sabato 28 luglio 2012

Fruttini: la frutta con il gelato dentro - Fruttini: the fruit with ice cream inside

Fruttini: la frutta ripiena di gelato.


La realizzazione della ricetta per l'MTC di questo mese è stata particolarmente strana.
Avevo già voglia di gelato a giugno, con l'arrivo del grande caldo, e mi ero riproposta di "studiare l'argomento" con calma nel mese di luglio.

Già a metà giugno mi ero preparata: avevo comprato una gelatiera nuova, piccola e rapida; giusta per fare gli esperimenti.
Era stato un acquisto diciamo "casuale", nel senso che ero in un centro commerciale e l'avevo vista in offerta.
Presa e acquistata.
Poco più in là c'era il reparto dei libri. Che faccio? Non ci getto un occhio? E per caso non guardo anche nel reparto "libri di cucina"?
Chi mi conosce sa che vado pazza per i libri, quelli di cucina poi...
Ed ecco vedo questo libro edito dalla Newton Compton.



"Eh no eh. Questo libro non lo compri. Che non sai fare il gelato ora? Hai bisogno di leggerti un libro?"
"Ma è della Newton Compton. Hai visto hanno cambiato la copertina. Hanno svecchiato i loro libri. Bisogna dire che di questo editore abbiamo a casa un sacco di bei libri vero? Tutti dai contenuti perfetti. Un po' bruttini nella gradfica forse, ma seri. Vediamo un po' questa nuovo styling com'è".
"Ma si dai diamoci un'occhiata".
"Carina la copertina vero? E hai visto anche la carta è più robusta e lussuosa. Ma il prezzo è rimasto sempre basso"
"........"
"No ma hai visto? Non ci sono solo ricette".
"Uff ci sarà la solita manfrina sulla storia del gelato. Quella degli antichi romani che si facevano mandare vagonate di ghiaccio, lo grattavano e ci mescolavano il succo d'uva. Vuoi che te la racconti al contrario? Allora: ilg incinta inamor.."
"Ma smettila quanto sei polemica. Ohhh ma hai visto? C'è anche la chimica del gelato"
"...fai un po' vedere.."
"E parlano pure del kulfi"
"Se dicono il "gelato kulfi" li picchio. E' come dire il gelato gelato"
"Oh ma sei pure seccente lo sai? E se ti dico che dicono che il parfait ha dentro il liquore?"
"Fammi un po' vedere? E dai dammi sto libro che andiamo in cassa".

Ecco questo mi succedeva più o meno a metà giugno.

Quando ho visto il tema del mese e soprattutto il libro consigliato da Mapi..beh...Mi sono detta che avevo proprio una bella scusa per studiare a fondo la materia!
 :-D

Però però ... sono in vacanza. Qui c'è il signor Giovanni che ogni lunedì, mercolesì e venerdì arriva con frutta e verdura raccolte nei suoi campi.
C'è sempre la coda da lui perchè lui non vende, racconta.

E si può resistere a frutta così?

Si può resistere a frutta così?
Quindi ho deciso: il mio gelato sarebbe stato alla frutta.
Vista la bontà e la genuinità dell'ingrediente principale non ho voluto alterare troppo il gusto e ho solo aggiunto una "spintarella in più" cioè vaniglia, cannella o buccia di limone.
Tutto qui. Niente di più semplice, niente si più facile, niente di più buono.

Per questa sfida sono andata sul "classico". Propongo infatti una mia versione dei fruttini campani.
Cioè gelati alla frutta serviti nella loro stessa "buccia ghiacciata". In pratica la parte esterna del frutto viene congelato e serve da contenitore per il gelato stesso.

Ho realizzato i fruttini partendo da una crema base che riprende la ricetta suggerita da Mapi per l'MTC di luglio.
La crema base è stata aromatizzata in maniera differente a seconda del gusto che sto preparando aggiungo un baccello di vaniglia (per il gelato alla ciliegia e per quello ai fichi), o una stecca di cannella (per il gelato alle pere e alle albicocche), oppure la buccia di un limone non trattato, (per il gelato alla pesca), che però in questo caso andrà aggiunto solo quando metterò la crema sul fuoco e non nel latte che altrimenti, a contatto con il limone, caglierebbe.

Dopo essere stato raffreddato dalla gelatiera il gelato deve restare almeno un'altra mezz'ora in frigorifero. Nel caso dei fruttini dovrà restarci un pochino di più perché deve aspettare che le "bucce" congelino. Per essere tranquilla io ho lasciato in freezer per una notte ma in realtà le "vaschette" di frutta congelano in molto meno tempo.

A questo punto prendo la metà congelata di un frutto e lo riempio con il suo gelato. Chiudo con l'altra metà del frutto congelato e rimetto in freezer per mezz'ora.

Servo i fruttini tutti insieme in un piatto. Proprio come se si trattasse di frutta "normale".

Se volete avere un'idea per i tempi di realizzazione dell'intero piatto tenete conto che potete realizzare 2 gusti al giorno se, come me, avete una gelatiera con cestello refrigerante, cioè che deve restare in frigorifero almeno 4 - 5 ore prima di essere utilizzata per ogni realizzazione.
Io per i 5 gusti ho impiegato 3 giorni.
Con una gelatiera autorefrigerante i tempi diminuiscono notevolmente.


Crema base
(english version below)

Ingredienti per 600 g circa di crema base
  • 3 tuorli 
  • 100 g di zucchero
  • 500 ml di latte
In un pentolino scaldo il latte con metà dello zucchero (quindi 50 g) e, a seconda del gusto che sto preparando aggiungo l'aroma adatto. Faccio attenzione che non arrivi a bollore. Spengo e lascio intiepidire.

