lunedì 22 ottobre 2012

Pane del sabato alle mandorle e fichi e Pane del sabato alle nocciole, pistacchi e miele - Sabbath bread with almonds and figs and Sabbath bread with hazelnuts, pistachios and honey




Anche questo mese l'MTC challange propone un tema che ha stimolato non poco il mio cervellino: la ricetta di Eleonora è infatti il pane del sabato, che, come lei ha tenuto correttamente a precisare NON è la Challa, il pane che gli ebrei mangiano il sabato.

Ma io sono partita da qui per un lungo viaggio, che mi ha portato a telefonare e interrogare amici, consultare libri sulla cucina ebraica e ....sfogliare la Bibbia.
Un intenso viaggio nella storia.

A ciò si è unito anche il caso, che poi, da buona donna di origini meridionali, tengo in grande considerazione. E sì perche proprio da questo mese ospitiamo a casa una ragazza canadese, venuta in Italia per studiare. Oltre ad essere una blogger appassionata di foto e cucina, è anche ebrea.
Avevo avuto modo di conoscerla già questa estate e già avevamo passato un po' di tempo in cucina a paragonare le differenze delle nostre cucine dei nostri Paesi, ma qui abbiamo avuto modo di approfondire.

Quando è arrivata le ho chiesto "Scusa ma tu cosa sai della (e scrivo come l'ho pronunciata) "cialla"?
Di cosa? "Ehm il pane che si mangia il sabato" "Oooh vuoi forse dire Halla (pronunciato con l'H bella forte, che parte dalla gola)"
"Ecco giustappunto, il nome l'ho sempre letto sui libri, ma come vedi non so nemmeno pronunciarlo".

E quindi ho saputo che la Challa è il pane preparato la sera del venerdì insieme ad altri piatti di cui Shayna mi ha fatto venire l'acquolina in bocca solo a descriverli. Il tutto perchè il sabato gli ebrei non possono cucinare, non possono lavorare, "i più osservanti" mi faceva notare "non usano nemmeno l'elettricità". Il sabato è il giorno dedicato solo alla preghiera.


Ma veniamo a questa sfida. Perchè dobbiamo preparare il pane del sabato, che sembra la Challa ma non lo è? Beh perchè la Challa non ammette altri ingredienti che quelli dell'impasto dati da Eleonora, perchè deve essere cotto in un forno kosher, deve essere benedetto il venerdì sera da un rabbino o da chi ha preparato il pane.

Nella cucina ebraica piatti, pentole e forno utilizzati per cuocere latte, formaggi e alimenti di origine animale non possono essere poi utilizzati per la cottura del pane o di altri alimenti. "Le cucine ebraiche" mi spiegava Shayna "spesso sono davvero enormi. C'è il doppio di tutto".
La benedizione del pane avviene bruciando un pezzo dell'impasto del pane sul fuoco e recitando una preghiera che Shayna mi ha scandito verso per verso traducendola dall'ebraico all'inglese.

La Challa è fatta in ricordo della manna che Dio mandò a Mosè durante la traversata del deserto.
Mosè disse al popolo ebraico che la manna sarebbe piovuta dal cielo ogni giorno, a parte il sabato. Per sopperire a questa mancanza il venerdì ne sarebbe caduta abbastanza da soddisfare anche i bisogni del giorno seguente.
Ecco quindi che il venerdì si preparano due pani che vengono coperti da un apposito panno ricamato per mantenerli freschi.

La forma del pane è una treccia a 3 o più capi, perchè il pane viene passato tra i commensali e spezzato con le mani. L'intreccio rende più facile spezzare la propria porzione.

Ecco fin qui tutto quello che ho imparato.

Ora, anche se Eleonora ha ben specificato che la ricetta di questo mese NON la posso chiamare Challa, non ho potuto fare a meno di pensare alle origini di questo pane e all'Esodo di Mosè.
Il primo pane è quindi interamente dedicato e pensato per questo passaggio dell'Antico Testamento ed è un pane del sabato alle mandorle e fichi.
Il mandorlo è nominato più volte nella Bibbia e due volte è collegato a Mosè.
Dio dice a Mosè di ispirarsi al  fiore di mandorlo per forgiare il Menorah, il calendelabro ebraico a sette bracci, ed ancora  sarà il bastone di mandorlo in fiore di Aronne  che indicherà a Mosè  il prescelto da Dio.
Il fico è invece una delle prime piante citate dalla Bibbia (le sue foglie hanno coperto le nudità di Adamo ed Eva) ed è un simbolo di prosperità.

