lunedì 29 ottobre 2012

Peperoni ripieni ai sapori del Mediterraneo - Peppers stuffed with the flavors of the Mediterranean


Peperoni ripieni ai sapori del Mediterraneo

Perchè mi piace cucinare? Perchè è una continua fonte di creatività, storia, emozioni e cultura. 
Spesso un alimento per me non è solo un frutto, un legume o un pezzo di carne, è qualcosa di più: è un ricordo, è una storia, è un momento.

Come è successo per questi peperoni:




Li ho visti in una giornata grigia, la prima pioggerellina autunnale, quella che ti bagna comunque, anche se hai l'ombrello. Il cielo latteo e i colori spenti. Ovunque.

Potevo non rimanere affascinata da questa esplosione di colore? Prendendone in mano uno ho sentito tutto il calore del sole immagazzinato durante l'estate. 
Piccoli tondi e sodi. Pronti per essere riempiti da qualcosa di speciale.
Si ma cosa?




Non volevo un semplice ripieno, volevo qualcosa di unico. Proprio come loro.
E così ho riunito alcune delle bontà del Mediterraneo: le olive greche, i capperi di Pantelleria e le alici cicciottelle di Cetara.
Legate dal pane, alimento comune a tutti i popoli, e profumati dal prezzemolo che non manca mai nelle ricette di mare.
Ed ecco qui.



























Peperoni ripieni ai sapori del Mediterrano
(english version below)

Ingredienti per 6 persone

  • 12 peperoni tondi
  • 150 g pane raffermo
  • 40 g olive di Kalamata (olive nere) in salamoia
  • 40 g capperi di Pantelleria sotto sale
  • 6 alici di Cetara (alici sott'olio)
  • 1/2 bicchiere di latte
  • Un bel ciuffo di prezzemolo
  • Sale e pepe


Spezzetto il pane raffermo e aggiungo il latte per ammorbidirlo.
Nel frattempo sciacquo i capperi, taglio a pezzettini le olive, le alici e con l'aiuto della mezzaluna taglio a pezzettini piccolissimi anche il prezzemolo.

Aggiungo tutti gli ingredienti al pane e impasto fino ad ottenere un composto piuttosto morbido. Se il pane risultasse ancora troppo duro aggiungete un poco di latte, ma non esagerate, il ripieno non deve essere troppo morbido.
Aggiungo sale e pepe e mescolo.

Lavo i peperoni e con un coltellino tolgo "il gambo" che tengo da parte per richiudere i peperoni una volta riempiti.
Elimino i semi e i filamenti interni con la punta delle dita (non uso coltelli, cucchiaini o altri oggetti in metallo per evitare di bucare il peperone).

Riempio i peperoni con il composto precedente preparato, richiudo i peperoni con i gambi che ho tenuto da parte e li sistemo in una teglia leggermente unta d'olio.
Inforno a 150° per 40 - 50 minuti.




Peppers stuffed with the flavors of the Mediterranean

Ingredients for 6 people
  • 12 round peppers
  • 150 g stale bread
  • 40 g Kalamata olives (black olives) preserved in brine
  • 40 g capers from Pantelleria in salt
  • 6 Cetara anchovies (anchovies in olive oil)
  • 1/2 cup of milk
  • A large sprig of parsley
  • Salt and pepper

Chop the bread and add the milk to soften it.
Meanwhile, rinse the capers, cut into small pieces: the olives, anchovies and with the help of half-moon cut into small pieces also parsley.

Add all ingredients to the bread and mix until the mixture is quite soft. If the bread proves too hard, add a little milk, but do not overdo it, the filling should not be too soft.
Add salt and pepper and stir.ùùWash the peppers, and with a knife take off "the stem" I keep aside to reclose the peppers when'll have them filled.
I pull the seeds and inner strands with the tips of my fingers (I do not use knives, spoons or other metal objects to avoid pierce the pepper).

I fill the peppers with the mixture prepared above, richiudo the peppers with the stems that I kept aside and settle them in a baking pan lightly oiled.
Bake at 150 degrees for 40 to 50 minutes.



giovedì 25 ottobre 2012

Risotto alla spuma di porcini - Risotto with porcini foam

Risotto alla spuma di porcini


No questo non è un semplice risotto ai funghi, è qualcosa di più.
Il sapore è deciso, come nel "normale" risotto ai porcini, ma è la consistenza che cambia: è soffice, liscio, leggermente untuoso. Come se per mantecarlo aveste usato una quantità enorme di panna...che però qui non c'è.
Un bel vantaggio per la dieta non è vero?

Sono sicura che una volta provato vorrete farlo e e rifarlo, soprattutto in occasione di cene in cui avete deciso di stupire i vostri ospiti.

Attenzione per prepararlo è necessario avere un sifone adatto alle preparazioni calde. Se non lo avete è il momento giusto per cominciare a scrivere la letterina a Babbo Natale....

Risotto alla spuma di porcini
(english version below)

Ingredienti per 4 persone

  • 300 g riso Carnaroli
  • 1 scalogno
  • 300 g porcini già puliti
  • 2 spicchi aglio
  • timo fresco
  • 1 litro di brodo
  • 40 g burro
  • 50 g parmigiano grattugiato
  • olio di oliva
  • pepe e sale


In una padella faccio rosolare in poco olio di oliva l'aglio per qualche secondo. Aggiungo il timo e i porcini tagliati a pezzettini e lascio cuocere per pochi minuti, finché i funghi saranno teneri.
Insaporisco con pepe e sale e spengo il fuoco.