Nel frattempo con uno sbattitore elettrico monto le uova con lo zucchero rimasto (e cioè gli altri 50 g). Devo ottenere una crema piuttosto solida: alzando le fruste dello sbattitore la crema deve formare un filetto che rimane un poco sulla superficie della crema prima di affondare, cioè, come spiega Mapi nella sua ricetta, la crema deve "scrivere".
Verso lentamente il latte intiepidito sulla crema e mescolo.
Metto poi il composto sul fuoco molto basso e, sempre mescolando e prestando la massima attenzione, faccio cuocere finché la crema non si ispessisce e vela il cucchiaio. Attenzione non deve arrivare a bollore altrimenti le proteine delle uova coagulano e la crema "impazzisce".

Spengo il fuoco e seguo i consigli del libro e di Mapi: raffreddo rapidamente immergendo la pentola con la crema in acqua fredda e ghiaccio e mescolo.
Verso il contenuto in un barattolo di vetro a chiusura ermetica e lascio riposare in frigorifero per qualche ora prima di proseguire con la realizzazione dei vari gusti.


Gelato al fico


Gelato al fico
Ingredienti per 500 g circa di gelato

  • 300 g. crema base
  • 1 baccello di vaniglia
  • 200 g di polpa di fichi + 8 fichi

Come dicevo nella spiegazione della crema base, durante la cottura del latte aggiungo una stecca di vaniglia tagliata a metà che toglierò dalla crema solo quando aggiungerò la polpa dei fichi.

Scelgo 8 fichi. Li taglio a metà e con l'aiuto di un cucchiaino tolgo la polpa dal loro interno.
Copro il fondo del freezer con un la pellicola trasparente e lascio i miei "gusci" di fichi a congelare.

Sbuccio altri fichi fino ad avere 200 g netti di polpa. Frullo il tutto. Tolgo il baccello di vaniglia dalla crema base e aggiungo la polpa dei fichi frullata.
Metto il composto nella gelatiera e seguo le istruzioni fino ad ottenere il gelato

Gelato alla ciliegia


Gelato alla ciliegia
Ingredienti per 500 g circa di gelato

  • 300 g crema base
  • 1 baccello di vaniglia
  • 200 g polpa di ciliegie + 10 ciliegie

Anche in questo caso il baccello di vaniglia è da aggiungere durante la cottura del latte nella crema base.
Scelgo una decina di ciliegie le taglio a metà, tolgo il nocciolo, e le metto nel freezer. Tolgo il nocciolo e frullo 200 g di ciliegie.
Proseguo come da ricetta precedente



Gelato alla pesca


Gelato alla pesca
Ingredienti per 500 g circa di gelato

  • 300 g crema base
  • La buccia di un limone non trattato
  • 300 g di polpa di pesche

Preparo la crema base fino al punto in cui aggiungo il latte alle uova montate con lo zucchero. A questo punto aggiungo la buccia intera del limone, lasciandola fino al momento di aggiungere la polpa delle pesche. Continuo nella preparazione della crema base come da ricetta.

Scelgo 8 pesche. Le taglio a metà, elimino il nocciolo e con l'aiuto di un cucchiaino o di uno scavino le scavo e le metto nel freezer. Sbuccio e taglio a pezzetti altre pesche fino ad ottenere 300 g di polpa.
Frullo le pesche con la crema base e metto nella gelatiera.

Gelato all'albicocca


Gelato all'albicocca
Ingredienti per 500 g circa di gelato

  • 300 g crema base
  • Una stecca di cannella di circa 5 cm
  • 300 g di polpa di albicocche + 8 albicocche


Preparo la crema base aggiungendo al latte la stecca di cannella e lasciandola nella crema fino al momento di aggiungere la polpa.
Taglio a metà 8 albicocche. Tolgo il seme e le metto in freezer a congelare.
Frullo la polpa delle albicocche e l'aggiungo alla crema, Metto il tutto nella gelatiera

Gelato alle pere


Gelato alla pera
Ingredienti per 500 g circa di gelato

  • 300 g crema base
  • Una stecca di cannella di circa 5 cm
  • 300 g di polpa di pere + 8 pere

Come da ricetta precedente.


Assemblaggio

Questa fase deve essere rapidissima perchè nè il gelato nè i fruttini devono scongelarsi (mai rimettere in freezer gli alimenti scongelati!)
Prendo i gusci ghiacciati dei frutti dal freezer. Riempio una metà con il rispetivo gelato e quindi li richiudo.
Rimetto in freezer per mezz'ora e servo.


Fruttini: the fruit with ice cream inside

Cream base
Ingredients for 600 g of the cream base
  • 3 egg yolks 
  • 100 grams of sugar 
  • 500 ml of milk 
In a saucepan warm up the milk with half the sugar (then 50 g) and, depending on the flavor that I'm ready, add the right flavor. I'm careful that milk does not come to a boil. I turn off and let cool.

Meanwhile, with an electric mixer, I mount the eggs with the remaining sugar (the other 50 g). I have to get a pretty solid cream: raising the whisk whips, the cream should form a thread that is a little on the surface of the cream, before sinking, ie, as explained by Mapi in her recipe, the cream should "write".

I pour the warmed milk, on the cream and stir.

Then I put the mixture on low heat and, stirring constantly, paying the maximum attention, I do cook until the cream thickens and sailing the spoon. Warning! The cream should not come to a boil otherwise the egg proteins coagulate and the custard is no longer good.

I turn off the heat and follow the advice of the book and Mapi: rapidly cooled by immersing the pot with cold water and ice cream and mix.

I pour the contents into a hermetically closed glass jar and let stand in refrigerator for a few hours before continuing with the realization of various tastes.

