giovedì 24 febbraio 2011

Mazzancolle allo zenzero


Riso nero e mazzancolle profumate di esotico. Un piatto veloce e di sicuro effetto.


Oggi sono in ritardo su tutto. E' una di quelle giornate in cui faccio una cosa pensando già alla successiva e sentendomi in colpa perché forse avrei dovuto farne una terza.... Risultato faccio solo guai e perdo tempo.
Ma.....non salto il pranzo. E no quello proprio no, anche perché oggi voglio trattarmi bene. Me lo merito!




Mazzancolle allo zenzero

200 gr. di code di mezzancolle
2 spicchi d'aglio
un pezzetto (un cubetto di circa 1 cm) di zenzero
un cucchiaino di curry
sale
olio
una noce di burro
250 gr di riso Venere (riso nero)

Prima di tutto metto a bollire l'acqua, con un poco di sale, per la cottura del  riso. Il riso non ha bisogno di una preparazione particolare, ma la sua cottura è la parte più lunga della ricetta.
Metto il riso in un'altra pentola e lo copro a filo con l'acqua bollente. Lascio cuocere per il tempo indicato sulla scatola (il mio 18 minuti) mescolando di tanto. Se vedo che durante la cottura si asciuga troppo aggiungo altra acqua rigorosamente calda.
Il riso nero ha una consistenza completamente differente rispetto al riso tradizionale. Più "duro",  quasi croccante, lo trovo stupendo accanto alle carni morbide dei pesci. Inoltre il suo gusto, quasi di pane integrale è perfetto accanto a quello delicato dei crostacei in generale.
Infine,dato che anche l'occhio vuole la sua parte, il suo colore nero rende elegante e raffinata qualsiasi ricetta.

Passo alla cottura delle mezzancolle, o gamberi reali. Soffriggo in una padella gli spicchi d'aglio e lo zenzero. Appena sento il profumo sprigionato dal calore aggiungo i crostacei. In pochi minuti il colore vira al rosa/ arancio. Spolvero il tutto con il curry. Spengo il fuoco tolgo le mezzancolle dalla pentola, elimino i pezzi d'aglio e lo zenzero, e aggiungo il burro per legare il sughetto rimasto nella pentola.
Metto nei piatti coprendo i crostacei con il sughetto. Fatto

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Quick, good and beautiful

Today I'm late on everything. 'S one of those days when I do something already thinking to the next and feeling guilty because maybe I should make a third .... The result is that I do only trouble and lose time.

But .... do not skip lunch. Also because today I want to treat me well. I deserve it!


King prawns and ginger


200 gr. tails mezzancolle
2 cloves garlic
a piece (a cube about 1 cm) of ginger
a teaspoon of curry
salt
oil
a nut of butter
250 g of black

First of all I'm going to boil water, with a little salt, for cooking rice.
Rice needs no special preparation, but his cooking is the longest part of the recipe.
I put the rice in a saucepan and cover with boiling water. Cook for the time indicated on the box (mine is 18 minutes), stirring. If I see that when cooking is too dry I add more water, strictly hot.
Black rice has a texture quite different from the traditional rice. More "hard", almost crunchy. I find it very good in combination with soft meat fish. In addition, his taste, as wholemeal bread, is perfect next to the delicate shellfish.
Finally, because the eye wants its part, its black color makes every recipeelegant and refined.

Now the cooking of mezzancolles. I cook in a pan the garlic and ginger. Just feel the scent given off by the heat add the shellfish. In a few minutes the color turns to pink / orange. I sprinkled it all with the curry. I turn off the fire, take off my mezzancolle from the pot, remove the pieces of garlic and ginger, and add the butter to bind the sauce remaining in pan.
I put all on the plates covering the crustaceans with the sauce. Done.

lunedì 21 febbraio 2011

Tutto in uno

Carne e cipolle per un piatto della tradizione napoletana

Oggi ho un po' di tempo e dato che mi piace ogni tanto tuffarmi nella tradizione, ecco una ricetta che è l'antitesi del fast food, ma è una meraviglia che arriva dalla notte dei tempi.
Il sugo alla genovese è una ricetta napoletana che si ritrova nei ricettari dei primi dell'ottocento, ma le sue origini sembrano essere ben più antiche.

E' un piatto eclettico, è perfetto caldo d'inverno e, azzardo un'eresia, lo vedo bene anche accanto alla polenta. D'estate, freddo, è un'alternativa al solito vitello tonnato (che pure non è male). 
Inoltre mi piace l'idea che da una sola preparazione "escano fuori" magicamente due piatti: il sugo per la pasta e il secondo. Il tutto in una sola pentola!   