In una pentola lascio scaldare l'olio e quindi aggiungo lo scalogno tagliato a pezzettini sottilissimi.  Aggiungo il riso e lascio tostare per qualche minuto.
Copro il riso con il brodo e lascio cuocere, mescolando di tanto in tanto per i minuti indicati sulla confezione. Il riso Carnaroli solitamente richiede circa 18 - 20 minuti. Se necessario aggiungerò altro brodo durante la cottura.

Nel frattempo preparo la spuma di porcini frullando i funghi con 200 ml di brodo, fino ad ottenere un composto liquido della consistenza simile alla panna.
Trasferisco il liquido in un sifone e lascio da parte fino a quando il riso sarà cotto.

Appena il riso è pronto spengo e manteco aggiungendo il burro e il parmigiano.
Impiatto il riso nelle singole porzioni e quindi carico il sifone con una bomboletta di protossido d'azoto (la bomboletta utilizzata normalmente per montare la panna).
Agito il prodotto e in un piattino provo la consistenza della spuma.
Il risultato dovrebbe essere una schiuma piuttosto liquida (non aspettatevi di vedere la panna montata...) se ciò non fosse caricate una seconda bomboletta, ma non andate oltre. Due bombolette sono il massimo che potete utilizzare.

Guarnisco ciascuna porzione di risotto con un poco di spuma di porcini.
In tavola ogni commensale dovrà poi mescolare il proprio riso.
La spuma di porcini, oltre a dare il sapore al risotto lo renderà più morbido e delicato.

Con questa ricetta partecipo al contest  Colors&Food di Ottobre, Brown like Autumn





Risotto with porcini foam

Ingredients for 4 people

  • 300 g Carnaroli rice
  • 1 shallot
  • 300 g porcini already cleaned
  • 2 cloves garlic
  • fresh thyme
  • 1 liter of broth
  • 40 g butter
  • 50 g grated Parmesan cheese
  • olive oil
  • salt and pepper



In a pan I make brown in a little olive oil garlic for a few seconds. Add the thyme and the chopped porcini and I let cook for a few minutes until the mushrooms are tender.
I give taste with salt and pepper and then put out the fire.

In a pot, I warm the oil and then I add the shallots, cut into thin pieces. Add the rice and let it toast for a few minutes.
I cover the rice with the broth and let cook, stirring occasionally, for the minutes written on the package. Carnaroli rice usually takes about 18 to 20 minutes. If necessary add more broth during cooking.


In the meantime, I prepare the foam blending of porcini mushrooms with 200 ml of broth to obtain a liquid mixture of cream-like consistency.
I transfer the liquid into a siphon and leave aside until the rice is cooked.

As soon as the rice is ready I put out the fire and I mix adding butter and Parmesan cheese.
I put the rice in individual dishes and then load the siphon with a canister of nitrous oxide (the canister normally used for whipping cream).
In a small dish I feel the texture of the foam.
The result should be a fairly liquid foam (do not expect to see the whipped cream ...) if that is not loaded a second canister, but do not go overboard. Two cans are the most that you can use.


Garnish each portion of risotto with a little mousse mushrooms.
In the table, every guest will then mix their rice.
The porcini foam, as well as giving flavor to the risotto will make it more soft and delicate.






lunedì 22 ottobre 2012

Pane del sabato alle mandorle e fichi e Pane del sabato alle nocciole, pistacchi e miele - Sabbath bread with almonds and figs and Sabbath bread with hazelnuts, pistachios and honey




Anche questo mese l'MTC challange propone un tema che ha stimolato non poco il mio cervellino: la ricetta di Eleonora è infatti il pane del sabato, che, come lei ha tenuto correttamente a precisare NON è la Challa, il pane che gli ebrei mangiano il sabato.

Ma io sono partita da qui per un lungo viaggio, che mi ha portato a telefonare e interrogare amici, consultare libri sulla cucina ebraica e ....sfogliare la Bibbia.
Un intenso viaggio nella storia.

A ciò si è unito anche il caso, che poi, da buona donna di origini meridionali, tengo in grande considerazione. E sì perche proprio da questo mese ospitiamo a casa una ragazza canadese, venuta in Italia per studiare. Oltre ad essere una blogger appassionata di foto e cucina, è anche ebrea.
Avevo avuto modo di conoscerla già questa estate e già avevamo passato un po' di tempo in cucina a paragonare le differenze delle nostre cucine dei nostri Paesi, ma qui abbiamo avuto modo di approfondire.

Quando è arrivata le ho chiesto "Scusa ma tu cosa sai della (e scrivo come l'ho pronunciata) "cialla"?
Di cosa? "Ehm il pane che si mangia il sabato" "Oooh vuoi forse dire Halla (pronunciato con l'H bella forte, che parte dalla gola)"
"Ecco giustappunto, il nome l'ho sempre letto sui libri, ma come vedi non so nemmeno pronunciarlo".

E quindi ho saputo che la Challa è il pane preparato la sera del venerdì insieme ad altri piatti di cui Shayna mi ha fatto venire l'acquolina in bocca solo a descriverli. Il tutto perchè il sabato gli ebrei non possono cucinare, non possono lavorare, "i più osservanti" mi faceva notare "non usano nemmeno l'elettricità". Il sabato è il giorno dedicato solo alla preghiera.


