto in un pentolino dal fondo spesso lo zucchero, l'acqua e il succo d'uva.

Accendo il fuoco e mescolo solo i primi minuti, giusto per far sciogliere bene lo zucchero. Quindi lascio cuocere finché lo sciroppo raggiunge i 140°.  Nel mio caso ci sono voluti circa 20 minuti.

Mentre lo zucchero cuoceva ho ricoperto una teglia con carta da forno.
Poiché non ho trovato degli stecchi per i lecca lecca ho pensato di ricavarli dagli spiedini di legno, (che invece ho trovato al supermercato). Ho eliminato la punta tagliandola con una forbice da cucina (giusto per evitare che i miei figli si divertissero a punzecchiarsi tra di loro) e li ho allineati sulla carta  forno lasciando una certa distanza tra di loro.

Raggiunti i 140° gradi, ho spento il fuoco e con l'aiuto di un cucchiaio ho versato lo sciroppo sugli stecchini cercando di dare una forma più o meno arrotondata ai miei lecca lecca.

Ho lasciato raffreddare ed.. ecco fatto.

Con questa ricetta partecipo al contest di Patty per la sezione commedia leggera



Strawberry grapes lollypop: gold sweet

Strawberry grapes lollypop
Inredients for 15 lollypops
  • 200 g sugar
  • 130 g strawberry grape juice obtained by centrifuging the fruit
  • 130 g water

Do the lollipop is simple ... assuming you have a thermometer and a thick-bottomed saucepan.

First I centrifugal grapes strawberry so that I get the 130 g of juice.
So I put in a thick-bottomed saucepan sugar, water and grape juice.

I light the fire and stir only the first few minutes, just to melt sugar. So let cook until the syrup reaches 140 °. In my case it took about 20 minutes.


While sugar was cooking I covered a baking sheet with parchment paper.
I have not found the sticks for lollipop I thought form them the wooden skewers, (who I found at the supermarket). I removed the tip cut with a kitchen scissors (just to keep my children amused to teasing each other) and I have lined up on the parchment paper, leaving some distance between them.


Reaches 140 degrees, I turned off the heat and with the help of a spoon I poured the syrup on sticks trying to give a rounded shape to my lollipop.

I let it cool down and .. that's it.




venerdì 7 settembre 2012

Gelato allo zenzero su un letto di pere alla cannella - Ginger ice cream on a bed of pears with cinnamon

Gelato allo zenzero sopra un letto di pere alla cannella, un tripudio di sapori

Della serie io non mi arrendo nemmeno davanti all'evidenza

Che ci fai con queste pere?
Le mangio
Ma non potresti farci qualcosa?
Tipo? Cosa vorresti?
Non mi faresti quella cosa che hai fatto con la paprika?
Eh? 
Ma sì dai una cosa che mi fai con la paprika e la frutta che a me piace tanto. 
O.O
Oh bella ...la paprika sulla frutta questa proprio non me la ricordo. 
Ma si dai non puoi non ricordarlo, a me la paprika piace proprio un sacco. Ooooh dai mamma la polvere marrone. Questa!
Mia figlia brandisce davanti al mio naso il barattolo della cannella. La guardo.
Scusa ma cosa c'è scritto?
Cannella...
E quindi?
E quindi mi metti la paprika?

All'origine di tutto ciò c'è stato, quest'inverno, un piatto di fettine di arancia spolverato con zucchero e cannella, in seguito è stata la volta della mela alla cannella. Perché Ginevra, mia figlia, improvvisamente aveva deciso che la frutta, così com'è, non le piaceva più.
Fortunatamente questa "moda" è passata...sì ma per fare spazio ad altre.


Questo è il periodo delle mie pere preferite, le pere coscia, chiamate così per la loro forma che, dicono, è simile alla coscia di una donna.
Io proprio questa similitudine non la vedo. Piuttosto quando sono baciate dal sole, e si presentano con qualche macchia, mi ricordano delle belle guance cicciottelle.

