I miei bimbi non sono umani, ne sono sicura, sono alieni. L'acqua del mare produce su di loro strani effetti.
Possibile che tutti gli anni, al ritorno dalle vacanze, le ditina dei loro piedi fuoriescono dai sandaletti acquistati prima di partire? E i pantaloni? Perché nei mesi estivi si accorciano mostruosamente fino ad arrivare sopra la caviglia?
Ho pure cambiato il detersivo della lavatrice, ma no, non è quello, sono proprio loro che si espandono nello spazio a velocità supersonica.
Andiamo allora ad acquistare un nuovo kit: pantaloni - maglie - vestiti -occorrente per lo sport - scarpe (2 numeri in più!!!!).
Bene, sembra un'operazione abbastanza facile, e per renderla ancora più semplice scelgo uno quei posti dove posso trovare tute, scarpine, costumi da bagno (si ci sono anche i corsi di nuoto) e altro a prezzi accessibili.
Bello, il grande trova subito il costume e si fionda in camerino, se continua così in mezz'ora siamo fuori, penso allegramente, ma......
Mentre Artur prova, Ginevra pensa bene di nascondersi tra le tute da ginnastica. Mi tocca camminare piegata in 4 spostando pantaloni e giacche. La sento ridere ma non la vedo.
"Mammmaaaaaaaaa il costume non mi staaaaa"
Corro al corridoio numero 4, recupero costumi di una taglia più piccola e li lancio all'interno della cabina di prova.
Sento dei piedini correre...direzione nord-est settore 6. Scatto furente.
"Nooooooo mammaaaaaa è il colore che non mi staaaaa".
Arggggh
Risatine provenienti dal settore 7. Agguanto una bambina che si nasconde sotto le gonne. Accidenti non è la mia di chi è? Forse è un residuo dei saldi estivi.
"Rossooooo proprio nooo"
Ritorno al settore 4 recupero un costume blu e uno azzurro.
"Grazie mamma, così vanno meglio".
Controllo i miei livelli:
- Ansia: livello: arancione
- Rabbia: livello: giallo
Ok posso ancora farcela. Respiro profondamente. Mi metto a 4 zampe e guardo per terra: Ginevra non sa volare, per fortuna.
Mi giro e mi ritrovo a 2 cm da un paio di scarpe da ginnastica (noto che sono pulite) direi un 38 - 39. Non può essere Ginevra. Alzo lo sguardo.
"Ha bisogno di aiuto signora?"
WoW una commessa. Esistono!
"Si ho perso mia figlia".
Decidiamo per una manovra a tenaglia: lei parte dal settore 1 io dal 9 ci ritroveremo al 4 entro 10 minuti.
Dieci minuti dopo, settore 4, camerino di prova dei costumi da bagno.
.....
Artur è sparito. Sarà scappato con la commessa? Compare Ginevra.
Il primo pensiero è quello di ammanettarla a un portabiti e proseguire nella ricerca di Artur.
Opto per un'azione meno drastica: un diversivo
"Vieni cerchiamo una tutina color FUCSIAN".
Stumpf, stumpf, stumpf. Rumore sospetto, origine settore 5.
Livelli
- Ansia: sempre arancione
- Rabbia: arancione tendente al rosso (arggh)
- Sudorazione: abbondante
- Prurito alle mani: in aumento
Tutina trovata, provata, e presa ci dirigiamo verso i rumori sospetti. Artur sta giocando a calcio in mezzo ad una corsia. Per fortuna non è in costume da bagno.
Agguanto il marziano grande, quella piccola è già agganciata e ci dirigiamo verso l'obiettivo: le casse.
Passiamo accanto a delle tende da campeggio, il mio sistema di sicurezza lampeggia "pericolo in avvicinamento" ma è troppo tardi. Sono scomparsi di nuovo e a me rimangono costumi, magliette, pantaloni e altro.
Basta vado alla cassa.
Ci arrivo sudata e stralunata, ma ci arrivo. Controllo l'orologio: tempo impiegato per gli acquisti: mezz'ora, tempo occorrente per cercarli: un ora e mezzo e non è finita.
Con la coda dell'occhio vedo una tenda a forma di casa che ondeggia paurosamente e li sento ridere contenti. Credo che si stiano divertendo a lanciarsi da una parete all'altra.
Ho deciso: se qualcuno (ma chi? Qui ci sono solo genitori che vagolano disperati urlando nomi maschili e femminili) mi chiede se quelli sono figli miei io nego, nego tutto.
"Signora ha per caso visto una bambina con un vestitino a quadrettini rosa?" "Ah è la sua? Si sotto le gonne, settore 7"
"Grazie, grazie mille".
La cassiera mi guarda con aria di compassione.
"Ma perché non inventano dei bambini gonfiabili, che uno ci perde un po' di tempo per gonfiarli della misura dei propri, ma poi viene qui prova loro i vestiti e basta."
Lei sbarra gli occhi e mi dice "Ma sa che è un'idea geniale?"
A questo punto sono sicura: è una mamma anche lei.
Pasta con le vongole
Tanto per pensare ancora un pochino alle vacanze e al mare.
- Una confezione di vongole (di solito sono circa 500 grammi). Le mie preferite sono le vongole veraci, quelle con le due corna, tanto per intenderci
- Spaghetti. Con i crostacei e i frutti di mare sono indicati gli spaghettini, ma li io adoro anche con le linguine. Il peso ideale è 70 gr. di pasta per persona, ma la pasta con le vongole piace tanto e quindi io abbondo.
- 3 o 4 spicchi d'aglio
- Un peperoncino rosso (facoltativo, ma troppo buono)
- Un bel mazzo di prezzemolo lavato e tritato
- Olio d'oliva extravergine
- Sale grosso
- Pepe
Metto le vongole in tanta acqua dolce e le lascio "spurgare", cioè eliminare la sabbia, almeno per un paio d'ore (anche di più, che non fa male).
Faccio bollire l'acqua con mezzo pugno di sale grosso. Quando raggiunge il bollore metto a cuocere gli spaghetti (o le linguine) per il tempo indicato sulla confezione meno un minuto, perché la pasta mi piace bella al dente.
Nel frattempo in una pentola alta scaldo l'olio con il peperoncino e gli spicchi d'aglio sbucciati che lascio cuocere solo per pochissimo tempo, giusto finché non hanno sprigionato il loro aroma.
Tolgo il peperoncino e a questo punto ho due possibilità: se non voglio correre il rischio di mangiare l'aglio lo elimino, altrimenti aggiungo rapidamente le vongole.
Man mano che si aprono le tolgo dalla pentola e le metto in una ciotola di servizio.
Elimino le vongole che non si aprono perché non vanno mangiate.
Controllo il sughetto lasciato sul fondo della pentola dalle vongole. Se c'è sabbia (e spesso succede) filtro tutto con un colino da té.
Scolo la pasta, la metto nella ciotola con le vongole.
Condisco con un filo d'olio d'oliva e mescolo il tutto.
Scaldo il sughetto delle vongole, aggiungo il prezzemolo e condisco la pasta.
Mescolo, insaporisco con una spolveratina di pepe e porto in tavola.