Fig ice cream

Ingredients for approximately 500 g of ice cream

  • 300 g cream base
  • 1 vanilla bean
  • 200 g of pulp of figs + 8 figs

As I said in explaining the basic cream, I add a vanilla bean, cut in half to milk. I will remove the vanilla bean from the cream only when I add the pulp of the figs.

I choose 8 figs. I cut them in half and with the help of a teaspoon take off the pulp from inside them.

I cover the bottom of the freezer with plastic wrap and leave my "shell" of figs to freeze.

I still peel figs until I have 200 g of pulp. I whirr the pulp. I remove the vanilla bean from the cream base and add the pureed pulp of figs.

I put the mixture into ice cream, and I follow the instructions until I get the ice cream


Cherry ice cream

Serves approximately 500 g of ice cream

  • 300 g cream base
  • 1 vanilla bean
  • 200 g chopped cherries + 10 cherries

Also in this case, the vanilla bean is to be added during the cooking of the milk in the cream base.
I choose about ten cherries, I cut them into halves, take off their core, and put them in the freezer.
Pulsico, take off their core, and I whir 200 g of cherries.
I continue as per previous recipe

Peach ice cream

Serves approximately 500 g of ice cream

  • 300 g cream base
  • The peel of a lemon untreated
  • 300 g of pulp of peaches

I prepare the cream base up to the point where I add the milk to eggs mounted with the sugar. At this point I add the whole peel, lemon, leaving it up to the time to add the peach pulp. I continue in the preparation of the cream base such as the recipe.

I choose 8 peaches. I cut them in half, eliminated the core and with the help of a spoon, I'll dig and put them in the freezer. Peeled and cut into small pieces other peaches until 300 g of pulp.

I whir peaches and add to the cream base and put into ice cream.


Apricot Ice Cream

Serves approximately 500 g of ice cream

  • 300 g cream base
  • A stick of cinnamon about 5 cm
  • 300 g of pulp of apricots + 8 apricots

Prepare the cream base by adding the cinnamon to the milk and leaving it in the cream until ready to add the pulp.

Cut the apricots in half. I remove the seeds and put them in the freezer to freeze.

I whir the pulp of apricots and add the cream, I put everything into ice cream


Pear ice cream

Serves approximately 500 g of ice cream

  • 300 g cream base
  • A stick of cinnamon about 5 cm
  • 300 g of pulp of pears + 8 pears

As per the previous recipe.


Assembly


After being cooled by the ice cream maker ice cream must be at least another half hour in the refrigerator. In the case of Fruttini will stay a little longer because it must wait for the "skins" freeze.
To be quiet I left in the freezer for a night but in reality the "containers" fruit freeze in far less time.

At this point I take half of a frozen fruit and fill it with his ice cream. I close with the other half of frozen fruit and remit in the freezer for half an hour.

Servant of the Fruttini together in a dish. Just as if it were fruit "normal".

Con questa ricetta partecipo all'MTC di luglio


giovedì 26 luglio 2012

Spigola al forno - Baked Sea Bass

Spigola al forno



"Ho 10 persone a pranzo. Cosa mi consiglia?"
"Eh oggi abbiamo roba piccola"
Il signore che mi vende il pesce è un tipo molto particolare: basso, un po' rotondetto, vestito tutto di bianco. Pure il suo cappello, un panama, è bianco.
"Per lei ci vorrebbe un pesce sui tre chili. Cosa ne dice di questo signora?" 
"Dico che ha un occhio un po' troppo spento per i mie gusti"
"Allora aspetti"
Si alza e va al telefono
"Anto' che avete sui 3 chili?"
"Signora che ne dice di una spigola?"
"Dico che va bene. Se è fresca"
"Allora ti aspettiamo Anto'"

Mette giù il telefono e si siede.
"Quanto devo aspettare?"
"Un'ora. Il tempo che la barca attracchi signora. Ancora stanno in mare. La spigola è appena stata pescata".
Cosa devo aggiungere? Dal produttore (pescatore) al consumatore? Viva i prodotti a chilometro (nodo)  zero?
Non lo so. So solo che raramente ho mangiato un pesce così buono. Ah sì. L'anno scorso. Proprio qui.

Ecco come ho cucinato questo fantastico pesce che mi guardava con occhio così vispo che quasi quasi, mentre lo portavo a casa in macchina. avevo l'impressione che mi facesse l'occhiolino.

Spigola al forno
(english version below)

Ingredienti per 10 persone
una spigola di 3 kg
4 patate belle grosse
15 pomodorini datterini
una manciata di capperi sotto sale
4 spicchi d'aglio
un rametto di rosmarino
olio di oliva

Accendo il forno a 180°.
Pulisco e sbuccio le patate. Le taglio a fettine sottilissime che adagio sul fondo della teglia.
Pulisco e lavo il pesce. nella sua pancia metto rosmarino e aglio
Ricopro con i pomodori tagliati a meta.
Sciacquo i capperi li  cospargo sul pesce.
Aggiungo un poco di pepe e niente sale.
Lascio cuocere per poco più di mezz'ora.

Le patate sul fondo della teglia impediscono al pesce di "attaccassi" lasciando la carne morbida. Il pomodoro ha lo stesso compito di "ammorbidente e protettore".
Il cappero invece dà quel pizzico di sapore in più che dà carattere alla ricetta. 