Ma veniamo a questa sfida. Perchè dobbiamo preparare il pane del sabato, che sembra la Challa ma non lo è? Beh perchè la Challa non ammette altri ingredienti che quelli dell'impasto dati da Eleonora, perchè deve essere cotto in un forno kosher, deve essere benedetto il venerdì sera da un rabbino o da chi ha preparato il pane.

Nella cucina ebraica piatti, pentole e forno utilizzati per cuocere latte, formaggi e alimenti di origine animale non possono essere poi utilizzati per la cottura del pane o di altri alimenti. "Le cucine ebraiche" mi spiegava Shayna "spesso sono davvero enormi. C'è il doppio di tutto".
La benedizione del pane avviene bruciando un pezzo dell'impasto del pane sul fuoco e recitando una preghiera che Shayna mi ha scandito verso per verso traducendola dall'ebraico all'inglese.

La Challa è fatta in ricordo della manna che Dio mandò a Mosè durante la traversata del deserto.
Mosè disse al popolo ebraico che la manna sarebbe piovuta dal cielo ogni giorno, a parte il sabato. Per sopperire a questa mancanza il venerdì ne sarebbe caduta abbastanza da soddisfare anche i bisogni del giorno seguente.
Ecco quindi che il venerdì si preparano due pani che vengono coperti da un apposito panno ricamato per mantenerli freschi.

La forma del pane è una treccia a 3 o più capi, perchè il pane viene passato tra i commensali e spezzato con le mani. L'intreccio rende più facile spezzare la propria porzione.

Ecco fin qui tutto quello che ho imparato.

Ora, anche se Eleonora ha ben specificato che la ricetta di questo mese NON la posso chiamare Challa, non ho potuto fare a meno di pensare alle origini di questo pane e all'Esodo di Mosè.
Il primo pane è quindi interamente dedicato e pensato per questo passaggio dell'Antico Testamento ed è un pane del sabato alle mandorle e fichi.
Il mandorlo è nominato più volte nella Bibbia e due volte è collegato a Mosè.
Dio dice a Mosè di ispirarsi al  fiore di mandorlo per forgiare il Menorah, il calendelabro ebraico a sette bracci, ed ancora  sarà il bastone di mandorlo in fiore di Aronne  che indicherà a Mosè  il prescelto da Dio.
Il fico è invece una delle prime piante citate dalla Bibbia (le sue foglie hanno coperto le nudità di Adamo ed Eva) ed è un simbolo di prosperità.

Per il secondo pane ho voluto essere più "leggera", e pur restando sulla frutta secca ho scelto il luogo, il Mediterraneo con pistacchi, nocciole e miele. Qualcosa di biblico c'è (il miele e i pistacchi), ma ho aggiunto le nocciole.

Pane del sabato, impasto base
(english version below)

Gli ingredienti per l'impasto sono quelli dati da Eleonora
per due trecce ripiene:
  • 500 gr di farina 0
  • 2 uova 
  • 100 g zucchero
  • 20 g lievito di birra 
  • 125 ml acqua tiepida
  • 125 ml olio extra vergine d'oliva
  • 10 g sale
  • un tuorlo d'uovo
  • un cucchiaio di acqua
Inizio setacciando la farina. Quindi sciolgo il lievito di birra con l'acqua tiepida e un cucchiaino di zucchero.
Lo lascio riposare per qualche minuto, finchè non forma un poco di schiuma in superficie.
Mischio la farina, il sale e lo zucchero e quindi verso il lievito al centro dei miei ingredienti.
Comincio ad impastare e quindi aggiungo l'olio e alla fine le uova una alla volta, aspettando che si incorporino bene prima di proseguire.
Continuo a lavorare l'impasto finchè non si stacca dalla ciotola.
Copro con la pellicola trasparente e lascio lievitare. Ho fatto lievitare per tre ore, ma il mio pane non aveva voglia di muoversi. Quindi l'ho lasciato tutta la notte in frigorifero e ho ripreso la mattina seguente lasciandolo ancora un paio d'ore a temperatura ambiente. Qui ha deciso che era il caso di darsi una mossa.
Ho diviso l'impasto in due parti e ne ho prelevata una per fare il 

Pane del sabato alle mandorle e fichi
  • 160 g fichi secchi
  • 70 g mandorle
  • 1 cucchiaino di semi di sesamo neri

Ho messo i fichi secchi e le mandorle nel blender e ho mescolato fino ad avere un composto omogeneo.
Ho preso l'impasto e l'ho suddiviso in tre parti che ho steso sul tavolo formando delle strisce lunghe più o meno 40 cm e larghe 15 cm. 
Ho sistemato al centro di esse il composto di fichi e mandorle e ho richiuso formando tre cordoncini.





















Ho unito i cordoncini a un'estremità e li ho intrecciati tra di loro formando una treccia.



Ho piegato le due estremità sotto il pane



e ho cercato di dargli una forma piuttosto regolare.



