mercoledì 29 febbraio 2012

Focaccia

Focaccia: semplicemente deliziosa


Quando ero piccola amavo guardare i dolci lievitare nel forno. Era molto più bello che guardare i cartoni alla TV. Mi affascinava vedere una massa informe, e solitamente appiccicosa, trasformarsi per magia in qualcosa di buonissimo. Mia nonna e mia mamma erano sicuramente delle fate e io, wow, facevo parte di una famiglia fatata.

Più avanti ero ancora davanti al forno a guardare e a riflettere sul fatto che pochi ingredienti, sempre gli stessi, potessero cambiare e diventare cose diverse: pani, focacce, biscotti, dolci...Mi domandavo se le stesse cose valessero anche per le persone: anche qui gli ingredienti sono gli stessi, e le persone però sono diverse. 

Più avanti ancora seduta davanti al forno mi chiedevo perché, a volte, le torte e i pani non lievitassero e non riuscissero. Eppure gli ingredienti erano gli stessi.... cosa era andato storto? Volevo saperlo. Volevo fare qualcosa da grande che mi avrebbe permesso di conoscere le cause delle cose e dei problemi degli esseri umani.
...
Oggi guardo il forno e dico "Allora, sei pronto che ho fame?"
:-D

Pochissimi ingredienti e tanto sapore

Focaccia
(english version below)

Per una teglia

  • 100 g di lievito madre 
  • 7 cucchiai di olio di oliva etravergine e possibilmente molto saporito (io ho usato un olio umbro profumatissimo)
  • 500 g di farina
  • 2 cucchiaini di sale fino
  • 2 cucchiai di sale grosso (io ho usato il sale che ho acquistato nelle saline di Trapani)



Ho messo nella planetaria il lievito madre e circa 150 ml di acqua. Ho mescolato a velocità bassissima fino ad ottenere una crema e quindi ho aggiunto altrettanta acqua, il sale e 3 cucchiai di olio di oliva e ho lasciato impastare i tutto per qualche minuto.

Ho aggiunto circa la metà della farina e ho continuato a mescolare a velocità bassa. Una volta che gli ingredienti si siano amalgamati ho aggiunto la farina restante un poco alla volta fino ad ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso.

Ho tolto l'impasto dalla planetaria e l'ho lavorato con le mani delicatamente ancora per una decina di minuti sul piano infarinato. 
Ho trasferito l'impasto in una ciotola unta con olio di oliva e l'ho rigirato bene bene di modo che fosse ben unto dappertutto.
Ho chiuso la ciotola con la pellicola trasparente e l'ho messa nel forno (spento!) per tutta la notte.

Al mattino ho trovato una bella palla soffice soffice, che ho trasferito sul piano di lavoro infarinato.
Ecco qui bisogna fare attenzione: bisogna essere gentili con l'impasto, è necessario lavorarlo un pochino per permettere al lievito di  agire  ancora, ma bisogna evitare di rompere le bolle che già si sono formate.  
Quindi piano piano con il palmo delle mani schiaccio leggermente il mio impasto e cercando di ottenere un rettangolo di pasta. 
Trasferisco il tutto in una teglia ben unta d'olio. Tiro delicatamente gli angoli cercando di coprire tutta la teglia.

Copro con la pellicola trasparente e lascio lievitare ancora finché non avrà raddoppiato il volume (per me tre ore). A questo punto mi diverto a fare i buchi: sprofondo la punta delle mie dita per circa mezzo centimetro nella pasta e quindi cospargo la superficie della focaccia con l'olio di oliva cercando di riempire le fossette che ho creato.
Copro ancora la focaccia e scaldo il forno a 220° lascio nel forno la leccarda che dovrà essere bella rovente nel momento in cui infornerò la mia focaccia.

Quando il forno è ben caldo metto un paio di rametti di rosmarino sulla focaccia , spolverizzo con sale grosso e metto tutto in forno. Quindi verso un bicchiere d'acqua sulla leccarda rovente  e chiudo immediatamente il forno. Ottengo una bella nuvola di vapore che dovrebbe dare morbidezza alla mia focaccia.
Lascio cuocere per 20 minuti. Aggiungo ancora mezzo bicchiere d'acqua nella leccarda e lascio cuocere ancora per 5 minuti finché la focaccia è bella dorata

Tolgo al forno e dalla teglia e lascio riposare su una griglia e servo ancora calda.

Che profumino!

Ho trovato questa ricetta ne libro "Le grand livre du pain" di Linda Collister & Anthony Blake (in inglese "The Bread Book") 
La ricetta originale prevede 15 g di lievito fresco che io ho sostituito con lievito madre.

Focaccia:  simply delicious



Focaccia

For a pan
  • 100 g of yeast
  • 7 tablespoons extra virgin olive oil, and hopefully very tasty (I used a fragrant oil from Umbria)
  • 500 g of flour
  • 2 teaspoons of salt
  • 2 tablespoons coarse salt (I used salt, which I bought in the salt pans of Trapani).
I put in the the planetary yeast and 150 ml of water. I mixed at low speed until creamy and then I still added 150 ml of water, salt and 3 tablespoons of olive oil and let knead for a few minutes.

I added about half the flour and I continued to mix at low speed. Once the ingredients are blended I added the remaining flour a little at a time until dough is soft but not sticky. 

I removed the dough from the mixer and I worked with my hands gently for ten minutes on floured surface.
I transferred the mixture into a bowl greased with olive oil and I turned over so well that he was greased everywhere.
I closed the bowl with plastic wrap and put it in the oven (turned off!) overnight. 

In the morning I found a nice soft ball, I transferred it to the floured work surface.
Here we must be careful: you must be gentle with the dough, you need to work it a little to allow the yeast to act yet, but you will not break the bubbles have already formed.
Then slowly with the palm of my hands lightly mash dough and trying to get a rectangleof dough.
I transfer it into a well oiled baking sheet. Gently pull the corners trying to cover up the whole pan. 

I cover with plastic wrap and let rise again until it has doubled the volume (three hoursfor me). At this point I like to make the holes: sink the tip of my fingers for about half an inch into the dough and then sprinkle the surface of the focaccia with olive oil trying to fillthe dimples that I created.
I cover the focaccia yet, and warm up the oven to 220 degrees, I leave the pan in the ovento be pretty hot when I put my focaccia in the oven. 