Sono piccolissime ma sono un vero concentrato di sapore.
Trovo che la loro dolcezza si sposa alla perfezione con il caldo tepore della cannella e il sapore pungente dello zenzero.


Le pere coscia, un vero concentrato di sapore


Gelato allo zenzero su un letto di pere alla cannella
(english version below)

Ingredienti per 4 persone

  • 4 pere coscia
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 1/2 cucchiaino di cannella in polvere
  • Il succo di mezzo limone
  • 2 tuorli
  • 250 ml di latte
  • 30 g di zenzero fresco grattugiato
  • 200 ml di acqua
  • 100 g di zucchero


Per prima cosa preparo lo sciroppo di zenzero. Preparatevi, durante la cottura si sprigionerà l'elettrizzante profumo dello zenzero che vi farà sognare terre lontane. 
Metto a bollire in un pentolino 200 ml di acqua con lo zucchero e lo zenzero fresco. Lascio bollire per circa 5 minuti mescolando di tanto in tanto.
Spengo il fuoco, lascio raffreddare e quindi filtro il liquido per eliminare i residui della polpa dello zenzero.
Ho ottenuto un profumatissimo sciroppo allo zenzero che darà gusto al gelato. 

La crema, che sarà la base del gelato deve cuocere a bagnomaria, quindi utilizzerò una pentola dai bordi alti che possa stare comodamente in una pentola più larga.
Metto un po' d'acqua nella pentola più grande (la quantità di acqua non deve superare in altezza la metà della pentola più piccola), 
Nella pentola piccola metto i due tuorli, aggiungo mescolando lo sciroppo allo zenzero (attenzione lo sciroppo deve essere a temperatura ambiente, al massimo tiepido, ma non caldo) e sempre mescolando aggiungo anche il latte.

Continuo a cuocere a bagnomaria sempre mescolando. La crema sarà pronta quando velerà leggermente il cucchiaio. Attenzione NON deve bollire altrimenti impazzirà formando minuscoli agglomerati d'uovo poco gradevoli alla vista e al palato.
Spengo il fuoco e lascio raffreddare. 
Se voglio velocizzare questa operazione verso la crema in una ciotola immersa nel ghiaccio e mescolo finché la crema non si sia raffreddata.

Verso il gelato nella gelatiera e seguo le modalità di utilizzo dell'elettrodomestico.

Si ma e le pere? 
Eccole! Le lavo, ovviamente, e quindi le taglio a fettine sottili che cospargo con succo di limone per evitare che a contatto con l'aria diventino anneriscano.
Le dispongo nei piatti e le spolvero prima con lo zucchero e poi con la cannella.
Le servo con due palline di gelato allo zenzero.


Ginger ice cream on a bed of pears with cinnamon, an explosion of flavors

Ginger ice cream on a bed of pears with cinnamon

Ingredients for 4 people

  • 4 pears like "thigh" (sorry I translate literally, but it is small pears and firm, very sweet)
  • 1 teaspoon of sugar
  • 1/2 teaspoon ground cinnamon
  • The juice of half a lemon
  • 2 egg yolks
  • 250 ml of milk
  • 30 g of grated fresh ginger
  • 200 ml of water
  • 100 g of sugar



First I make ginger syrup. Be prepared, during cooking, you will feel the electrifying scent of ginger that will make you dream of faraway lands.
Put to boil in a saucepan 200 ml of water, sugar and fresh ginger. I let it boil for about 5 minutes, stirring occasionally.
I turn off the heat, let cool and then filter the liquid to remove residual pulp ginger.
I got a fragrant ginger syrup, which will taste the ice cream.


The cream, which will be the base of the ice cream should be cooked in a water bath, then I will use a high-sided pot that can fit easily into a larger pot.
I put a bit 'of water in the larger pot (the amount of water should not exceed in height half the smaller pot),
In small saucepan put the yolks, add the syrup by mixing ginger (note the syrup must be at room temperature, the maximum warm, but not hot) and add the milk, stirring constantly.