Ho messo il pane sulla teglia ricoperta da un foglio di carta da forno.
Sono quindi passata al

Pane del sabato alle nocciole, pistacchi e miele

  • 100 g pistacchi di Bronte
  • 100 g nocciole 
  • 1 cucchiaio di miele di tiglio
  • 1 cucchiaino di semi di papavero

Ho messo nel mixer le nocciole, i pistacchi e il miele e ho frullato fino ad ottenere una granella piuttosto grossa.
Ho preso il secondo pezzo di pasta e anche qui l'ho diviso in tre parti che ho steso sul tavolo fino ad ottenere 3 nastri di 40 cm per 15 cm.
Ho suddiviso il ripieno sulle tre strisce che ho chiuso formando dei cordoncini.



Anche qui ho unito un'estremità e ho intrecciato i tre cordoncini formando una treccia. Ho piegato sotto il pane le due estremità finali e ho messo anche questo pane sulla teglia accanto al precedente.

Ho lasciato le due trecce nel forno (spento!) a lievitare per un paio d'ore ancora. 
Quindi ho sbattuto un rosso d'uovo con un cucchiaio di acqua. Ho spennellato la superficie dei due pani con questo composto e poi ho decorato la superficie del pane alle mandorle e fichi con sesamo nero, mentre ho decorato con semi di papavero il pane del sabato alle nocciole, pistacchi e miele.


Ho messo in forno caldo, con funzione statico a 200° per 15 minuti.

Dopo nemmeno 10 minuti i miei cuccioli e Shayna erano già in cucina e Shayna ha decisamente approvato.


Con questa ricetta partecipo all'MTChallange di ottobre





Sabbath bread, dough base

The ingredients for the dough are those information from Eleonora
for two braids filled:

  • 500 g of flour 0
  • 2 eggs
  • 100 g sugar
  • 20 g yeast
  • 125 ml warm water
  • 125 ml extra virgin olive oil
  • 10 g salt
  • one egg yolk
  • a tablespoon of water


Start sifting flour. Then dissolve the yeast with warm water and a teaspoon of sugar.
I leave it to stand for a few minutes, until they form a little foam on the surface.
I mix the flour, salt and sugar and then the yeast into the center of my ingredients.
I begin to mix and then add the oil and the eggs one at a time, waiting until they are incorporated well before proceeding.
I continue to work the dough until it detaches from the bowl.
I cover with plastic wrap and let rise. I pushed for three hours, but my bread did not want to move. So I left it overnight in the fridge and the next morning I started leaving a couple of hours at room temperature. Here the dough has decided that was the case of get a move on.
I divided the dough into two parts and I have taken one to make the


Sabbath bread with almonds and figs

  • 160 g dried figs
  • 70 g almonds
  • 1 teaspoon sesame seeds blacks

I put dried figs and almonds in a blender and I mixed until a homogeneous mixture.
I took the dough and I have divided into three parts, which I laid on the table, forming long strips about 40 cm wide and 15 cm.
I placed the mixture of figs and almonds in the middle of them and I closed forming three cords.

I joined the cords at one end and I have intertwined to form a braid.
I folded the ends under the bread and I tried to give him a rather regular basis.

I put the bread on a baking tray covered with a sheet of baking paper.

I then passed to the


Sabbath bread with hazelnuts, pistachios and honey

  • 100 g pistachios
  • 100 g hazelnuts
  • 1 tablespoon honey lime
  • 1 teaspoon poppy seeds

I put in a blender hazelnuts, pistachios and honey and I blended until a rather large grain.
I took the second piece of dough and even here I have divided into three parts, which I laid on the table to obtain 3 strings of 40 cm to 15 cm.
I divided the filling on the three strips that I closed forming cords.


Here, too, I joined one end and I twisted the three cords forming a braid. I bent under the bread two end points, and I put the bread on the baking sheet next to the bread that I made before.

I left the two braids in the oven (turned off!) To rise for a couple of hours yet.
So I whipped egg yolk with a tablespoon of water. I brushed the surface of the two loaves with this mixture and then I decorated the surface of the bread with almonds and figs with black sesame, while I decorated with poppy seed bread of the Sabbath with hazelnuts, pistachios and honey.


I put in a hot oven, with static function at 200 degrees for 15 minutes.

After about 10 minutes my kittens and Shayna were already in the kitchen and Shayna has definitely approved






giovedì 18 ottobre 2012

Spezzatino di manzo alle mele gratinato in cocotte - Beef stew with apples gratinated in ramekins

Spezzatino alle mele gratinato in cocotte: per un'insolita voglia di bistrot

L'aria umida e le giornate grigie mi hanno fatto venire voglia di profumi diversi in cucina. Aromi caldi che ricordano le vecchie osterie o i bistrot dove, entrando la porta suona quel "dling" che dice "ecco ne arriva un'altro".
Alla memoria ritornano immagini di vetri appannati, il brusio di sottofondo che diventa a tratti distinto in risate e vociare in una lingua che non è la mia, ma che le somiglia molto.

Nell'aria un profumo delizioso di alloro e garofano.
Il cameriere, rigorosamente con il grembiule grigio scuro, che mi serve una meravigliosa piccola cocotte il cui contenuto già so, mi riscalderà il corpo e lo spirito.

Ho decisamente voglia di un piatto da bistrot!