Baked Sea Bass:a small hand is giving me a help





Baked Sea Bass
Ingredients for 8 people
  • Sea bass 3 kg
  • 4 large potatoes
  • 15 cherry tomatoes
  • A handful of salted capers
  • 4 cloves of garlic
  • A sprig of rosemary
  • Olive oil
I turn on the oven to 180 degrees.
I clean and peel the potatoes. I cut them into thin slices that I put on the bottom of the pan.
I clean and wash the fish. I put in his belly rosemary and garlic
I line them with the tomatoes cut in half.
I rinse the capers, sprinkle them on fish.
I add a little pepper and no salt.
Let cook for about half an hour.

The potatoes on the bottom to prevent fish stick to the pot, leaving the meat soft. The tomato has the same task of "softener and protector" of the flesh.
The caper instead gives that bit of extra flavor that gives character to the recipe.


martedì 24 luglio 2012

Panbrioche

Panbrioche: un buon inizio di giornata

Prima di spiegare la preparazione di questo pane è necessario sapere qualcosa sugli ingredienti. Non perché voglio fare la "maestrina", non mi piace, ma piuttosto perché voglio condivider con voi quello che io ho imparato e capito sulla base di prove ed errori. Perché fare un buon pane è facilissimo, basta avere gli ingredienti giusti. Il resto va da solo.

Innanzitutto il lievito. Potrete rifare lo stesso pane con un cubetto di lievito di birra da 25 g.
Utilizzo pasta madre che ho rinfrescato 3 ore prima. Da quando utilizzo il lievito naturale non riesco (quasi) più a preparare nulla con altri tipi di lievito.
Qualcuno mi ha detto che "il lievito naturale ha un sapore troppo acido e particolare per farci pani o brioche dolci", beh non è vero, basta rinfrescare la pasta madre poco prima di utilizzarla e perderà il sapore acido.
Altro fattore che potrebbe rendere l'impasto "acido" è l'eccesso di lievitazione.
Quindi:  sorvegliate la lievitazione. Con il lievito naturale è impossibile (almeno per me) stabilire il tempo di lievitazione di una ricetta.
Questo stesso pane l'ho preparato in inverno a Milano e la lievitazione è stata di 10 ore, ora, in estate al mare, al caldo e forse chissà quale altro fattore che non ho considerato, il tempo necessario è stato di 6 ore.
Quindi attenzione.
Altra piccola spiegazione il rapporto tra farina e lievito è molto alto, è vero. Ma in questo impasto ho usato molto burro quindi, per una buona lievitazione ho bisogno di più lievito.

Per gli altri ingredienti: ho utilizzato una farina normale, niente di speciale, solo e semplicemente farina 00.
Il burro era a temperatura ambiente, non liquido, solo morbido. E' necessario che sia morbido perché venga incorporato bene nell'impasto, senza sbriciolarsi in "tocchetti" che renderebbero l'impasto troppo pesante.
L'impasto potrebbe essere troppo pesante anche con il burro troppo "liquido", quindi burro a temperatura ambiente NON liquido.
Per le uova...non è necessario che vi dica che devono essere fresche vero? Se volete vi racconto una cosa che io faccio sempre e comunque quando compro le uova: prima di metterle in frigorifero le lavo e le asciugo. Potrebbe sembrare eccessivo ma.. quando utilizzate le uova e dovete separare il rosso dal bianco non usate il guscio come strumento separatore? Si? Ecco ... e da dove escono le uova?...Ecco :-D
Diciamo che così cerco di evitare problemi tipo salmonellosi e altre cosine del genere.

La buccia del limone. Devo dirvi che il limone deve essere assolutamente biologico? Che in questo pane non è prevista la presenza di pesticidi, antimuffa, etc etc?

Infine la granella di zucchero. E' davvero un di più, perché questo pane è solo leggermente dolce. Va benissimo anche per accompagnare i salumi, e in questo caso la granella di zucchero proprio non va.

Morbido e soffice è difficile 

Panbrioche
(english version below)
Per uno stampo da plumcake

Ingredienti:

  • 400 g farina tipo 00 
  • 300 g pasta madre (50 g lievito di birra)
  • 65 g latte 
  • 3 uova
  • 150 g burro a temperatura ambiente
  • 5 cucchiai di zucchero
  • La buccia grattugiata di un limone
  • Granella di zucchero per decorare (facoltativo)

Da un foglio di carta da forno ritaglio un rettangolo leggermente più grande del mio stampo da plumcake. Lo bagno e lo faccio aderire ben bene allo stampo.
In una ciotola metto la pasta madre, il latte e le uova. Comincio ad impastare e aggiungo a poco a poco la farina. 
Quindi incorporo il burro sempre aggiungendone poco alla volta. Quando tutto il burro sarà assorbito aggiungo lo zucchero e la buccia del limone.
Verso il mio impasto, che sarà molto morbido e soffice, nello stampo ricoperto da carta da forno umida. 
L'impasto non deve superare metà dell'altezza dello stampo, altrimenti, lievitando, traboccherà dal contenitore.
Ricopro il tutto con una pellicola trasparente e lascio riposare nel forno (spento!) finché l'impasto avrà raddoppiato il proprio volume.
Nel mio caso, utilizzando la pasta madre, sono state necessarie 6 ore, con il lievito di birra vi occorrerà molto ma molto meno tempo.

Accendo il forno a 180°. Attendo che il forno sia bello caldo, cospargo il pane con la granella di zucchero e cuocio per circa mezz'ora.

Può servire da accompagnamento per marmellate e confetture, ma è ottimo anche con prosciutto e uova. In questo caso non utilizzate la granella di zucchero per decorare!  

Mi preparo il caffè e faccio colazione :-)


Panbrioche: a better way to start a day


Panbrioche
For a loaf pan
Ingredients:

  • 400 g flour 00
  • 300 g sourdough (50 g yeast)
  • 65 g milk
  • 3 eggs
  • 150 g butter at room temperature
  • 5 tablespoons of sugar
  • The grated zest of one lemon
  • Granulated sugar for decoration (optional)

From a sheet of baking paper I cutout a rectangle slightly larger than my loaf pan. I put it under water, squeeze it and I do adhere well to the mold.
In a bowl put the yeast, milk and eggs. I begin to knead and add flour gradually.