When the oven is hot, I put a couple of sprigs of rosemary on the focaccia, powdered with saltand put it in the oven. Then I pour a glass of water on the hot dripping pan and immediately close the oven. I get a nice cloud of vapor that would give softness to my foaccia.
Let cook for 20 minutes. Add another half cup of water in the dripping pan and let cook for 5 minutes until the cake is nice golden 

I remove the pan from the oven and let stand the cake on a wire rack and serve while still hot.

What smells good!

Con questa ricetta partecipo a The Foobook - Il libro è servito di Polvere di peperoncino


lunedì 27 febbraio 2012

Hot Cross Bun

Hot Cross Buns: panini speziati per il Venerdì Santo

Gli Hot Cross Buns sono panini dolci che tradizionalmente venivano mangiati in Inghilterra  il Venerdi Santo.
Il loro nome compare per la prima volta nel 1733 sull'Oxford English Dictionary, ma sicuramente la loro nascita è molto più antica.

Era da un pezzo che volevo provare a farli, da quando una mia collega, tanti anni fa, mi raccontava che sua mare, ottima cuoca, tutti gli anni preparava questi panini per Pasqua.

La ricetta l'ho trovata sul libro "Bread" di Cristine Ingram e Jennie Shapter. Edizioni Lorenz Books

Hot Cross Bun
(english version below)
Ingredienti per 10 panini:


  • 210 ml latte
  • 1 uovo
  • 450 g farina
  • 1 cucchiaino e 1/2 di spezie miste (per me cannella, zenzero e anice verde)
  • 1 cucchiaino di sale
  • 50 g di zucchero
  • 50 g di burro a temperatura ambiente
  • mezzo cubetto di lievito di birra
  • 100 g di uvetta sultanina e uvetta golden secca
Per la croce:
  • 50 g farina
  • 25 g burro
Per a glassa:
  • 2 cucchiai di latte
  • 25 g zucchero
Nella planetaria metto il latte, l'uovo, la farina, lo zucchero e le spezie. Comincio a mescolare. Diluisco il lievito con un poco di acqua e lo aggiungo all'impasto. Lascio lavorare la planetaria per qualche minuto, fino ad ottenere un impasto piuttosto compatto. Se fosse necessario spengo la planetaria e mescolo gli ingredienti partendo dal basso verso l'alto pulendo bene i lati della macchina. Quando l'impasto si sarà formato aggiungo, poco alla volta, il burro. Continuo a mescolare. 

Aggiungo la frutta secca e mescolo ancora un pochino.

Nel frattempo metto della carta da forno sulla placca .

Infarino il tavolo e verso il mio impasto. Cerco di maneggiarlo il meno possibile e lo divido in dieci panini che arrotondo e sistemo sulla carta da forno. 
Copro i panini con la pellicola trasparente e lascio riposare per almeno un'ora.

Accendo il forno a 200°. 
Mescolo gli ingredienti per formare la croce: la farina e il burro. Mescolo gli ingredienti con le mani fino ad ottenere un crumble, delle briciole. Ora utilizzo una forchetta e aggiungo un poco d'acqua e mescolo. devo ottenere un'impasto morbido, ma non troppo liquido, che io possa mettere in una siringa da pasticceria. 

Con un coltello molto affilato incido una croce su ogni panino e, con la siringa, metto un poco dell'impasto nei tagli.
Inforno per circa 18 minuti.

Tolgo dal forno e lascio raffreddare su una griglia, nel frattempo  preparo la glassa facendo sciogliere sul fuoco lo zucchero nel latte. Spennello i panini con la glassa e aspetto che si raffreddino.
E si perchè Hot, in questo caso, non significa caldo, ma speziato :-)


Hot Cross Buns: spicy buns for the Goo Friday





Hot Cross Bun
Ingredients for 10 rolls:

210 ml milk
1 egg
450 g flour
1 teaspoon and 1/2 spice mixture (for me cinnamon, ginger and anise)
1 teaspoon salt
50 g of sugar
50 g of butter at room temperature
half cube of fresh yeast
100 g of raisins, golden raisins and dried


For the cross:
50 g flour
25 g butter

For a glaze:
2 tablespoons milk
25 g sugar


I put in planetary milk, egg, flour, sugar and spices. I'm beginning to stir. I dilute the yeast in a little water and add to the mix. I leave the planetary to work for a few minutes, untildough is rather compact. If it were necessary to turn off the mixer and mix the ingredients from the bottom upwards cleaning the sides of the machine. When the dough has formed add, little by little butter. I continue to mix.

Add raisins and mix a little bit more.

In the meantime I put parchment paper on a baking tray.

I put a little 'of flour on the table and towards my dough. I try to handle it very little anddivide into ten rolls to round up and placed on parchment paper.
I cover the buns with plastic wrap and let rest for at least an hour.

I turn on the oven to 200 degrees.
I mix the ingredients to form the cross: the flour and butter. I mix the ingredients with myhands, until a crumble .. Now I use a fork and add a little water and I mix. I have to get a'soft dough, but not too much liquid, that I can put in a syringe pastry.

With a sharp knife carve a cross on each bun and, with the syringe, put a little dough in the cuts.
Bake for about 18 minutes.

I remove from oven and let cool down on a grid, in the meantime, prepare the glaze by melting on the fire, the sugar in milk. I soak the buns with the icing and I expect them to cool..

Con questa ricetta partecipo al contest sui lievitati pasquali di aboutfood 


venerdì 24 febbraio 2012

Mini chiffon cake al cioccolato con panna e fragole essiccate



Mini Chiffon cake al cioccolato: una piccola bontà


Non potevo mancare a questo contest, è un idea molto carina: ogni mese si "visita" un blog e se ne ripropongono le ricette e... questo mese la padrona di casa è la mia amica Loradana, di La cucina di mamma Loredana.
E del suo blog avrei voluto provare tutto ma..... il mio occhio cadeva sempre lì.In quel punto preciso. Soffice e cioccolatosa. Poi... guardavo la mia pancia ...."noooo non posso dai".