Spezzatino alle mele gratinato in cocotte
(english verison below)
Ingredienti per 4 persone

  • 500 g spezzatino di manzo
  • 80 g burro
  • 1 cipolla
  • 1 mela 
  • 1 bicchiere di vino rosso
  • un paio di foglie di alloro
  • un rametto di timo fresco 
  • due chiodi di garofano 
  • sale e pepe

Per il puré:

  • 500 g di patate
  • un bicchiere di latte 
  • 50 g burro
  • 50 g parmigiano grattugiato
  • sale e pepe

Lavo la cipolla, la sbuccio e la taglio a pezzettini. 
In una casseruola lascio sciogliere il burro, aggiungo le cipolle e le cuocio finché non diventano trasparenti. 
Nel frattempo sbuccio la mela e la taglio a pezzettini grandi circa 1 cm e l'aggiungo alle cipolle Aggiungo la carne e mescolo.
Aggiungo alloro, timo, chiodi di garofano, sale e pepe. 
Lascio rosolare la carne per qualche minuto e quindi aggiungo il bicchiere di vino rosso.
Appena il vino evapora  copro la pentola e lascio cuocere a fuoco bassissimo per almeno due ore.

Preparo il purè: lavo le patate e le mettendole a bollire in acqua salata. Poiché il tempo di cottura dipende dal tipo di patata e dalla sua grandezza per sapere quando sono cotte provo a pungerle con una forchetta: quando le punte (i rebbi) entrano facilmente nella patata, spengo il fuoco, scolo le patate, le sbuccio e le schiaccio con lo schiacciapatate (mai frullare! La pasta della patata cambia consistente e diventa molle e appiccicosa).
In un pentolino scaldo un bicchiere di latte in cui aggiungo il burro.  Verso il tutto sulle patate, aggiungo il parmigiano, un pizzico di noce moscata, sale e pepe e mescolo.

Una volta terminata la cottura  dello spezzatino lo divido in 4 cocottine, copro con il purè e con i rebbi della forchetta disegno alcune righe sulla sua superficie.
Metto nel forno e accendo il grill. Lascio cuocere per pochi minuti, finché si sarà formata una bella crosticina dorata 


Con questa ricetta partecipo alla raccolta di aboutfood



Beef stew with apples gratined in ramekins: for an unusual desire about a bistro


Beef stew with apples gratinated in ramekins

Ingredients for 4 people
  • 500 g beef stew
  • 80 g butter
  • 1 onion
  • 1 apple
  • 1 glass of red wine
  • a couple of bay leaves
  • a sprig of fresh thyme
  • two cloves
  • salt and pepper

For the puree:
  • 500 g of potatoes
  • a glass of milk
  • 50 g butter
  • 50 g grated Parmesan cheese
  • a pinch of nutmeg
  • salt and pepper


I wash the onion, peel and cut it into small pieces.
I leave in a saucepan melt the butter, add the onions and bake until they become transparent.
In the meantime, I peel the apple and cut into small pieces about 1 cm large and add to the onions Add the meat and stir.
Add bay leaf, thyme, cloves, salt and pepper.
I leave brown the meat for a few minutes and then add the glass of red wine.
As soon as the wine evaporates I cover the pot and let cook on low heat for at least two hours.

Prepare the mashed potatoes: wash the potatoes and putting them to boil in salted water. Because the cooking time depends on the type of potato and its greatness, to know when they are cooked I try to prick with a fork: when the tips (prongs) easily enter into potato, I put out the fire, drain the potatoes, peel and mash them with a potato masher (never blend! potatoes changes and mashed becomes too soft and sticky).
In a saucepan, I cook a glass of milk and 50 g of butter. I pour all over the potatoes, add the Parmesan cheese, a pinch of nutmeg, salt and pepper and stir.

Once I finished cooking the stew divide it into 4 ramekins, cover with the mashed potatoes, and with the tines of a fork drawing some lines on its surface.
I put in the oven and turn on the grill. I let it cook for a few minutes, until they have a nice golden crust





lunedì 15 ottobre 2012

Agrumi in gelatina di Sauternes - Citrus fruit in a Sauternes jelly

Agrumi in gelatina di Sauterne. Assolutamente da provare!


Non è un dolce, non è un aperitivo. Ma è terribilmente buona ed è magnifica bella da vedere.
Possiamo definirla un "trou normand", cioè quel bicchierino che si serve a metà cena per "far digerire e ridare l'appetito ai commensali" o, come dicono ora i grandi chef per "pulire la bocca" dopo piatti particolarmente grassi e rendere le papille gustative di nuovo "sveglie" e attente a nuovi sapori.

Insomma è una piccola sorpresa per gli ospiti.

L'ho scovata nel libro "Dessert" di Miche Roux.. Si sempre lui, le sue ricette non mi hanno mai deluso e i suoi libri hanno il posto d'onore sullo scaffale in cucina.

Di questo libro ho l'edizione inglese ma, visto che l'editore Guido Tommasi sta traducendo tutti i libri di questa serie (Frolla&Sfoglia, Salse e Uova), credo che di questo libro presto comparirà anche la versione italiana.

Per la realizzazione di questa ricetta utilizzate solo limoni biologici, visto che dovrete mangiarne la buccia.

Agrumi in gelatina di Sauternes
(english version below)

Ingredienti per 4

  • 1 arancia media
  • 1/2 pompelmo rosa tagliato a meta per la lunghezza di modo da lasciare gli spicchi interi
  • 1 limone biologico 
  • 50 g zucchero
  • 2 fogli di gelatina (io ne ho usati 5 per un totale di 25 g)
  • 375 ml di Sauternes
Divido il pompelmo e l'arancia in spicchi e con l'aiuto di un coltellino tolgo la membrana bianca che ricopre ogni spicchio.
Taglio gli spicchi di arancia in pezzettini che metto in frigorifero chiusi in un contenitore.
Eseguo la stessa operazione con gli spicchi di pompelmo che metto in frigorifero in un altro contenitore. Non mischio gli agrumi per non confonderli e per lasciare inalterati i profumi originali.