So I incorporate the butter always adding a little at a time. When all the butter is absorbed add the sugar and lemon zest.
I pour my batter, it will be very soft and fluffy inside the mold covered with baking paper moist.
The dough should not exceed half the height of the mold, otherwise, rising up, will overflow from the container.
I cover everything with plastic wrap and let stand in the oven (He must be stopped!) Until the dough has doubled in size.
In my case, using the sourdough, it took 6 hours, the yeast will take a long but very less time.



I turn on the oven to 180 degrees. Waiting for the oven is nice warm, sprinkle the bread with coarse sugar and bake for about half an hour.

It can serve as accompaniment for jams and preserves, but it's also great with ham and eggs. In this case you do not use granulated sugar for decorating!

I prepare my coffee and i have my breakfast  :-)




mercoledì 18 luglio 2012

Pere con il formaggio - Pears with cheese

Pere con il formaggio: pochi ingredienti ma di qualità

Spesso sono le cose più semplici a destare maggiore interesse.
Nei caso poi delle ricette se le materie prime  sono di ottima qualità preferisco non elaborarle più di tanto.
E' così difficile trovare cibo buono e genuino che trovo sia bellissimo lasciarsi stupire da sapori "veri".

Ho avuto ospiti degli amici francesi e come aperitivo ho servito pere e formaggio.
Le pere sono del signor Giovanni, e quindi sulla loro bontà non si discute. Sono piccolissime. Pochi centimetri, ma sono un concentrato di sapore, un'esplosione di gusto. E il pecorino....beh qui ho solo l'imbarazzo della scelta. E ho scelto un pecorino bello stagionato.

I miei ospiti francesi si sono leccati i baffi. :-)

Pere con il formaggio 
(english version below)
Ingredienti per 4 persone 
  • 8 piccole pere coscia
  • 1 confezione di formaggio tipo Philadelphia (80 g)
  • 3 cucchiai di pecorino grattugiato
  • Il succo di mezzo limone


Lavo le pere e le taglio a metà. Con un cucchiaino elimino la parte centrale più legnosa e con i semi.
Tuffo le pere appena tagliate e pulite in una bacinella piena di acqua a cui ho a giunto il succo di limone.
Il succo di limone impedirà alle pere di "diventare nere", cioè di ossidarsi a contatto con l'aria.

Mia figlia sta mescolando, in un'altra ciotola, i due formaggi (philadelphia e pecorino).

Aiutandoci con un cucchiaino riempiamo le mezze pere con la crema di formaggio e le disponiamo su un piatto da portata. 
Copriamo il piatto con la pellicola trasparente e mettiamo in frigorifero per almeno un paio d'ore.
Serviamo accompagnate da un vino bianco freschissimo


Pears with cheese: few ingredients but high quality


Pears with cheese
Ingredients for 4 persons
  • 8 small pears like "thigh"
  • 1 package of Philadelphia type cheese (80 g)
  • 3 tablespoons grated pecorino
  • The juice of half a lemon
I wash the pears and cut in half. With a teaspoon delete the central part more woody and the seeds.
I dip the pears in a bowl full of water to which I added the lemon juice.
The lemon juice will prevent the pears from becoming "black", ie to oxidize on contact with air.

My daughter is stirring in another bowl the two cheeses (pecorino and Philadelphia).

Help out with a spoon, we fill the half pears, cream cheese, and put them on a serving platter.
We cover the dish with plastic wrap and put in refrigerator for at least a couple of hours.
Serve accompanied by a fresh white wine

Un piccolo aiuto in cucina - A little help in the kitchen


lunedì 16 luglio 2012

Filetto di vitello in crosta - Veal fillet in pastry with ham

Filetto di vitello in crosta con prosciutto
Sì sono in vacanza, sì sono al mare e sì non ho molta voglia di cucinare. O meglio la voglia c'è ma ....mi perdo nella contemplazione del mare, delle onde, della spiaggia e......opppps ma è tardissimo.

Questa è una di quelle ricette che non richiede né molto sforzo nella preparazione né bisogna stare troppo tempo vicino ai fornelli. Si prepara in pochi minuti e poi cuoce da sola. Nel frattempo potete farvi un'altro tuffo in mare :-D 

Altro vantaggio: ai bambini piace. E in questi giorni così caldi far apprezzare la carne non è cosa da poco. 

Filetto di vitello in crosta con prosciutto cotto
(english version below)

Ingredienti per 4 persone

  • Un filetto di vitello di circa 700 g
  • 150 g prosciutto cotto
  • Una confezione di pasta sfoglia già pronta
  • Sale e pepe
  • Un rametto di rosmarino
  • Olio per la teglia

Accendo il forno a 200°.
Srotolo la pasta sfoglia e dispongo sopra le fette di prosciutto cotto. Sistemo al centro il filetto di vitello e lo insaporisco con sale e pepe.
Lo giro e lo condisco anche sull'altro lato.

Avvolgo la pasta sfogli intorno al filetto di vitello e quindi piego i lati corti della pasta sfoglia verso il centro.

Ungo una teglia e vi adagio il filetto avendo cura di porre i lati ripiegati sotto il filetto. Con una forchetta  o con la punta di un coltello, faccio diversi buchi nella crosta per permettere al vapore di uscire e non gonfiare troppo la pasta. Aggiungo un rametto di rosmarino.