Andavo a prendere i bimbi a scuola."E dai una volta sola" "Nooooo, sei ciccia". "Uffa"
Andavo al lavoro "Ma il cioccolato..." "Ho detto no. Cavoli! E' un blog magnifico pieno di ricette stupende che non hai mai fatto. Scegline un'altra e basta".
Andavo in piscina ad accompagnare il grande "Però sembra bella morbida eh?" "Oh cavolo! Ma allora non capisci".
"E se la rifaccio piccola?" "......." "Piccolina, piccolissima. Minima?" "Ufffffff, ma sei che sei una capatosta?" "Dai minimissima e ne assaggio solo una fattina ok?" ".......Ufffff una fettina ok?" "Woooow  ok"

Ed ecco qui la ricetta di Loredana, uguale uguale ma ...minima. Tanto per dire lei fà raffreddare il suo stampo rovesciato su una tazzina da caffè, io, per rispettare le proporzioni, avrei dovuto farlo raffreddare su un ditale ... che non ho :-DDD

Ed ecco qui la fettina 


Una piccola fettina di un meraviglioso piccolo dolce

Ricapitolando: nessuna modifica, ho solo dimezzato le dosi della torta lasciando invariate quelle della farcia. Ho ottenuto 6 mini cake.

"Beh sono dei veri gioiellini. Tutta questa fatica .... una tortina ce la meritiamo." "Intera???" "Ma dai è piccolissima. Vabbè c'è una tonnellata di panna, ma che vuoi, cogliamo l'attimo dai". "Si, si cogli l'attimo e mettilo sulla bilancia eh?" "Va bene, però dopo aver mangiato la mini torta!"


Mini chiffon cake al cioccolato con panna e fragole essiccate
(english version below)

Ingredienti

  • 4 uova
  • 1/2 cucchiaino di cremor tartaro
  • 130 g farina
  • 20 g cacao amaro
  • 150 g zucchero a velo
  • 1/2 bustina di lievito
  • 100 ml acqua
  • 60 ml olio di semi d'arachide
  • 4 uova
  • 1 baccello di vaniglia

Per farcire

  • 250 ml di panna fresca da montare
  • 100 g zucchero
  • 50 g fragole essiccate


Accendo il forno a 170°.
Metto in una ciotola gli ingredienti secchi setacciati: farina, cacao, zucchero a velo, lievito. Faccio una fossetta al centro e verso l'acqua, l'olio, 4 tuorli e i semi che ottengo aprendo la vaniglia e raschiando, con la punta del coltello, l'interno del baccello.
Mescolo e tengo da parte.

Monto a neve fermissima i 4 albumi con il cremor tartaro. Aggiungo le chiare al mio impasto e amalgamo delicatamente mescolando dal basso verso l'alto.

Metto il mio composto in piccoli stampini di alluminio che, anche se la ricetta di Loredana dice di fare proprio così, io faccio molta fatica a non imburrare. Mi trattengo NON ungo gli stampini e verso il mio impasto fino ad arrivare a poco più della metà dell'altezza degli stampini.
Metto in forno ventilato a 170* per circa 20-30 minuti (faccio la prova dello stuzzicadenti: il dolce è cotto quando infilando uno stuzzicadenti nel suo interno ne esce asciutto).

Tolgo gli stampini dal forno e faccio ciò che dice Loredana, cioè capovolgo il dolce, ancora negli stampini su una griglia e lo lascio raffreddare così .

Quando i minicake si sono raffreddati stacco i dolcetti dalle pareti dello stampino aiutandomi con un coltello. In realtà devo staccare solo la parte in superficie perché il resto... viene via da solo!

Mi ritrovo in mano un dolce leggero,  morbido, spugnoso e ....profumatissimo. La voglia di morderlo è fortissima MA mi trattengo.

Farcitura
Taglio, anzi sminuzzo, le fragole essiccate in pezzettini piccolissimi.
Monto la panna aggiungendo lo zucchero poco alla volta e alla fine aggiungo le fragoline sminuzzate. Mescolo.
Taglio a metà i dolcetti e li farcisco con la panna fragolosa e poi li ricopro utilizzando ancora la farcia. Guarnisco con qualche zuccherino colorato e .. voilà i mini chiffon cake sono pronti!


Mini chocolate chifofn cake: a little goodness



Mini  chocolate chiffon cake with whipped cream and strawberries dried

Ingredients:
  • 4 eggs
  • 1/2 teaspoon cream of tartar
  • 130 g flour
  • 20 g cocoa powder
  • 150 g icing sugar
  • 1/2 packet of yeast
  • 100 ml water
  • 60 ml peanut oil seeds
  • 4 eggs
  • 1 vanilla bean 

for the filling
  • 250 ml fresh cream
  • 100 g sugar
  • 50 g dried strawberries 

I turn on the oven to 170 degrees.
I put the ingredients in a bowl, dried and sifted flour, cocoa, sugar, yeast. I make a dimple in the center and towards the water, oil, 4 egg yolks and vanilla seeds thatget opened and scraping with a knife, the inside of the pod.
Mix and keep aside.

I do I mount the 4 egg whites until stiff with cream of tartar. Add to my mix andamalgamate gently stirring from the bottom upwards. 

I put my mixture into small molds of aluminum, although Loredana's recipe says to do just as well, I do a lot of effort, not butter. I restrain myself, I do NOT have anointed the molds, and I pour my dough to get a little more than half the height of the molds.
I put in a convection oven at 170 * for 20-30 minutes (do the toothpick test: the cakeis cooked when inserting a toothpick in it, it comes out clean).

I remove the ramekins from the oven and do what it says Loredana: I put the cakeupside down, still in the molds on a wire rack and let cool .

When minicake have cooled, I took off my cakes from mold, helping me with a knife.Actually I have to remove only the surface because the rest ... comes off by itself!

I find myself holding a light dessert, soft, spongy .... fragrant. The desire to bite is very strong BUT I restrain myself.

Topping
Cut the dried strawberries  into small pieces.

I beat the cream adding sugar gradually and finally add the chopped strawberries.Stir.
Cut cakes in half and put the cream and then I cover them again using the filling and .. voila mini chiffon cake is ready!

Con questa ricetta partecipo a: The Recipe-tionist el mese di febbraio


mercoledì 22 febbraio 2012

Kasar Kulfi - Gelato allo zafferano

Kasar Kulfi - gelato allo zafferano: un tuffo ghiacciato nella storia


Non potevo mancare a questo richiamo da sirene. Ma se la volta scorsa avevo voluto inventare qualcosa di nuovo,  con il tema di questo mese, lo zafferano, ho voluto stupirvi portandovi indietro nel tempo e in terre lontane.
Immaginate dipinti e tappeti dai colori caldi (ovviamente ottenuti con lo zafferano) e ancora banchetti lussuosi:,spezie d'oriente, suoni ovattati e tessuti impreziositi dall'oro.