Metto i bicchierini che userò per servire la gelatina in frigorifero (meglio ancora in freezer) 

Con l'aiuto di un coltellino sbuccio un limone prelevando solo la parte gialla. Taglio la buccia alla "julienne" cioè in tante striscioline sottili,
In una casseruola metto lo zucchero e 50 ml di acqua e porto a bollore. Riduco il fuoco e aggiungo le striscioline di limone.
Lascio cuocere per circa 6 - 8 minuti.
Trascorso questo tempo, facendo molta attenzione perché il caramello è veramente ustionante,  elimino il liquido di cottura e con una forchetta, raccolgo i pezzettini di limone caramellati che distendo su un foglio di carta da forno ad asciugare, cercando di distaccarle una dall'altra (si lo so non è un'operazione facilissima, magari con un paio di stuzzicadenti vi possono aiutare) . Attenzione,  anche qui, non toccateli con le mani, rischiate di bruciarvi seriamente.

Ora sciolgo i fogli di gelatina coprendoli di acqua fredda per circa 5 minuti.

Nel frattempo scaldo 50 ml di Sauternes,  non lo porto a bollore, semplicemente lo scaldo e basta.
Tolgo la gelatina dall'acqua, la strizzo e l'aggiungo al Sauternes caldo. Mescolo delicatamente finché la gelatina non si sia disciolta e quindi lascio riposare per 10 minuti.

In una ciotola mescolo la gelatina preparata e il resto del Sauternes. Per raffreddare più velocemente la gelatina immergo la ciotola in una ciotola più grande in cui ho messo acqua e cubetti di ghiaccio. Mescolo ogni 2-3 minuti per consentire alla gelatina di solidificarsi uniformemente. 
Questo Michel Roux non lo dice, ma ve lo suggerisco io: se volete ottenere delle bollicine nella gelatina (come nel mio caso) usate una frusta per mescolare e mescolate con un poco di energia (non esagerate però) altrimenti utilizzate un mestolo di legno e mescolate con delicatezza.

Appena la gelatina comincia a solidificarsi la verso nei bicchierini belli freddi. Aggiungo qualche pezzettino di arancia e di pompelmo e con l'aiuto di uno stuzzicadenti li spingo a varie altezze all'interno dei bicchierini.
Metto in frigorifero fino al momento di servire. Quindi decoro con le bucce di limone candite (che devono essere fredde! Altrimenti la gelatina si scioglie) e servo.

Allora che ne dite? Non è semplicemente fantastico?


Con questa ricetta partecipo al contest L’Autunno in un Boccone ideato da About Food e Cassandra.it - vendita di prodotti tipici di Alta Gastronomia




Citrus fruit in a Sauternes jelly. A must try!

Citrus fruit in a Sauternes jelly

Ingredients for 4

  • 1 medium orange
  • 1/2 pink grapefruit cut in half for the length so as to leave the whole cloves
  • 1 lemon
  • 50 g sugar
  • 2 sheets of gelatine (I used 5 for a total of 25 g)
  • 375 ml of sauterne
I divide the grapefruit and orange segments and with the help of a knife I remove the white membrane that covers each segment.
Cut the orange segments into small pieces that I put in the refrigerator in a closed container.
I perform the same operation with the grapefruit segments that I put in the refrigerator in another container. I do not mix citrus not to confuse them and to leave intact the original perfumes.

I put the glasses that I will use to serve the gelatin in the fridge (even better in the freezer).

With the help of a knife I remove the lemon zest taking only the yellow part. Cut the peel to "julienne", which means I cut into many thin strips
In a saucepan I put sugar and 50 ml of water and I boil. I reduce the heat and add the strips of lemon.
Let cook for about 6-8 minutes.
After this time, being very careful as the caramel is really scorching, delete the cooking liquid, and with a fork, I pick up the pieces of candied lemon that lie down on a sheet of baking paper to dry, trying to distaccarle each other (yes, I know it is not a very simple thing, maybe a couple of toothpicks can help you). Attention, here too, do not touch them with your hands, you might burn yourself seriously.

Now dissolve the gelatin covering them with cold water for about 5 minutes.

In the meantime I warm 50 ml of Sauternes, I do not boil, simply warm it and that's it.
I remove the gelatin from the water, I squeeze and add to hot Sauternes. Mix gently until the gelatin has not been dissolved and then let stand for 10 mi
In a bowl mix the gelatin prepared and the rest of the sauterne. To cool faster gelatin, I immerse the bowl in a larger bowl in which I put water and ice cubes. Mescolo every 2-3 minutes to allow the gelatin to solidify uniformly.
Michel Roux does not say this, but I'll I suggest: If you want to get the bubbles in the jelly (as in my case) use a whisk to stir and mix with a little bit of energy (do not overdo it) otherwise, use a wooden spoon and stir gently.

As the jelly begins to solidify I put it in cold glasses. Add a few pieces of orange and grapefruit, and with the help of a toothpick, I push them at various heights inside the glasses.
I put in the refrigerator until ready to serve. So decorated with candied lemon peel (which must be cold! Otherwise the gelatin dissolves) and I put on the table.