Metto il filetto nel forno e dopo i primi 15 minuti abbasso la temperatura a 180°.
Lascio cuocere per poco meno di un'ora.

Veal fillet in pastry with ham


Veal fillet in pastry with ham
Ingredient for 4 person:
  • A fillet of veal of about 700 g
  • 150 g cooked ham
  • A pack of puff pastry
  • Salt and pepper
  • A sprig of rosemary
  • Oil for the pan
I turn on the oven to 200 degrees.
I unroll the pastry and arranging the slices of ham. I arranged to center the veal fillet, and sprinkle with salt and pepper.
I turn it, and sprinkle on the other side.

I wrap the pastry around the veal fillet and therefore I bow the short sides of pastry towards the center.

I put some oil in a pan and I put the fillet, taking care to put the sides folded under the fillet. With a fork or with the tip of a knife, I make several holes in the crust to allow steam to escape and not inflate the dough. Add a sprig of rosemary.

Put the fillet in the oven, and after the first 15 minutes lower the temperature to 180 °.

I let it cook for just under an hour.

mercoledì 11 luglio 2012

Torta al cioccolato con yogrut, senza uova - Chocolate cake with yogurt, no eggs

Torta al cioccolato con yogurt e senza uova.

Un altro 7 luglio è passato e ancora una volta ci siamo ritrovati al mare a festeggiare il compleanno della piccola di casa. 
Quest'anno sono ben 7 anni e, proprio come l'anno scorso anche qui dovevo trovare un dolce senza uova per Anita, la cuginetta allergica alle uova.

Visto il successone della torta allo yogurt senza uova dell'anno scorso quest'anno ho provato ad aggiungerci il cioccolato, anzi, diciamo la verità ho proprio esagerato, cioccolato e gocce di cioccolato. 

Altra novità ho usato yogurt greco con 0% grassi.
Si va bene sono stata un pochino ipocrita. Visto l'eccesso di cioccolato ho voluto rimediare con lo yogurt magro :-DDD.

Diciamo che sì, in parte la decisione si è basata sul "rendiamo più leggero questo dolce", ma in parte avevo voglia di vedere se lo yogurt greco, così soffice, avrebbe aggiunto una nota ancora più vaporosa al dolce. Ebbene no. 
Ho provato anche a rifare la torta dell'anno scorso con lo yogurt greco magro e ... non è così soffice e morbidosa come invece accade con l'utilizzo dello yogurt intero. 
Comunque è altrettanto buona!

Torta al cioccolato con yogurt, senza uova
(english version below)

(Per uno stampo a cerniera di 32 cm)

  • 4 vasetti di yogurt 
  • 2 vasetti di zucchero
  • 1 vasetto di olio
  • 4 vasetti di farina 
  • 2 vasetti di cacao amaro
  • 2 vasetti di gocce al cioccolato
  • 1 bustina di lievito per dolci


Accendo il forno a 180°.
Fodero una tortiera a cerniera con carta da forno bagnata e strizzata.
Inizio assemblando gli ingredienti liquidi: in una ciotola mescolo lo yogurt con l'olio e quindi aggiungo il lievito.
Aggiungo poi lo zucchero e quindi la farina un vasetto alla volta, facendo assorbire tutta la farina prima di aggiungerne altra.
Proseguo nella stessa maniera con il cacao.
Infine aggiungo le gocce di cioccolato.
Verso il tutto nella tortiera e batto leggermente la tortiera sul tavolo per eliminare eventuali bolle d'aria dall'impasto.
Metto in forno e lascio cuocere per meno di mezz'ora.

Attenzione la "prova dello stuzzicadenti" in questa torta potrebbe trarvi in errore, potreste infatti incappare in una o più gocciole sciolte dal calore e credere che la torta non sia cotta.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta: In cucina senza uova di La cucina piccolina









Chocolate cake with yogurt, no eggs
(for a mold with inge 32 cm)
  • 4 pots of yogurt
  • 2 pots sugar
  • 1 pot of of oil
  • 4 pots of flour
  • 2 pots unsweetened cocoa powder
  • 2 pots of chocolate drops
  • 1 packet of baking powder

I turn on the oven to 180 degrees.
I cover a cake pan with parchment paper soaked and squeezed.
I'll start putting together the liquid ingredients In a bowl, I mix the yogurt with the oil and then I add the yeast.
Then I add the sugar and the flour, a jar at a time, by absorbing all the flour before adding another.
I continue in the same manner with cocoa powder.
Finally add the chocolate chips.
I pour everything into the pan and lightly beat the cake on the table to eliminate any air bubbles from mixing.
I put in the oven and let cook for half an hour.

Beware the "proof of the toothpick" in this pie could deceive you, because you might run into one or more drops melted by the heat and believe that the cake is not cooked at all.

domenica 8 luglio 2012

Buon compleanno al mio blog vagabondo


Non c'è che dire il mio blog mi somiglia.

Ad esempio mi piace viaggiare e lui è proprio un vagabondo.

Dopo essere stato in Nuova Zelanda a trovare Alessandra  è stato ospite da Pola negli Stati Uniti.
E poi.. poi non molti di voi lo sanno ma io di mestiere sono giornalista e ieri ho scoperto che il mio blog è appena stato anche in Svizzera, ospite del sito di uno dei più importanti giornali Svizzeri...

E il bello è che non ne sapevo niente!

Che volete, questo mese il mio blog compie due anni e ormai è completamente autonomo :-D

Quindi oggi niente ricetta solo tanta tantissima soddisfazione :-)

Perché l'idea che le "mie" ricette siano a spasso per il mondo mi fa un immenso piacere.