Si siamo in India. Ed ecco che dalla storia arriva il Kulfi, un gelato molto cremoso, ottenuto cuocendo il latte a lungo  mescolandolo per tutto il tempo della cottura per non farlo bruciare, finchè non si fosse ottenuta la caramellizzazone del lattosio. 
A questo punto si aggiungeva lo zafferano e si lasciava poi il tutto a raffreddare....nella neve e nel ghiaccio dell'Himalaya. 

Quando è nato di preciso non è dato saperlo, di sicuro c'è solo il fatto che era già conosciuto alla corte imperiale nel 16° secolo e data la diffiicoltà per realizzarlo era un dolce riservato solo all'imperatore e a pochi altri nobili.

Oggi io l'ho rifatto per voi. Però niente cotture lunghe (per fortuna!) e soprattutto niente viaggio in Himalaya (purtroppo!) ma latte condensato e il frigorifero.
Assaggiatelo e ... buon viaggio nella storia.


Kasar Kulfi - Gelato indiano allo zafferano
(english version below)

400 g latte condensato
250 ml di panna fresca
un pizzico abbondante di pistilli di zafferano
un pizzico di semi di cardamomo
50 g pistacchi

In una ciotolina metto due cucchiaiate di acqua, i pistilli di zafferano e il cardamomo. Scaldo nel microonde per 2 minuti a  temperatura media, quindi spengo il composto e lascio intiepidire. 

Nel frattempo in una ciotola mescolo il latte condensato e la panna. Quindi filtro il liquido che ho lasciato intiepidire e lo aggiungo al latte condensato e alla panna. Mescolo bene.

Con il mixer trito i  pistacchi, in modo da ottenere una granella non troppo sottile. Mescolo e metto nel freezer tutta la notte a riposare.

Servo decorando con qualche pistacchio spezzettato grossolanamente. E' davvero una delizia!


Kasar Kulfi - Saffron Ice Cream: an icy  dip in the history


Kasar Kulfi - Saffron Ice Cream

  • 400 g condensed milk
  • 250 ml fresh cream
  • a large pinch of pistils of saffron
  • a pinch of cardamom seeds
  • 50 g pistachios 

In a small bowl, I put two tablespoons of water, saffron and cardamom. I warm it in the microwave for 2 minutes at medium heat, then turn off and let the mixture cool.

Meanwhile in a bowl I mix the condensed milk and cream. Then I filter the liquid that I let it cool and add the condensed milk and cream. Mix well.

With the mixer chopped the  pistachios, in order to obtain a grain not too thin. I mix and put in the freezer overnight to rest.
I decorated with some coarsely diced pistachios and serve. It 's really a delight!.

Con questa ricetta partecipo a Colors & Food what else? Febbrao: Oro Zafferano:


lunedì 20 febbraio 2012

Crepes alla crema di prosciutto - Crêpes with ham cream

Crêpe alla crema di prosciutto: proteine per bambini ... e adulti


I miei figli sono dei grandi mangiatori di frutta e verdura. Questo l'ho già detto più volte suscitando spesso grosse invidie, MA (e sì non esiste il figlio perfetto :-D) non amano le proteine.

Allora ecco come gli propongo i "mattoncini necessari per la crescita". Una bella crêpe accompagnata da insalata di carote (che si rubano dal piatto) rende felici loro e ...me!

Crêpes alla crema di prosciutto
(english version below)

Per le crêpes:

  • 300 g farina
  • 3 uova 
  • un pizzico di sale
  • 1/2 litro di latte
  • 250 ml di acqua tiepida 
  • 50 g di burro fuso
  • una spennellata di olio per ungere la padella
Per la crema di prosciutto:
  • 50 g di burro
  • 2 cucchiai di farina
  • 500 ml di latte
  • un pizzico di sale 
  • un pizzico di noce moscata in polvere
  • 150 g prosciutto cotto
  • 50 g parmigiano grattugiato
Crêpes
Preparo l'impasto mettendo in una ciotola piuttosto capiente, la farina. Al centro verso le uova e il sale e comincio a lavorare gli ingredienti usando un mestolo di legno. Aggiungo un poco alla volta il latte e, appena l'impasto sarà divenuto più fluido, comincio ad utilizzare il frustino che impedirà la formazione dei grumi.

Aggiungo l'acqua (attenzione! non deve essere fredda altrimenti il burro rapprenderà) e quindi il burro fuso sempre mescolando con il frustino.

Lascio riposare l'impasto e passo alla preparazione della crema di prosciutto:
La base della crema è la béchamel o besciamella.
Scaldo in un polsonetto il burro. Appena questo sarà sciolto aggiungo la farina. Mescolo e lascio soffriggere per pochi secondi. La farina acquisterà un leggero sapore tostato. Anche in questo caso uso per mescolare un frustino. Aggiungo a poco a poco il latte. Insaporisco con noce moscata e sale e lascio poi bollire per 3 minuti. 
Spengo il fuoco e lascio raffreddare. Per evitare che si formi la "pellicina" in superficie ho due possibilità: lascio un fiocco di burro sulla superficie della besciamella. Questo sciogliendosi formerà un velo protettivo sulla salsa, oppure di tanto in tanto mescolo la besciamella.

Preparo il prosciutto passandolo per pochi econdi nel mixer insieme al parmigiano. Aggiungo quindi il prosciutto alla salsa e ottengo la mia crema al sapore di  prosciutto.

Ora passo alla cottura delle crêpes.
Ungo una padella con pochissimo olio. Uso un po' di carta da cucina per eliminarne l'eccesso. Questa operazione è necessaria solo per la prima crêpe, poi sarà il burro contenuto nell'impasto a fungere da lubrificante.
Comincio a cuocere la prima. Se non avete mai fatto una crêpe in vita vostra non scoraggiatevi al primo tentativo. La prima che mettete in cottura  è sempre la più brutta e lo sarà per sempre anche fra 20 anni. Approfittate per valutare quanti cucchiai di impasto dovete mettere in padella per ottenere un buon risultato. Il quantitativo infatti dipende dalla grandezza della padella, e dal tipo di impasto.
Tenete presente che le crêpe NON è una frittata, ma un sottile involucro di pasta che deve racchiudere e contenere la salsa. 
Quindi dovete avere giusto un velo di impasto.