So what do you think? It is not just amazing?



lunedì 8 ottobre 2012

Torta di mele rovesciata - Uspide-down apple pie


Torta di mele rovesciata


Questa ricetta viene dal quadernino delle ricette di mia madre. Dal quaderno piccolo però, non da quello grande.

Eh si sono due cose diverse. Nel quaderno grande trovano posto le ricette che mia madre aveva provato, riadattato o che le erano piaciute ma che ancora non potevano considerarsi "definitivamente approvate". Manca loro un piccolo dettaglio, oppure un'altra prova, tanto per essere sicure che la ricetta funzioni davvero.
Nel quaderno piccolo ci sono invece solo le ricette perfette. Sono pochissime ma davvero sono testate non una ma decine di volte.
Lei era una creativa-perfezionista.  Io non sono così brava e meticolosa come lei, però in cucina ci divertivamo tantissimo.

Ora con questo quaderno ho fatto un salto nel tempo, ai primi giorni di scuola,  all'angoscia del restare chiusa nello stesso spazio per tutta la mattina (ma come fanno ora i bambini a restarci anche tutto il pomeriggio?) e al piacere di tornare a casa. 
Aperta la porta di casa la prima cosa che facevo era un gran respiro. Mi piaceva indovinare cosa avrei mangiato dal profumo.
A volte restavo delusa (noooo il minestrone noooo) a volte invece buttavo cartella, scarpe, cappotto e mi precipitavo in cucina. 
"Cotoletta? WOOOOW"

I dolci no, quelli si facevano nel pomeriggio. Con grande calma.
E questa torta è proprio così. Va fatta con calma, magari in una giornata grigia come quella di oggi. 
Si ha modo di apprezzare il profumo del limone, il colore di fuoco delle mele, la bianca consistenza delle chiare montate a neve.
E mentre si prepara la torta non è male rubare qualche fettina di mela e pucciarla nello zucchero.



Torta di mele rovesciata
(english version below)
Ingredienti per una tortiera di 22 cm

  • 500 g farina
  • 6 uova
  • 250 g zucchero
  • 4- 5 mele 
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale
  • una noce di burro
  • il succo e la scorza grattugiata di un limone

Accendo il forno a 190°.

Preparo, in una ciotola, un poco di acqua e il succo di limone.
Lavo le mele, le sbuccio, le taglio a fettine e le tuffo in acqua e limone per impedire che diventino nere.

In una ciotola lavoro il burro con lo zucchero, quando si saranno ben amalgamati aggiungo i tuorli, uno alla volta e quindi, poco alla volta, sempre mescolando, la farina e il sale.
Aggiungo la buccia di limone e sciolgo il lievito in pochissimo latte che aggiungo all'impasto mescolando. 

Imburro una tortiera e cospargo con zucchero semolato.  Elimino l'eccesso di zucchero.
Asciugo le fette di mela con carta da cucina  e le dispongo a raggiera sul fondo della tortiera.
Le fettine avanzate le aggiungo all'impasto, mescolando delicatamente.

A parte monto le chiare d'uovo a neve fermissima. Le aggiungo all'impasto e le amalgamo delicatamente, mescolando dall'alto verso il basso.

Metto in forno e lascio cuocere per 30 - 40 minuti. 
A cottura ultimata tolgo dal forno e lascio raffreddare, quindi tolgo dalla tortiera capovolgendo il dolce su un piatto da portata.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di aboutfood



Upside-down apple pie


Upside-down apple pie

Ingredients for a cake of 22 cm
  • 500 g flour
  • 6 eggs
  • 250 g sugar
  • 4-5 apples
  • 1 teaspoon of baking powder (1 sachet)
  • 1 pinch of salt
  • a knob of butter
  • juice and grated zest of one lemon

I turn on the oven to 190 degrees.

I make up in a bowl, a little water and lemon juice.
Wash apples, peeled, cut them into slices and dip in lemon water to prevent them from becoming black.

In a bowl, I work the butter with the sugar, when they are well blended add the egg yolks, one at a time and then, little by little, stirring constantly, flour and salt.
Add the lemon peel and dissolve the yeast in a little milk and add into the mixture.

I buttered a pan and cover them with sugar. I pull the excess sugar.
I dry the apple slices with paper towels and put them in a radial pattern on the bottom of the pan.
The apple slices that remain I add them to the mixture, stirring gently.

So I mount the egg whites until stiff very firm. I add them to the mixture and amalgamate gently, stirring from top to bottom.

I put it in the oven and let it cook for 30 to 40 minutes.
When cooked, take off the oven and leave to cool, then take off the cake overturning the cake on a serving platter.


martedì 2 ottobre 2012

Lasagne


Primi giorni di scuola, primi raffreddori. Ed ecco che ci ritroviamo in cucina io e mia figlia di 7 anni, lei malata io  che fra poco lo sarò.
La sua giornata di scuola è saltata e i miei impegni rimandati. 

Ci sorseggiamo una bella vitamina C e programmiamo la giornata che oggi, visto l'imprevisto è tutta per noi.
Abbiamo un intero giorno tutto vuoto, da riempire. Cosa c'è di più bello? 

Mi immagino una mattinata a disegnare, costruire, fare e disfare.