Grazie Alessandra, Grazie Pola, Grazie Tages Anzeiger!

venerdì 6 luglio 2012

Pasta con zucchine e fiori di zucchine - Pasta with zucchini and zucchini flowers



Pasta con zucchine e fiori di zucchine. Il sapore dell'estate.
Ehh no. Con i bambini a casa proprio non si può scrivere un post decente.
Quindi oggi niente post.
Solo pasta :-D

Pasta con le zucchine e fiori di zucchine
(english version below)

Ingredienti per 4 persone

  • 300 g di pasta (io ho scelto i malloreddus, pasta sarda)
  • Una piccola cipolla
  • 4 zucchine con il loro fiore
  • Una bustina di zafferano
  • Sale e pepe
  • Due cucchiai di pecorino grattugiato
  • Olio per soffriggere.


Mentre l'acqua della pasta prende bollore taglio la cipolla a fette sottili e le zucchine a rondelle.
Pulisco i fiori di zucchina togliendo il pistillo, quindi li taglio a "fette" per il lungo.

In una padella piuttosto ampia soffriggo la cipolla in poco olio. Lascio diventare la cipolla trasparente e quindi aggiungo le zucchine. Faccio saltare il tutto nella padella per quindici di minuti circa(nel caso aggiungo un poco di acqua per non fare "attaccare" le zucchine al fondo del tegame).

Metto la pasta a cuocere (per il tempo di cottura seguo le istruzioni riportate sulla scatola meno un minuto perché amo la pasta "al dente").

Con la forchetta "assaggio" la consistenza della zucchine.  Appena le sento morbide aggiungo lo zafferano e il pecorino. Condisco con sale e pepe. Mescolo e, un secondo prima di spegnere il fuoco, aggiungo i fiori di zucchina tenendone da parte alcune fettine per decorare i piatti.

Spengo il fuoco impiatto e decoro i pezzettini di fiore di zucchina tenuti da parte.


Pasta with zucchini and zucchini flowers. The taste of summer


Pasta with zucchini and zucchini flowers
Ingredients for 4 people
  • 300 g of pasta (I chose the malloreddus, Sardinian pasta)
  • A small onion
  • 4 courgettes with their flowers
  • A sachet of saffron
  • Salt and pepper
  • Two tablespoons of grated pecorino
  • Oil for frying.
While the water the pasta is cooking, I cut the onion into thin slices and zucchini into thin slices.
I wipe the zucchini flowers by removing the stigma, then cut them lengthwise.

In a large frying pan I fry the onion in a little oil. I let the onions become transparent and then add the zucchini. I fry everything in the pan for fifteen minutes or so (in case I add a little water in order not to burn the zucchini to the bottom of the pan).

I put the pasta to cook (as long as I follow the cooking instructions on the box less than a minute because I love the pasta "al dente").

With a fork I "taste" the texture of the zucchini. As soon as feel them soft add the saffron and cheese. I add salt and pepper. Mix, and a second before turning off the fire, add the zucchini flowers keep aside some slices to decorate the dishes.
I put out the fire. I put the pasta on plates and aggiugno few bits of zucchini flower kept aside.


Con questa ricetta partecipo al contest di GustosaMente



mercoledì 4 luglio 2012

Sorbetto di melone con e senza la gelatiera - Melon sorbet with and without the ice cream maker


Sorbetto di melone: frutta ghiacciata per l'estate


Sorbetto di melone con e senza la gelatiera
(english version below)
Ingredienti per 4 persone

  • 600 g polpa di melone
  • 150 g di zucchero


Le dosi dello zucchero sono variabili. Tutto dipende da quanto sia dolce il vostro melone e dal vostro gusto. 
Ad esempio per me i 150 g erano un pochino troppi, ma per i miei figli era perfetto. 
Lo hanno detto solo perché "come fa i gelati la mamma non li fa nessuno?" Non credo proprio, non sono i tipi.

Ma veniamo alla ricetta. Questo è un sorbetto. Cosa significa? Un sorbetto è un "gelato" senza aggiunta di latte, panna o altro. E' semplicemente frutta frullata con zucchero e a volte un pochino d'acqua. 
Tutto qui. Niente di più buono e rinfrescante

Ho preso mezzo melone già lavato e ho tolto i semi. Con l'aiuto di un cucchiaio ho prelevato la polpa che ho pesato (solo per mettervi il peso esatto che normalmente io vado a occhio! :-D) 
Ho messo poi la polpa nel robot.
Ho pesato lo zucchero. Se siete in vacanza e non avete la bilancia tenete conto che un cucchiaio sono circa 10 g di zucchero.
A volte trovo che sia meglio NON usare la bilancia. Si tende sempre ad aumentare le dosi (come? solo 150 g per 600 g di zucchero?). Provate invece a contare 15 cucchiai di zucchero, sicuro che a metà vi direte "Oh mamma ma quanto zucchero sto mettendo?" :-D

Ho frullato il tutto e poi ho messo nella gelatiera. 

Se siete sempre in vacanza e oltre alla bilancia non avete la gelatiera, prendete un contenitore per il freezer. 
Dai quello non potete non averlo....a meno che non siate in campeggio. Ma allora, sempre ammesso che non abbiate niente di meglio da fare che stare seduti da qualche parte, con il portatile e la chiavetta di connessione, di sicuro non avete il frigorifero. E allora perché leggete il mio post?

Dicevo se non avete la gelatiera mettete la polpa frullata con lo zucchero in un contenitore per il freezer. Vanno bene anche quelle in alluminio usa e getta (che poi potete anche lavare e riutilizzare per un altro gelato). 
Lasciate in freezer per almeno 4 ore mescolando il composto ogni ora circa. 