Appena i bordi della crêpe si staccano dalla padella, mi aiuto con una paletta per frittate, giro la crêpe e la lascio cuocere sull'altro lato per alcuni secondi.
Una volta cotta la metto su un piatto e la lascio in caldo (ad esempio nel forno spento) mentre preparo le atre.

Farcisco le mie crêpes con la crema al prosciutto e le dispongo nei piatti

Urlo "A tavolaaaaaa" 
Mi giro. "Ma come siete già qui?"


Crêpes with ham cream:  proteins for children... and adults



Crêpes with ham cream

For the crepes:
  • 300 g flour
  • 3 eggs
  • a pinch of salt
  • 1/2 liter of milk
  • 250 ml of warm water
  • 50 g butter, softened
  • a little oil for greasing the pan 

For the ham cream:
  • 50 g of butter
  • 2 tablespoons of flour
  • 500 ml of milk
  • a pinch of salt
  • a pinch of nutmeg powder
  • 150 g cooked ham
  • 50 g grated Parmesan cheese 

Crêpes
I prepare the dough by putting in a rather large bowl, the flour. At the center towardsthe eggs and salt and begin to work the ingredients using a wooden spoon. Add a little milk at a time and as soon as the dough will become smoother, I started to usethe whip, which will prevent the formation of clots.

Add the water (be careful not to be cold, otherwise the butter will form clots) and thenthe butter, stirring constantly with a whisk. 

I let the dough rest and step to the preparation of the ham cream:
The base is the béchamel.
I heating the butter in a saucepan. Once this has melted add the flour. Stir and let fry for few seconds. The flour will take on a slightly toasted flavor. I stir with a whisk. Addthe milk gradually. I would also add the nutmeg and salt and then let it boil for 3 minutes.
I turn off the heat and let cool. To avoid formation of the "skins" on the surface I havetwo options: leave a fake of butter on the surface of the white sauce. This will melt andform a protective layer on the sauce, or stir the sauce occasionally. 

I chopped ham passing it for a minute in a blender whit the Parmesan. Then add the ham to the sauce, and I get my cream and ham.

Now step to cooking pancakes.
I put a little olive oil in skillet. Using a bit of paper towel to remove excess. This is required only for the first pancake, then the butter content in the dough will anoint the pan.
I begin to cook my first crepe. If you have never made a pancake in your life do not be discouraged on the first try. The first one that you put into cooking is always the worst, and it always will be. Take the chance to assess how many tablespoons of dough you have to put in the pan to get a good result. The quantity in fact depends on the size of the pan, and the type of dough.
Keep in mind that the crêpe is NOT an omelette, but a thin shell of dough that must encircle and contain the sauce.
So you have just a thin layer of dough. 

As soon as the edges of the crêpe from the pan is detaching, I help with a spatula toomelettes, I turn the crêpe, and let it cook on the other side for a few seconds.
Once cooked I put on a plate and let it warm (for example in the oven turned off) while I finish cooking the other.

I put the sauce on my pancakes and put them in dishes 

Con questa ricetta partecipo al contest di Letizia "A prova di bimbo"




venerdì 17 febbraio 2012

Cupcakes alla vaniglia - Vanilla cupcakes

Cupcakes alla vanglia, Di colore rosa e viola per la merenda delle amchette di mia figlia
























I libri sono un'altra delle mie passioni. Quando giro per la città per lavori, commissioni e incombenze varie traccio mentalmente la mappa del percorso che devo fare e la arricchisco con "punti di interesse". Gran parte di essi sono ...librerie.

Cerco di non andarci se non alla fine di tutto ciò che devo fare perchè mi perdo, nel senso che potrei restare lì per giorni a sfogliare libri a cercare di capire quali acquistare e quali (a malincuore) lasciare lì.

Spesso però sono così indecisa che esco carica come un mulo. Per strada vengo presa dai rimorsi.
"Ma tu sei pazza devi farti curare".
"Dai poi prometto che per un mese,... quindici giorni, non vado più in libreria ok?"
"Ma dove li metti?"
"Beh poi vedo. Prima li sfoglio un pochino. Poi decido".
"Guarda che se li lasci in giro ti prendo a calci."
"Ahahaha, provaci!"
E questa storia si ripete da anni. Sempre uguale.

Date queste premesse e sapendo quanto mi piace cucinare potete immaginare che i libri di cucina siano la mia passione.
Alcuni poi sono delle certezze. Volete essere sicuri della riuscita? Bene, aprite gli occhi e lasciatevi guidare dalle parole del vostro libro magico. Io ho imparato così. 

E' vero ci sono anche i libri traditori, le cui ricette sono false come Giuda, e altri i cui autouri hanno nascosto l' "ingrediente segreto" e quindi la vostra ricetta non sarà mai perfetta. Bene quelli vengono ripudiati, No non li butto via, e nemmeno li brucio come faceva il commissario Pepe Carvalho nei libri di Manuel Vazquez Montalban (oddio queste scene in cui lui bruciava le pagine dei libri nel suo caminetto mi mettevano sempre l'angoscia), ma li metto in punizione. Li lascio in disparte.
Altri invece sono dei punti fermi. Delle certezze sempre e comunque. 

Io l'ho trovato su Amazon. E sì purtroppo ora devo stare attenta anche a quando accendo il computer. 
....
Chissà se oggi c'è qualcosa di nuovo....vado a dare un occhio e poi torno....guardo solo promesso. Forse.

Qualche zuccherino colorato


Cupcakes alla vaniglia
(english verson below)

Per l'impasto:

  • 80 g di burro a temperatura ambiente
  • 280 gr di zucchero
  • 240 g di farina
  • 1 cucchiaio di lievito in polvere (mezza bustina di lievito per me)
  • 1/2 cucchino di sale
  • 240 ml di latte intero (per me latte scremato)
  • 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 2 uova grandi

Per la glassa alla vaniglia

  • 500 gr di zucchero a velo
  • 160 gr di burro a temperatura ambiente
  • 50 ml di latte intero (per me latte scremato)
  • 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • coloranti alimentari e zuccherini per decorare (facoltativo)

Riscaldo il forno a 190°. Con il frustino elettrico mescolo a velocità minima il burro, zucchero, farina, lievito e sale finché tutti gli ingredienti non siano ben amalgamati.