Per il secondo pane ho voluto essere più "leggera", e pur restando sulla frutta secca ho scelto il luogo, il Mediterraneo con pistacchi, nocciole e miele. Qualcosa di biblico c'è (il miele e i pistacchi), ma ho aggiunto le nocciole.

Pane del sabato, impasto base
(english version below)

Gli ingredienti per l'impasto sono quelli dati da Eleonora
per due trecce ripiene:
  • 500 gr di farina 0
  • 2 uova 
  • 100 g zucchero
  • 20 g lievito di birra 
  • 125 ml acqua tiepida
  • 125 ml olio extra vergine d'oliva
  • 10 g sale
  • un tuorlo d'uovo
  • un cucchiaio di acqua
Inizio setacciando la farina. Quindi sciolgo il lievito di birra con l'acqua tiepida e un cucchiaino di zucchero.
Lo lascio riposare per qualche minuto, finchè non forma un poco di schiuma in superficie.
Mischio la farina, il sale e lo zucchero e quindi verso il lievito al centro dei miei ingredienti.
Comincio ad impastare e quindi aggiungo l'olio e alla fine le uova una alla volta, aspettando che si incorporino bene prima di proseguire.
Continuo a lavorare l'impasto finchè non si stacca dalla ciotola.
Copro con la pellicola trasparente e lascio lievitare. Ho fatto lievitare per tre ore, ma il mio pane non aveva voglia di muoversi. Quindi l'ho lasciato tutta la notte in frigorifero e ho ripreso la mattina seguente lasciandolo ancora un paio d'ore a temperatura ambiente. Qui ha deciso che era il caso di darsi una mossa.
Ho diviso l'impasto in due parti e ne ho prelevata una per fare il 

Pane del sabato alle mandorle e fichi
  • 160 g fichi secchi
  • 70 g mandorle
  • 1 cucchiaino di semi di sesamo neri

Ho messo i fichi secchi e le mandorle nel blender e ho mescolato fino ad avere un composto omogeneo.
Ho preso l'impasto e l'ho suddiviso in tre parti che ho steso sul tavolo formando delle strisce lunghe più o meno 40 cm e larghe 15 cm. 
Ho sistemato al centro di esse il composto di fichi e mandorle e ho richiuso formando tre cordoncini.





















Ho unito i cordoncini a un'estremità e li ho intrecciati tra di loro formando una treccia.



Ho piegato le due estremità sotto il pane



e ho cercato di dargli una forma piuttosto regolare.



Ho messo il pane sulla teglia ricoperta da un foglio di carta da forno.
Sono quindi passata al

Pane del sabato alle nocciole, pistacchi e miele

  • 100 g pistacchi di Bronte
  • 100 g nocciole 
  • 1 cucchiaio di miele di tiglio
  • 1 cucchiaino di semi di papavero

Ho messo nel mixer le nocciole, i pistacchi e il miele e ho frullato fino ad ottenere una granella piuttosto grossa.
Ho preso il secondo pezzo di pasta e anche qui l'ho diviso in tre parti che ho steso sul tavolo fino ad ottenere 3 nastri di 40 cm per 15 cm.
Ho suddiviso il ripieno sulle tre strisce che ho chiuso formando dei cordoncini.



Anche qui ho unito un'estremità e ho intrecciato i tre cordoncini formando una treccia. Ho piegato sotto il pane le due estremità finali e ho messo anche questo pane sulla teglia accanto al precedente.

Ho lasciato le due trecce nel forno (spento!) a lievitare per un paio d'ore ancora. 
Quindi ho sbattuto un rosso d'uovo con un cucchiaio di acqua. Ho spennellato la superficie dei due pani con questo composto e poi ho decorato la superficie del pane alle mandorle e fichi con sesamo nero, mentre ho decorato con semi di papavero il pane del sabato alle nocciole, pistacchi e miele.


Ho messo in forno caldo, con funzione statico a 200° per 15 minuti.

Dopo nemmeno 10 minuti i miei cuccioli e Shayna erano già in cucina e Shayna ha decisamente approvato.