Continue to cook in a double boiler, stirring constantly. The cream will be ready when it will form a film on the spoon. Attention, the cream should NOT boil otherwise form tiny groups of egg unpleasant to see and eat.
I turn off the heat and leave to cool.
If I want to speed up this operation, I pour the cream into a bowl set in ice and stir until the cream has cooled.


I pour the ice cream in the ice cream and I follow the ways of using this tool.

Yes, but what happened to the pears?
Here they are! I wash them, of course, and then cutting them into thin slices that cover them with lemon juice to avoid that, in contact with the air, they become blacken.
I arrange them on plates and sprinkle with the sugar first and then with the cinnamon.
I serve them with two scoops of ginger ice cream.




lunedì 3 settembre 2012

Cous cous di pesce - Cous cous with fish


Cous cous di pesce: tutto il mare in un piatto

Quest'anno finisco le vacanze in bellezza. questo mare mi affascina e lo voglio festeggiare così, con un piatto tutto dedicato a lui e ai suoi pesci. Pescati proprio qui, davanti a me.

Non lasciatevi spaventare dalla preparazione, in realtà ci ho messo più tempo a scrivere il post che a preparare questa meraviglia.
I gesti sembrano molti, ma con un minimo di organizzazione ci metterete un attimo. 
Tutto è calcolato sul tempo di cottura dell'orata, quindi in meno di un ora tutto è pronto e voi siete già seduti a tavola con la forchetta in mano.
Cominciate dall'orata,  e mentre cuoce, preparate la rana pescatrice. Quindi gli scampi e le vongole in contemporanea. 
Due minuti per la cottura del cous cous, e mentre lui cuoce voi spinate l'orata.
Impiattate e voilà, in meno di un ora un piatto d'applauso garantito :-)

Cous cous di pesce
(english version below)

Ingredienti per 4 persone
  • 4 scampi
  • 4 gamberoni
  • 1 orata da 400 g
  • 1 pezzetto di rana pescatrice da 300 g 
  • 500 g vongole veraci
  • 2 cipolle rosse piccole
  • 5 spicchi d'aglio 
  • 2 cucchiai di aceto
  • 1 cucchiaio di capperi sotto sale
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • un rametto di timo
  • un mazzetto di prezzemolo tritato
  • 300 g di cous cous precotto
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale e pepe
  • due bustine di zafferano in polvere
Pulisco le vongole che lascio spurgare in acqua corrente per una mezz'ora (no,  non le lascio a bagno per delle ore, tanto la sabbia rimane comunque e in compenso le vongole perdono il "sapore di mare". Qui ho bisogno di un sughetto saporito quindi preferisco eliminare la sabbia poi).

Pulisco l'orata e le metto nella pancia un paio di spicchi d'aglio e il rametto di timo. L'adagio in una teglia unta d'olio d'oliva e ricopro con carta argentata.
Inforno a 180° per circa mezz'ora. A fine cottura tengo da parte in caldo.

Passo quindi agli scampi e ai gamberoni. Li pulisco lasciando il carapace. 
Taglio in 4 una cipolla e la metto in un poco d'acqua bollente. Quando l'acqua bolle aggiungo  gamberoni e scampi.  Lascio cuocere per circa 5 minuti e scolo prima i gamberoni (cuociono più velocemente perché hanno il carapace più sottile) e poi gli scampi, li tengo da parte al caldo fino al momento di servire. Filtro l'acqua di cottura e lo tengo da parte, mi servirà per il cous cous.

Mentre scampi e gamberoni bollono, taglio a fettine sottilissime la seconda cipolla e sciacquo i capperi. 
Metto la cipolla a rosolare con un paio di cucchiai di olio extravergine.
Pulisco il pezzo di coda di rospo e lo taglio a tocchetti che faccio saltare per pochi minuti in padella insieme alle cipolle. Insaporisco con l'aceto, mescolo, aggiungo i capperi e faccio cuocere ancora per un minuto. Spengo e tengo in caldo.