Mescolo in un'altra terrina il latte, le uova e l'essenza di vaniglia. Aggiungo i 3/4 degli ingredienti liquidi agli ingredienti solidi, e amalgamo bene utilizzando il frustino elettrico. Una volta che tutti gli ingredienti siano ben incorporati aggiungo anche il resto degli ingredienti liquidi e incorporo bene tutto finchè l'impasto non riusulta soffice.

I pirottini aspettano con impazienza di essere riempiti


Preparo una teglia per muffin sistemando all'interno dei pirottini di carta da forno. Li riempio per 2/3 con l'impasto. Lascio cuocere in forno per circa 20 minuti o finché toccando il cupcake questo non risulti elastico.
Tolgo dal forno e lascio raffreddare nella teglia prima di lasciarli raffreddare completamente su una griglia.

Nel frattempo preparo la glassa mescolando, con il frustino elettrico il burro e lo zucchero a velo a bassa velocità. Continuo a mescolare fino ad ottenere una glassa che abbia raggiunto una consistenza sabbiosa. A questo punto aggiungo l'estratto di vaniglia, aumento la velocità e continuo a mescolare finché la glassa non sia divenuta soffice.

A questo punto se si vuole colorare la glassa, cosa che io ho fatto, bisogna dividerla in tante ciotole quanti sono i colori previsti. Io ho diviso l'impasto a metà e ho colorato una prima metà di rosa e l'altra di viola.
Attenzione aggiungete il colorante in piccolissime quantità per volta. Ne occorre veramente pochissimo.

Aspetto che i cupcakes siano ben freddi prima di decorarli con la glassa e con zuccherini colorati


Vanilla cupcakes. Pink and purpe for a snack of my daughter and her friends



Vanilla cupcakes

For the sponge:
  • 80 g butter softned
  • 280 g caster sugar
  • 240 g plain flour
  • 1 tbsp baking powder (half a sachet of yeast for me)
  • 1/2 tsp salt
  • 240 ml whole milk (skimmed milk for me)
  • 1/2 tsp vanilla essence
  • 2 large eggs 

For the vanilla frosting
  • 500 g icing sugar
  • 160 g butter softned
  • 50 ml of whole milk (skimmed milk for me) 
  • food colouring and sprinkles to decorate (optional)
Preheat the oven to 190 degrees. With the hand-held electric whisk slowly beat: butter, sugar, flour, baking powder and salt until all ingredients are well blended.

In another bowl mix milk, eggs and vanilla essence. Add the 3/4 of the liquid ingredients to dry ingredients, and amalgamate it well. Once all ingredients are well incorporated add the rest of the liquid ingredients, and I incorporate everything well untill the batter is smooth. 

I'll set up on a baking tray, the cups of baking paper. I fill them for 2/3 with the batter. I let them cook in the oven for about 20 minutes or until they feel springy when I touch them

I remove from oven and let cool in pan before I let them cool completely on a wire rack.

Meanwhile, I prepare the glaze by whisking the butter and sugar at low speed. I continue to stir until it has reached a sandy texture. Then I add the vanilla extract, I increased the speed and keep stirring until the glaze has not become soft.




At this point if you want to color the icing, which I've done, you must divide it into as many bowls as there are colors provided. I divided the dough in half and I colored the first half pink and the purple.
Attenntion: add the colour in small amounts at a time. It really needs very little.

Expect that the cupcakes are cool well before frosting and decorate with colored sugar


Con questa ricetta partecipo a The Foobook - Il libro è servito di Polvere di peperoncino









mercoledì 15 febbraio 2012

Hachis Parmentier a modo mio

Hachis Parmentier: un riciclo tres chic

Lodico o non lo dico? Lo chiamo così o cambio il nome? Questo il drammatico interrogativo di questa mattina.

Partiamo dalle origini. L'Hachis Parmentier l'ho assaggiato per la prima volta in un bistrot Parigino,  e me ne sono innamorata, ma mi sono anche detta che era un bel riciclo :-D

Ed è quello che faccio a casa. Non preparo quasi mai l'Hachis Parmentier partendo da ingredienti ad hoc per l'occasione, ma solitamente è il piatto che presento a tavola il giorno dopo l'arrosto....
Quindi, avete capito bene, riciclo l'arrosto facendolo passare per haute cusine française. C'est chic! :-D


Hachis Parmentier a modo mio

  • Un pezzo di arrosto avanzato (il mio pesava circa 400 gr, ma le dosi qui hanno poca importanza)
  • Una piccola cipolla tritata sottilissima
  • 4-5 patate
  • Un po' di latte 
  • 50 gr di burro
  • Sale e pepe
  • 200 gr di gruviera
Per prima cosa preparo il purè. Faccio bollire le patate, le schiaccio. In un pentolino scaldo un poco di latte, ci aggiungo un poco di sale e il burro. 
Verso il latte sulle patate e lascio da parte.

In un mixer trito grossolanamente il mio arrosto e lo faccio saltare per qualche secondo in una padella con una cipolla tritata sottile e un poco di sale e pepe.
Stendo il composto sul fondo di una teglia e sopra ci adagio il mio purè.
Spolvero il tutto con una grattugiata abbondante di gruviera.
Metto a gratinare in forno, et voilà le jeux sont fait!


Hachi Parmentier: a tres chic recycling




Hachis Parmentier my way

  • A piece of roast advanced (mine weighed about 400 grams, but the doses here are not important)
  • A small onion chopped very fine
  • 4-5 potatoes
  • A little milk
  • 50 g of butter
  • Salt and pepper
  • 200 grams of Gruyere 

First, prepare the mashed potatoes. I boil the potatoes, mash them. In a saucepanwarm up some milk, I add a little salt and butter.
Towards the milk over the potatoes and leave aside.

In a mixer with my roasted chopped into large pieces, and bake for a few seconds in apan with an onion chopped fine and a little salt and pepper.
I spread the mixture on the bottom of a baking sheet and put it over my mashed potatoes.
Sprinkled all with plenty of grated Gruyere.
I put in oven to brown the top et voila le jeux sont fait!

Con questa ricetta partecipo al contest di Letizia "A prova di bimbo"


lunedì 13 febbraio 2012

Crepes al cioccolato farcite con crema al pistacchio e all'arancia

Crepe al cioccolata farcita on crema al pistacchio. 

Le crepes sono un piatto tipico della cucina francese e vengono preparate (e offerte) per la candelora (2 febbraio), il giorno in cui Gesù venne presentato al tempio.