Sugo alla genovese

  • 1 Kg di noce di manzo
  • 1,5 kg di cipolle
  • 200 gr di pancetta a cubetti
  • 100 gr di burro
  • 1 carota
  • 1 gambo di sedano
  • 1 mazzetto di prezzemolo tritato
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 1 bicchiere abbondante di vino rosso
  • 1 dado
  • 3 cucchiai di olio

Trito a cubetti la carota, il sedano e le cipolle. Metto il tutto a soffriggere con l'olio in una pentola piuttosto larga e che sia per le lunghe cotture, come una pentola di coccio. Io uso una pentola di ghisa che amo tantissimo. La uso poco ma quando lo faccio sono sicura che ciò che ne uscirà sarà una meraviglia.
Aggiungo la pancetta, il dado e il prezzemolo tritato. Amalgamo il tutto con il burro.
In realtà la ricetta originale prevede lo strutto ma  è un ingrediente che non si trova facilmente.
Aspetto che la cipolla divenga trasparente, ecco questo è il momento in cui va aggiunto il pezzo di carne, possibilmente intero.

Lascio cuocere dolcemente. Ogni tanto passo e do' una mescolata al tutto e aggiungo un poco alla volta il vino e il concentrato di pomodoro.
La cottura è lunga e per questo ancora più buona. Quanto lunga? Beh almeno due ore, se non tre. Le verdurine devono disfarsi e la carne diventare morbida morbida.

Al termine della cottura il sughetto può e deve servire per condire la pasta. La tradizione vorrebbe gli ziti, una via di mezzo tra spaghetto (per lunghezza) e maccherone (per larghezza), ma corta o lunga qualsiasi pasta va bene. Una bella spolverata di parmigiano e via

La carne si taglia a fette regolari e si condisce ancora con questo sugo. Può essere servita anche fredda. Quindi sì, la cottura è lunga, ma vale per due piatti!.

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All in one

Today I have a bit 'of time and because I like every now and then dive into the tradition, here's a recipe that is the antithesis of fast food, but it is a wonder that comes from the mists of time.
The "Genovese sauce"is a Neapolitan recipe that can be found in cookbooks of the early nineteenth century, but its origins seem to be much older.


It 's a  eclectic dish, it is perfect and warm in winter, and I hazard a heresy, I can see well next to the polenta. In summer, cold, it is an alternative to the usual veal with tuna sauce (even though it is not bad).
I also like the idea that a single preparation "leave out" magically two dishes: the pasta sauce and the second. The all in one pot!

Genovese sauce

  • 1 kg of beef walnut
  • 1.5 kg of onions
  • 200 g diced bacon
  • 100 g butter
  • 1 carrot
  • 1 stalk celery
  • 1 bunch chopped parsley
  • 1 tablespoon tomato paste
  • A generous glass of red wine
  • 1 stock cube
  • 3 tablespoons oil

I chopped carrot, celery and onions. Put everything with the oil in a pot  for slow cooking, such as a ceramic pot. I use a cast iron pot that I love so much. I use it a little, but when I do I'm sure it will come out there will be a wonder.
I add bacon, bouillon cubes and parsley. Mix all with the butter.
In fact, the original recipe calls for lard, but it is an ingredient that is not easy to find.
I wait for the onion becomes transparent, then this is the moment which must be added the meat.

I leave to cook gently. Every now and then I stir it and add the wine and tomato paste.
The cooking is long and for this reason even better. How long? Well at least two hours, if not three. The vegetables should melt, and the meat becomes soft.

After cooking the sauce can be used to season the pasta. The tradition dictates the ziti, a cross between spaghetti (for length) and macaroni (for width), but any short or long pasta is fine. A good sprinkling of Parmesan cheese and eat immediately.

The meat is cut into regular slices, and seasoned with the sauce. It can also be served cold. So yes, the cooking is long, but it is for two meals!.

giovedì 17 febbraio 2011

Dolcetti incantatori


In pochi minuti è pronta la merenda

Ci sono giorni in cui io non esisto. I miei figli tornano da scuola ma... si buttano nelle sue braccia elettriche. 
A volte, dico la verità, la cosa mi fa comodo. Ma a volte...sono gelosa.
Comincio a girare in tondo.
"Vi va di disegnare?"
"Dopo mamma"
E le due coppie di occhi restano fissi su di lei, l' "altra".
"Mmmmh vi racconto una storia falsa?"
Ecco tiriamo fuori l'artiglieria pesante allora. Stupida rivale tu ripeti solo cose fatte da altri, io sono capace di prendere le fiabe e stravolgerle facendo morire dal ridere i miei bimbi.. ora vediamo, e tu che sai fare?
"Dopo Tom e Jerry mamma".
Accidenti, non posso essere messa ko da una televisione. Non mi arrendo.
"Cocco O cioccolato, oppure cioccolato E cocco?"
..........
"Cosa hai detto mamma?"
E i loro occhi finalemente mi guardano. 