Con questa ricetta partecipo all'MTChallange di ottobre





Sabbath bread, dough base

The ingredients for the dough are those information from Eleonora
for two braids filled:

  • 500 g of flour 0
  • 2 eggs
  • 100 g sugar
  • 20 g yeast
  • 125 ml warm water
  • 125 ml extra virgin olive oil
  • 10 g salt
  • one egg yolk
  • a tablespoon of water


Start sifting flour. Then dissolve the yeast with warm water and a teaspoon of sugar.
I leave it to stand for a few minutes, until they form a little foam on the surface.
I mix the flour, salt and sugar and then the yeast into the center of my ingredients.
I begin to mix and then add the oil and the eggs one at a time, waiting until they are incorporated well before proceeding.
I continue to work the dough until it detaches from the bowl.
I cover with plastic wrap and let rise. I pushed for three hours, but my bread did not want to move. So I left it overnight in the fridge and the next morning I started leaving a couple of hours at room temperature. Here the dough has decided that was the case of get a move on.
I divided the dough into two parts and I have taken one to make the


Sabbath bread with almonds and figs

  • 160 g dried figs
  • 70 g almonds
  • 1 teaspoon sesame seeds blacks

I put dried figs and almonds in a blender and I mixed until a homogeneous mixture.
I took the dough and I have divided into three parts, which I laid on the table, forming long strips about 40 cm wide and 15 cm.
I placed the mixture of figs and almonds in the middle of them and I closed forming three cords.

I joined the cords at one end and I have intertwined to form a braid.
I folded the ends under the bread and I tried to give him a rather regular basis.

I put the bread on a baking tray covered with a sheet of baking paper.

I then passed to the


Sabbath bread with hazelnuts, pistachios and honey

  • 100 g pistachios
  • 100 g hazelnuts
  • 1 tablespoon honey lime
  • 1 teaspoon poppy seeds

I put in a blender hazelnuts, pistachios and honey and I blended until a rather large grain.
I took the second piece of dough and even here I have divided into three parts, which I laid on the table to obtain 3 strings of 40 cm to 15 cm.
I divided the filling on the three strips that I closed forming cords.


Here, too, I joined one end and I twisted the three cords forming a braid. I bent under the bread two end points, and I put the bread on the baking sheet next to the bread that I made before.

I left the two braids in the oven (turned off!) To rise for a couple of hours yet.
So I whipped egg yolk with a tablespoon of water. I brushed the surface of the two loaves with this mixture and then I decorated the surface of the bread with almonds and figs with black sesame, while I decorated with poppy seed bread of the Sabbath with hazelnuts, pistachios and honey.


I put in a hot oven, with static function at 200 degrees for 15 minutes.

After about 10 minutes my kittens and Shayna were already in the kitchen and Shayna has definitely approved






11 commenti:

  1. Non ho mai fatto questi pani, sono bellissimi !

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  2. Semplicemente favolosi... tutti i miei complimenti!!!

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  3. Alle volte le coincidenze sono incredibili!
    Tu pensa proprio ora la ragazza canadese , ebrea, è davvero sorprendente la vita! :)

    Tra i tuoi pani non saprei quale scegliere,li assaggerei volentieri entrambi ;)

    buona settimana

    loredana

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  4. Cara sono strepitose le tue versioni, io le scelgo entrambe :-)

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  5. Davvero a volte le coincidenze colpiscono in modo particolare : comunque il risultato della tua ricerca è decisamente eccellente! I tuoi pani sono molto belli (mi piacerebbe assaggiarli per poter dire anche buoni, mannaggia!)e le foto li descrivono benissimo. Grazie mille e buona giornata
    Dani

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  6. no va bè.. io vengo da te e scopro sempre cose nuove!!!! :)
    che belle!!!
    un bacio

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  7. spettacolareeeeeeeeeeeeeeee, un abbraccio SILVIA

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  8. Un tuffo nella storia di questo pane grazie al tuo post!
    Anche i simbolismi dei ripieni sono tutti perfetti, bravissima!
    Francy

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  9. Post bellissimi e ripieni da urlo.
    Grandiosa veramente!!!

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  10. Ma che bella casualità. :-) Ebbene sì, Challah, si pronuncia con un H aspiratissima, come una J spagnola e le vocali si sentono pochissimo. Direi che per un italiano non abituato, impossibile da pronunciare :)
    Mi piacciono i tuoi ripieni che non hanno nulla di improvvisato, sono ben pensati e hanno un perchè di esistere. brava!

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  11. ........questo pane ha una faccia MOLTO invitante! Complimentiiiii

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