A casa mia è uno di quei piatti che considero "ciclico", cioè compare sulle nostre tavole per un motivo e continua poi a restare, in infinite varianti, finchè non si quieta pian piano.
E nel caso delle crespelle devo dire che la cosa non mi dispiace. Sono facilissime da preparare (ho messo più tempo a scrivere il post che a farle e mangiarle :-D), sono molto versatili e piacciono davvero a tutti.

La ricetta di oggi vale doppio. Anzi triplo. E' infatti composta dalla ricetta base per la crepe al cioccolato e ben due ricette per il ripieno.  A voi la scelta
.
La ricetta base non è molto dolce, quindi  si può osare un ripieno zuccheroso. Se non avete voglia di trafficare con la crema pasticcera potete presentarla anche con una semplice spruzzata di zucchero,  o un velo di marmellata (è fantastica con la marmellata di arance). 
E la crema pasticcera profumata al pistacchio o all'arancia...beh potete farne tutto quello che volete. Anche mangiarla direttamente a cucchiaiate  dalla pentola. :-D

Siete avvertiti: potreste vedere altre crespelle girare per il mio blog nei prossimi giorni!

Crepes al cioccolato
(english version below)
ingredienti per 12 crepes:

  • 150 gr farina
  • 50 gr cacao amaro
  • 2 uova
  • 350 ml di latte a temperatura ambiente
  • 170 ml di acqua tiepida
  • 50 gr di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • 30 gr di burro fuso
  • Olio per cuocere

Verso in una terrina la farina, il cioccolato, lo zucchero e il sale. Scavo un buco nel centro e aggiungo le uova. Comincio a mescolare utilizzando una frusta e aggiungo il latte poco alla volta. Una volta terminato il latte proseguo con l'acqua e alla fine aggiungo il burro.
Devo ottener un impasto molto liquido.

Ungo una padella. Elimino l'olio in eccesso asciugando con carta da cucina. Scaldo la padella sul fuoco.
Quando sarà ben calda metto il fuoco al minimo (il cioccolato potrebbe bruciarsi) e verso l'impasto a cucchiaiate. Io ho utilizzato il cucchiaio da salsa e nella padella media ho versato, per ogni crepe, 2 cucchiai  di impasto (circa 3-4 cucchiai da minestra).

Lascio cuocere un pochino e sollevo i bordi con la spatola. La crepe è pronta per essere girata quando si staccherà facilmente dal fondo. La sollevo con la spatola e la giro. Faccio cuocere ancora per pochi secondi e ripeto questa operazione con del nuovo impasto.

Mentre preparo un'altra crepe tengo in caldo  quelle pronte conservandole nel forno chiuso.


Crema pasticcera di Michel Roux
  • 6 tuorli
  • 125 gr di zucchero
  • 40 gr di farina
  • 500 ml di latte
  • 1 baccello di vaniglia
Con il frullino monto i tuorli con 2/3 dello zucchero (circa 80 gr)
In un pentolino metto lo zucchero e il latte.Taglio il baccello di vaniglia a metà e raschio bene l'interno. Verso tutta la polpa nera che ricavo nel latte (è questa che dona il sapore) e metto nel latte anche il baccello. Lascio prendere bollore.

Verso il latte, ancora caldo, a filo sulle uova mescolando bene. Una volta incorporato il latte, metto il composto in una casseruola e poi sul fuoco.
Continuo a mescolare e lascio bollire per 2 minuti. Spengo e tolgo dal fuoco.
Elimino il baccello di vaniglia e divido in due parti la mia crema


Crema al pistacchio

  • 40 gr di pistacchi di Bronte
  • 40 gr di zucchero
  • crema pasticcera
Frullo il tutto e aggiungo alla crema pasticcera


Crepe al cioccolato farcita con crema pasticcera al profumo d'arancia


Crema all'arancia

  • 3 scorzette di arancia candite
  • crema pasticcera
Taglio a pezzettini piccolissimi le scorzette e le mescolo alla crema pasticcera che deve essere ancora calda.


Farfalla di crepes
Farcisco la metà delle crepes con la crema a pistacchio e l'altra metà con quella all'arancia.

Per farcire le crepes: metto il lato più scuro delle crepes (quello meno cotto) a contatto con i piatto, di modo che la parte più chiara sia a contatto con la farcitura.

Stendo la farcitura su metà della crepe. Piego a metà e poi ancora a metà

Per la farfalla: metto una crepe farcita al pistacchio con la punta rivolta verso il centro del piatto e dalla parte opposta una crepe farcita all'arancia. Al centro metto una scorza d'arancia e due pistacchi come antenne.
Ops fate attenzione vola in bocca!

Una farfalla fatta di crepes



Chocolate Crepes
Ingredients for 12 pancakes:
  • 150 g flour
  • 50 g cocoa powder
  • 350 ml of milk at room temperature
  • 170 ml of warm water
  • 50 grams of sugar
  • 1 pinch of salt
  • 30 g butter, melted
  • Cooking oil 

I pour in a bowl the flour, chocolate, sugar and salt. Dig a hole in the center and add eggs. I start to mix using a whisk and add the milk a little at a time.Once the milk I continue with water and finally add the butter.
I have to obtain a very liquid mixture.

I put a little oil in a frying pan. I eliminate excess oil and dry with paper towels.Warm up the pan on the fire.
When it is hot put the heat to low (the chocolate may burn) and I pourthe mixture by spoonfuls. I used the spoon sauce in medium saucepan I put, for any crepe, 2 tablespoons of dough (about 3-4 tablespoons).

I let it cook a bit and lift the edges with a spatula. The crepe is ready to be shot when they come off easily from the bottom. I raise it with the spatula and I turnit. I cook for a few seconds and repeat this operation again with the new mixture.

Keep crepes warm putting them in the oven off.


Custard by Michel Roux
  • 6 egg yolks
  • 125 grams of sugar
  • 40 g of flour
  • 500 ml of milk
  • 1 vanilla bean 

I stir with a whisk the egg yolks with 2/3 of the sugar (80 grams)
In a saucepan put sugar and milk. Cut vanilla bean in half and scrape the inside. I pour all the black pulp in milk (this is what gives the flavor) and putthe pod into the milk. I leave it to the boil.
I pour the milk, still warm, the eggs, stirring well. Once incorporated the milk,put the mixture into a saucepan and heat.
I continue to stir and let boil for 2 minutes. I turn and take off from the fire.