Sembra facile....

Questa ricetta, che mi ha passato la mia amica Lysb, sembra fatta apposta per loro: il cocco per Artur e il cioccolato per Ginevra.

Ma non esisotno solo i figli, anche i grandi devono essere catturati. Ecco allora che il profumo d'arancia, inaspettato e originale, dona a questa ricetta quel tocco in più che trasforma queste piccole delizie in finger food da offrire in un buffet o in dolcetti per il tè.
Insomma è una ricetta eclettica, che incanta grandi e piccini

Dolcetti cocco e arancia

  • 250 gr di cocco grattugiato
  • 50 gr di zucchero
  • 1 rosso d'uovo
  • 1 cucchiaino scarso di vaniglia in polvere
  • 3 cucchiai d rum
  • la scorza grattugiata di 2 arance
  • cioccolato fondente per la copertura
Scaldo il forno a 180 gradi.
Mescolo insieme tutti gli ingredienti. Dovrei ottenere un impasto piuttosto compatto che mi permetta di fare delle palline, ma tutto dipende dalla farina di cocco e dalla quantità degli ingredienti liquidi. A volte devo aggiungere anche due cucchiai d'acqua.

Inumidisco un foglio di carta da forno, lo strizzo ben bene e lo metto su una teglia. Il foglio inumidito impedisce ai dolcetti di attaccarsi al fondo e in più aderisce bene al supporto.

Con le mani faccio delle palline irregolari grandi quanto una noce, che metto sul foglio.
Inforno tutto a 180 gradi per circa 15 minuti

Fuori dal forno lascio raffreddare i dolcetti.
Nel frattempo sciolgo a bagnomaria il cioccolato fondente.
Verso poi il cioccolato sui dolcetti e lascio rafreddare.

Riuscirò  a fare la foto prima che finiscano tutti?

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Sweet charmers
In a short time, the snack is ready

There are days when I do not exist. My kids get home from school but ... they plunge into his electric's arms.
Sometimes, I speak the truth,somethimes it makes me comfortable. But sometimes ... I'm jealous.
I start going in circles.
"Would you like to draw?"
"After Mom"
And the two pairs of eyes remain fixed on her, the 'other'.
"Hmmmm I tell you a story?"
Here I pull out the big guns
. Stupid rival, you just repeat things done by others, I am able to invent stories and make my kids laugh so much .. And now, what can you do?
"After Tom and Jerry mom. "
Damn, I can not be KO by a television. I do not give up.
"Coconut OR chocolate, or chocolate AND coconut?"
...................
"What did you say Mom?"
And their eyes look at me now.
Sounds easy ....

This recipe, which my friend Lysb gave me, seems made for them: the coconut for Artur and the dark chocolate for Ginevra.

But there are not only children, even the older must be captured. Here the scent of orange, unexpected and original, give to this recipe the extra touch that transforms these small delights  infinger foods to offer in a buffet or during a tea time. In short, it is a eclectic recipe, ideal for snacks of all ages.

In short,  it  is a eclectic recipe, that enchants young and old people.
Coconut and orange sweets
  • 250 gr grated coconut
  • 50 g sugar
  • egg yolk
  • 1 teaspoon vanilla powder
  • 3 tablespoons rum
  • grated zest of 2 oranges
  • dark chocolate to cover
Preheat oven to 180 degrees.
Mix all ingredients in order to obtain a compound with which to form little balls. In case of need I add one or two tablespoons of water.

I dampen a sheet of baking paper, squeeze it well and I put it on a baking sheet. The wet sheet to prevent cookies from sticking to the bottom and adheres well on to the substrate.

With my hands I make irregular balls the size of a walnut, that I put on the sheet.
Bake everything at 180 degrees for about 15 minutes

Out of the oven I let the cookies cool.
Meanwhile, I melt the chocolate in a double boiler.
Then I pour the chocolate over the cookies and let cooling.

I can take a picture before they all end up?