Melon sorbet: frozen fruit for the summer


Melon Sorbet with and without the ice cream maker

Ingredients for 4 people
  • 600 g of melon pulp
  • 150 g of sugar

The doses of sugar are variable. It all depends on how sweet your melon and your taste.
For example, for me the 150 g were a bit too much, but it was perfect for my children.

This is a sorbet. What does this mean? A sorbet is an "ice cream" without adding milk, cream or whatever. It 's just pureed fruit with sugar and sometimes a little water.

That's it. Nothing more good and refreshing.

I took half a melon already washed, and took out the seeds. With the help of a spoon I picked the pulp that I weighed.
I then put the pulp in the robot.

I weighed the sugar. If you are on vacation and you do not have the balance, keep in mind that a tablespoon is about 10 grams of sugar.

If you do not have the ice cream maker, put the pulp blended with sugar in a container for the freezer. They're good even those disposable aluminum (which can also wash and reuse for another ice cream).

Leave in freezer for at least 4 hours, stirring the mixture every hour.



lunedì 2 luglio 2012

Crescentine

Le crescentine nella versione classica: salumi, squaquerone e cipolle rosse .


Quando ero piccola passavo le mie vacanze estive vicino a Bologna, nella casa di campagna di mia nonna, insieme a zii, prozii, cugini e chi ne ha più ne metta.

Eravamo tantissimi in quella casa e tra i mille ricordi di infanzia c'è quello delle enormi tavolate piene di gioia e confusione.

E questo era uno dei piatti che noi "piccoli" amavamo (e devo dire amo ancora!) di più. Perché si mangia con le mani, perché si può mangiare in piedi, seduti oppure sdraiati nel prato, perché anche se la ricetta prevede che la crescentina si mangi con lo squaquerone e gli affettati nessuno vieta di mangiarla anche con il cioccolato o con quello che più piace (mio figlio "chiude" sempre con una crescentina alla nutella).

Mi raccomando! Fondamentale la presenza dello strutto sia nell'impasto (solo un cucchiaino però, dosi maggiori renderebbero l'impasto pesante) che rende la crescentina morbida e soffice e sia nella frittura. La frittura con lo strutto (allungato con olio altrimenti da troppo sapore) è meno "grassa", l'impasto assorbe minori quantitativi di grasso in cottura restando bello croccante e leggero. Se non lo avete mai provato fatelo, e poi mi direte!

Con questa ricetta sono stata ospite nel blog di Pola, un'italiana che vive negli Stati Uniti. Vi consiglio di farci un giro.
Tra le altre cose ha creato, insieme ad altre blogger sparse per il mondo, un "cucina virtuale" dove, più o meno una volta al mese, si incontrano e preparano la stessa ricetta, ma ognuna nella versione del suo Paese.

Ho voluto far conoscere anche là, dall'altra parte del mondo, una ricetta che proviene da quella terra che mi ha dato tanto e non chiede niente, perché non è nelle sue corde chiedere, nemmeno ora che ha sofferto e soffre ancora per i recenti terremoti.

Ora, con la stessa ricetta partecipo al contest di un'altra amica. E gliela dedico con tutto il cuore.






Crescentine
(english version below)

Ingredienti per 4 persone

  • 400 g farina
  • 1 bustina di lievito istantaneo
  • 1 cucchiaino di strutto
  • 1 pizzico di sale
  • 200 ml di acqua

Per friggere:

  • olio di semi
  • strutto

Metto in una ciotola la farina, il sale, il lievito, il cucchiaino di strutto e l'acqua.
Impasto velocemente.
Infarino il piano di lavoro e con l'aiuto del mattarello stendo la pasta fino a farla diventare alta 3-4 mm.
Ritaglio nella pasta dei rombi lunghi circa 7 cm.

In una padella bella ampia (devo permettere alle crescentine di gonfiarsi) scaldo una parte di olio con una parte di strutto. Quando l'olio è ben caldo friggo 2 - 3 crescentine per volta. Le cuocio per qualche minuto su un lato e poi le giro.

Se volete delle crescentine "piatte" come quella a destra nella fotografia, mettete al crescentina nell'olio caldo e durante la cottura, con l'aiuto di un cucchiaio versate dell'olio bollente sulla superficie. Se invece vi piacciono le crescentine con le "bolle" (come quella a sinistra nella foto) fate scivolare la crescentina nell'olio e fate in modo che la superficie non venga a contatto con l'olio. Appena si formano le bolle giratela.

Servo accompagnate da affettati vari, prosciutto crudo, mortadella, formaggio squaquerone, cipolle rosse sott'aceto


Crescentine in the classic version: mortadella, squaquerone and red onions

Crescentine
Ingredients for 4 people
  • 400 g flour
  • 1 packet of instant yeast
  • 1 teaspoon of lard
  • 1 pinch of salt
  • 200 ml of water
For frying:

  • seed oil
  • lard
I put in a bowl the flour, salt, baking powder, lard and a teaspoon of water. I mix quickly.
I put the flour on work surface, and with the help of rolling pin, I lay out the dough until it becomes 3-4 mm high.
I cut the dough into diamond shapes about 7 cm long.

In a pan warm up some oil with a little lard. When the oil is hot I fry 2 to 3 crescentine every time.

I will bake for a few minutes on one side and then I will turn.
If you want crescentine "flat" like the one on the right in the photograph, you put the crescentina in hot oil, and during cooking, with the help of a spoon, you pour boiling oil on the surface. However, if you like crescentine with "bubbles" (like the one pictured on the left) you slide the crescentina in oil, and make sure that the surface does not come into contact with the oil. When bubbles form turn it.

I serve accompanied by prosciutto, mortadella, squaquerone cheese, pickled red onions and a nice glass of red wine