In una pentola dai bordi alti faccio rosolare 3 spicchi d'aglio in olio d'oliva extravergine. Aggiungo le vongole e mescolo. Insaporisco con il mezzo bicchiere di vino bianco e copro con un coperchio. Lascio cuocere per circa 7-8 minuti mescolando di tanto in tanto. Trascorso questo tempo aggiungo il prezzemolo tritato, mescolo e mano mano che le vongole si aprono le tolgo dal tegame e le lascio da parte.
Spengo il fuoco e filtro il sughetto.
Per filtrare copro un colino a maglie strette con un paio di fogli di carta da cucina. Verso il sughetto e raccolgo in una ciotola il liquido filtrato.

Mescolo il liquidi di cottura di scampi e gamberoni con il liquido di cottura delle vongole e metto a bollire. 

Metto il cous cous in una ciotola, aggiungo le due bustine di zafferano e mescolo.Verso il liquido caldo sopra il cous cous (il cous cous deve risultare coperto dal liquido per almeno mezzo centimetro ). Mescolo e lascio coperto con un piatto per il tempo indicato sulla confezione.
Trascorso questo tempo mescolo il cous cous con una forchetta per separare bene i grani.

Con l'aiuto di un coppapasta formo dei cerchi al centro dei piatti. Metto quindi intorno un pezzo di orata al forno, uno scampo, un gamberone, la rana pescatrice e le vongole e servo


Con questo post partecipo al contest di Tiziana


Il bando di gara è su PdM
potrai essere chef per un mese sulla rivista SdG



Cous cous: the whole sea on the plate

Cous cous with fish

Ingredients for 4 people
  • 4 scampi
  • 4 prawns
  • 1 seabream 400 g
  • 1 piece of monkfish from 300 g
  • 500 g clams
  • 2 small red onions
  • 5 cloves of garlic
  • 2 tablespoons of vinegar
  • 1 tablespoon salted capers
  • 1/2 cup white wine
  • a sprig of thyme
  • a bunch of chopped parsley
  • 300 g of precooked couscous
  • Extra virgin olive oil
  • Salt and pepper
  • two sachets of saffron powder
I clean the clams that I leave in the water for half an hour (no, I did not leave to soak for several hours, the sand remains and in return the clams lose the "flavor of the sea." Here I need a tasty sauce then I prefer to remove the sand then).

I wipe the sea bream and I put in his belly a couple of cloves of garlic and sprig of thyme. I put it in a pan greased with olive oil and cover it with aluminum foil.
Bake at 180 ° for about half an hour. Once cooked, keep aside warm.

Step then to scampi and prawns.
Cut an onion in 4 and put in a little boiling water. When the water boils, add shrimp. Let cook for about 5 minutes and drain before the prawns (cooked faster because they have a thinner shell) and then the prawns and keep them warm. Filter the cooking water and keep it aside, I will need to cous cous.

While shrimps and prawns boil, cut into very thin slices the second onion and rinse the capers.
I put the onion to brown with a couple of tablespoons of olive oil.
I clean the piece of monkfish and cut it into pieces that I cook for a few minutes in a pan along with the onions. I add the vinegar, stir, add the capers and I cook for another minute. I turn off and keep warm.

In a pan with high sides I do cook 3 cloves of garlic in extra virgin olive oil. Add the clams and stir. I do a little bit of flavor with half a glass of white wine and cover with a lid. Let cook for about 7-8 minutes, stirring occasionally. After this time, add the chopped parsley, stir it and hand hand that the clams are opened I remove from the pan and leave to one side.
I turn off the heat and filter the sauce.
To filter, I cover a tight-mesh strainer with a couple of sheets of kitchen paper. Towards the sauce in a bowl and collect the filtrate.

I mix the liquid of cooking shrimps and prawns with clam cooking liquid and put to boil.

I put the couscous in a bowl, add the two sachets of saffron and stir. I pour the hot liquid over the couscous (couscous must be covered by the liquid for at least half an inch). Stir and leave covered with a plate for the time indicated on the package.
After this time, mix the couscous with a fork to separate the grains well.

With the help of a coppapasta I form of the circles at the center of the dishes. I put so around the cous cous a piece of baked sea bream, a shrimp, a prawn, monkfish and clams and I bring to the table