lunedì 31 gennaio 2011

Di nonna in nipote

Le zeppole ancora tiepide e profumate

A riprova della mia passione per le patate, un dolce a base di... patate, eccole in un'altra delle loro magnifiche trasformazioni: sua maestà la zeppola.
Chi non l'ha mai provata ha perso molto dalla vita. La zeppola è l'essenza stessa della bontà.
Ci vuole tempo, passione e concentrazione per farla a dovere, ma.... il lavoro si vede e soprattutto si sente.

Le zeppole di patate sono anch'esse una ricetta tipica napoletana.
Sarà perché sono in vena di "amarcord", sarà a causa del fortuito ritrovamento del quaderno con le ricette della nonna e della mamma (nonché le mie), o semplicemente sarà che sto cercando di esorcizzare l'inizio di quest'anno, ma sta di fatto che ultimamente mi viene voglia di preparare solo ricette della "mia infanzia". I miei piatti preferiti di quando ero bambina. Insomma non ho voglia di andare avanti, magari mi piacerebbe tornare indietro, invece.



Comunque ecco qui due generazioni a confronto: la stessa ricetta tramandata da nonna a nipote. E' proprio una ricetta "di famiglia" sopra la versione scritta da mia nonna e sotto quella trascritta da me quando avevo otto o nove anni, ma ero già indiscutibilmente attratta dai misteri del forno e dalle magie delle pentole.




Pare che io sia nata già così. Golosa di natura. a pochi mesi di vita mia nonna mi portava davanti alle vetrine delle pasticcerie e si divertiva un sacco a vedermi sbarrare gli occhi e sbavare come un cagnolino.
Comunque, non so se la causa sia stato questo imprinting, o se sia un difetto di famiglia, il fatto è che a nove anni già spadellavo e preparavo soprattutto torte e dolci.
Probailmente avevo già intuito che l'unico modo per essere sicura di poterli mangiare era farmeli da sola.

Le zeppole di patate

A Napoli esistono due tipi di zeppole: le zeppole di San Giuseppe, preparate per il 19 marzo, a base di farina e guarnite con crema pasticcera e amarene; e le "graffe", da krapfen, le zeppole a base di patate preparate per carnevale.

A casa mia però le zeppole erano esclusivamente quelle con patate.
  • 1 kg di farina
  • 500 gr di patate
  • 4 uova
  • 50 gr di burro
  • la buccia grattugiata di 1 limone
  • 50 gr di lievito di birra (2 pacchetti).
Bollo le patate e le passo nello schiaccia patate. Mescolo con la farina.
Sciolgo il lievito in poca acqua tiepida e l'aggiungo all'impasto.
Aggiungo tutti gli ingredienti e lavoro il tutto fino ad ottenere un composto elastico.
Dall'impasto ricavo tante palline di forma uguale che poi lavoro fino ad ottenere dei cilindri. Congiungo le estremità formando una sorta di nodo.
Lascio riposare le zeppole per circa mezz'ora.
In una padella faccio scaldare dell'olio in abbondanza e quindi vi cuocio le zeppole girandole a metà cottura.
Le lascio intiepidire sulla carta da cucina che assorbirà l'unto in eccesso. Spolverizzo con lo zucchero e servo tiepide.

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As evidence of my passion for potatoes, a sweet made of ... potatoes, here it is another of their stunning transformations: Her Majesty the zeppole.
Who has never tasted it has lost a lot from life. The zeppole is the essence of goodness.
It takes time, passion and concentration to do it properly, but .... work pays off

The zeppole are also a typical Neapolitan recipe.

It will be because I'm in the mood to "Amarcord", it will be because of the fortuitous discovery of the notebook with the recipes of my grandmother and mom (and mine too), or simply be that I'm trying to exorcise the beginning of this year, but the fact is that lately I just want to prepare recipes that only come from my childhood. My favorite dishes when I was a child. I mean I do not want to move on, maybe I want to go back.

However, here are two generations in comparison to the same recipe handed down from grandmother to granddaughter. It 'really a family recipe.

The first time I made the zeppole I was eight or nine years, but I was undoubtedly attracted by the mysteries of the oven and the magic of the pan.
It seems that I was born like this: a really food lover. I was only few months old and my grandmother took me to see the windows of pastry shops and she enjoyed a lot to see me cross my eyes to the desire.
Perhaps because of this imprinting, or whether a lack of family, the fact is that nine years I began to cook and prepared especially cakes and sweets.


The potato donuts

In Naples there are two types of donuts: zeppole of St. Joseph, prepared for March 19, made of flour and topped with custard and black cherry, and the "graffe" from krapfen, made with the potates and prepared for Carnival .

In my house the zeppole were only those with potatoes.
  • 1 kg of flour
  • 500 gr of potatoes
  • 4 eggs
  • 50 gr butter
  • peel of 1 lemon (grated)
  • 50 gr of baker's yeast (2 packages).
I boil the potatoes and mash them. Stir in the flour.
I dissolve the yeast in warm water and add to the mix.
I add all ingredients and work together until the mixture is elastic.
With the dough i do some little balls that I work until I have some cylinders. Then I join the ends of the cylinders to form a knot.
Leave for about half an hour.
In a pan, I put a lot of oil and bake it until it becomes hot. Then I bake the donuts turning it.
I let its cool on kitchen paper to absorb the oil. Then I sprinkle them with sugar and serve warm.

Con questa ricetta partecipo al contest di Pane e olio:


5 commenti:

  1. fantastico riproporre le ricette originale dei nostri nonni....davvero meraviglioso il risultato!
    complimenti, per queste zeppole e per il blog!
    a prestissimo,
    ciaooooooooo

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  2. ciao e grazie per il commento.
    Ho fatto un saltino sul tuo blog.
    Caspita altro che "ingegnera" tu sei pasticcera :-)).
    Visto che ti piace il cioccolato... prova il mio pane al doppio cioccolato e nocciole. Poi mi dici :-).

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  3. buone le adoro me ne mangerei una valanga. baci laura e grazie di partecipare al mio contest.

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