"Cosa vuoi fare?"Le chiedo
Lei alza gli occhi dal suo bicchiere di vitamina e mi guarda con i suoi enormi occhioni
"Mi sembra la giornata giusta per fare scuola di cucina"

Ogni tanto mi aiuta in cucina. Le piace pasticciare, fare e fotografare (:-DDD) quello che fa. E' davvero una foodblogger in progress. Si prende appunti che lascia poi inevitabilmente in giro per casa (ma a chi somiglia??? :-D)

"Oh questa proposta non me l'aspettavo. Una torta?"
"No lasagne"
Accidenti hai detto niente :-D

Ok perfetto tiriamo fuori l'artiglieria pesante qui.
"Mi sembra un'ottima idea ma sappi che con le lasagne impari in realtà a fare tre cose:
1. le lasagne vere e proprie
2. il ragù. E qui ti insegnerò il mio ragù, che poi è il ragù che mi ha insegnato a fare mia mamma e che forse, chissà, un giorno tu insegnerai alla tua bimba" 
E qui mi fa uno dei suoi sorrisoni sdentati che mi devo trattenere da darle un morso su una guancia 

"3 la besciamella. o sauce béchamel.
Sono entrambe considerate salse molto difficili. Vedrai che non è vero. Per la besciamella prendiamo il libro di questo signore bravissimo. Michel Roux "salse". Con lui non sbagli mai. Vuoi cominciare a leggermi gli ingredienti così io li preparo?"

Ed eccoci al lavoro con mestoli, bilance, penne, quaderni e macchine fotografiche.

Questa mattinata è un magnifico  imprevisto. :-)

Lasagne
(english version below)

Ingredienti per 6 persone

  • 250 g lasagne fresche
  • 30 g parmigiano
  • burro

Ragù alla bolognese
  • 250 gr carne trita di manzo
  • 250 gr carne trita di maiale
  • 1 carota
  • 1 cipolla
  • 2 gambi di sedano
  • 400 gr di polpa di pomodoro (2 lattine)
  • mezzo bicchiere di vino rosso
  • olio di oliva
  • sale e pepe
Bechamel
  • 30 g burro
  • 30 g farina
  • 500 ml latte
  • sale e pepe
  • una grattatina di  noce moscata

Preparo il ragù.
Taglio la cipolla e la carota a pezzettini piccolissimi. Tolgo i fili ai gambi del sedano e lo taglio a pezzettini.
In una pentola abbastanza larga metto l'olio a scaldare. Aggiungo la cipolla che lascio diventare trasparente.
Aggiungo quindi la carota e il sedano.

Lascio cuocere un pochino, finché il soffritto profuma ben bene.
Aggiungo la carne e lascio che si colori un pochino. Aggiungo quindi la polpa di pomodoro, sale e pepe. Lascio cuocere per circa un oretta a fuoco basso. Durante questo periodo mescolo di tanto in tanto e aggiungo il bicchiere di vino rosso.


Preparo la bechamel
Verso il burro in un pentolino insieme alla farina. Lascio fondere a fuoco bassissimo il burro mescolando con una frusta. Sempre sbattendo con la frusta lascio cuocere per pochissimi minuti, massimo 3 e quindi aggiungo il latte a poco a poco.
Porto a bollore e sempre mescolando con la frusta lascio bollire per dieci minuti.
Aggiungo sale, pepe e un minuscolo pizzichino di noce moscata

Assemblaggio.
Imburro la teglia e dispongo un primo strato di lasagne. Ricopro con il ragù e quindi aggiungo uno strato di lasagne. Continuo con la bechamel e un altro strato di lasagne. Proseguo alternando ragù, strato di lasagne e béchamel.

Finisco con ragù e una bella spolverata di parmigiano grattugiato.

Inforno a 200° per 20 - 30 minuti




Lasagne

Ingredients for 6 people
  • 250 g fresh lasagna
  • 30 g parmesan cheese
  • butter
Bolognese sauce
  • 250 gr minced beef
  • 250 gr minced pork
  • 1 carrot
  • 1 onion
  • 2 stems of celery
  • 400 grams of tomato sauce (2 cans)
  • half a glass of red wine
  • olive oil
  • salt and pepper
Bechamel
  • 30 g butter
  • 30 g flour
  • 500 ml milk
  • salt and pepper
  • some grated nutmeg
I start with the Bolognese sauce.
I cut the onion and carrot in small pieces. I take off the wires to the stalks of celery and cut into small pieces.
In a large saucepan put the oil to heat. I let cook the onion until they becomes transparent.
Add the carrot and celery.

I let it cook a little, until it smells very good.
I add the meat and let cook a little. Then I add the tomato's sauce, salt and pepper. I cook for about an hour.During this period I stir from time to time and add a glass of red wine.


Prepare the bechamel
I pour the butter in a saucepan with the flour. Let melt the butter over low heat, stirring with a whisk. Always beating with a whisk let cook for a few minutes, maximum 3, and then add the milk gradually.
Port to a boil, stirring constantly with a whisk and let it boil for ten minutes.
Add salt, pepper and a tiny pinch of nutmeg

Assembly
I buttered the pan and put a layer of lasagne. Cover it with Bolognese sauce and then add a layer of lasagne. I continue with the bechamel and another layer of lasagne. I continue alternating meat sauce, layer of lasagne and béchamel.

I end up with meat sauce and a good sprinkling of grated Parmesan cheese.

Bake at 200 ° for 20-30 minutes