I eliminated the vanilla bean and divide into two parts my custard


Pistachio cream
  • 40 grams of pistachios
  • 40 grams of sugar
I whirr pistachios and sugar and then add them to the custard

Orange cream
  • 3 candied orange peel
Cut the orange peel into small pieces and mix with the custard still warm.


Butterfly crepes
I put in half of the crepes, cream with pistachio and the other half with orange cream

For the filling: the crepes: put the darker side of the crepes (the less cooked) in contact with the plate, so that the lightest part is in contact with the filling.

I spread the filling on half of the crepe. I fold in half and then in half again

I put a crepe stuffed with pistachio with the tip pointing toward the center of the plate and opposite a crepe stuffed with oranges. At the center I put aorange peel and pistachios as two antennas.

Con questa ricetta partecipo al contest sulle crespelle di aboutfood



venerdì 10 febbraio 2012

Brioche di Michel Roux



Dopo aver frequentato il corso di Paola di Anice e Cannella e di Adriano di Profumo di lievito, mi sono sentita abbastanza informa per provare la ricetta della brioche francese. Ho voluto provare la brioche di Michel Roux condue varianti fondamentali: ho deciso di provare questa ricetta con il mio lievito madre.
Riuscirà il mio piccolo lievito a rendere leggero questo impasto che è quasi più burro che farina?
Devo dire che non ero poi tanto tranquilla.

Ho seguito i consigli di Adriano per quanto riguarda le dosi e la "forza" da dare al lievito con i due rinfreschi e..... beh guardate la foto. Voi cosa ne dite, l'esperimento è riuscito?
In più posso solo aggiungere che la pasta era morbidissima, soffice e profumata. Mentre facevo le fotografie non vedevo l'ora di addentarne anche solo un pezzettino.

Altra variante la forma. La brioche di Michel Roux è tonda con il "tappo" in testa. All'ultimo minuto ho dovuto ripiegare su una teglia quadrata perchè solo dopo la lievitazione ho realizzato che lo stampo che avevo a disposizione era troppo piccolo e avevo paura di andare troppo oltre la maturazione cuocendo l'impasto in due tempi.  
Quindi ecco qui la famosa brioche di Michel Roux rettangolare! :-D

Altra piccola variante: dopo la glassatura ho aggiunto una bella spolverata di zucchero di canna in cristalli. Così un pochino più dolce e sinceramente avrei dovuto mettere ancora più zucchero.  

Una annotazione: 220° gradi per me sono stati un pochino troppi. Ho dovuto abbassare il forno a 200° ma comunque la mia brioche era già un pochino abbronzata. Ma in realtà ogni forno è diverso e ognuno deve cercare di regolarsi da solo





Brioche di Michel Roux
(english version below)

Tra parentesi le mie modifiche

15 g di lievito di birra fresco (180 gr di lievito madre rinfrescato due volte)
7 c di latte tiepido
15 g di sale
500 g di farina 00
6 uova sbattute
350 g di burro a temperatura ambiente (ma NON a pomata)
30 g di zucchero

per glassare:
1 tuorlo d'uovo sbattuto con un cucchiaino di latte
(zucchero di canna in cristalli)

Farina per spolverare il piano di lavoro

Dopo aver rinfrescato il lievito madre due volte (180 gr di farina + 180 gr di lievito madre + 90 gr di acqua. Impastare il tutto e lasciare riposare coperto per 3 ore. Poi ripetere l'operazione una seconda volta .Per i rinfreschi impastare con la stessa farina che si prevede di utilizzare nella ricetta)  metto il lievito madre e il latte tiepido nella ciotola del mio Kenwood. Con la foglia "k" a bassissima velocità sciolgo il lievito.
Aggiungere poco per volta la farina, le uova e il sale. 
Devo ottenere una pasta piuttosto molle.

Lascio impastare per una decina di minuti fino ad ottenere una pasta liscia ed elastica.
Tolgo la foglia al Kenwood e metto il gancio.
Mentre si formava l'impasto ho lavorato lo zucchero e il burro. Ora lo aggiungo a poco a poco nell'impasto facendo attenzione che venga bene incorporato prima di metterne ancora.

Una volta ottenuto un impasto morbido e liscio lo lascio riposare coperto a temperatura ambiente finchè non ha raddoppiato di volume. Secondo la ricetta sono necessaire 1-2 ore. Il mio impasto è raddoppiato in 3 ore.

Trascorso questo tempo schiaccio leggermente l'impasto con il palmo delle mani e lo piego un paio di volte. Lo metto in un recipiente ben unto d'olio, copro con la pellicola trasparente e lascio riposare in frigorifero qualche ora (non più di 24). Io l'ho lasciato tutta la notte.

Trascorso questo tempo metto l'impasto su un piano infarinato. 
Accendo il forno a 220°
Dargli una forma rotonda e staccarne un terzo per formare il tappo. Versare i 2/3 in una teglia rotonda da brioche. Con la punta delle dita creare una fossetta al centro dove mettere il tappo.

Io qui ho steso la pasta formando un rettangolo, l'ho avvolta sul lato più lungo e poi ho tagliato la pasta in girelle che ho sistemato, una accanto all'altra, in una teglia rivestita di carta da forno imburrata.

Ho spennellato delicatamente la superficie della brioche con la glassa ottenuta sbattendo un tuorlo d'uovo con un cucchiaino di latte. Attenzione. La glassa si deve stendere delicatamente, partendo dal centro e andando verso l'esterno. Evitate i bordi altrimenti la pasta non lieviterà correttamente. 
Copro e lascio lievitare fino a raddoppiare il volume (1-2 ore secondo la ricetta 3 ore per me)
Metto ancora la glassa e cospargo con i cristalli di zucchero di canna.
Cuocere in forno per 40- 45 minuti (30 minuti per me).
Tiro fuori dal forno e lascio raffreddare su una griglia. Cercate di resistere alla tentazione di mangiarla subito.

Ho trovato (e modificato) la ricetta su questo libro  "Le grand livre du pain" di Linda Collister & Anthony Blake (in inglese "The Bread Book") 








Brioche by Michel Roux
In parentheses my edits
  • 15 g of fresh yeast (180 g of yeast refreshed twice)
  • 7 c of warm milk
  • 15 g salt
  • 500 g of flour 00
  • 6 eggs, beaten
  • 350 g butter at room temperature
  • 30 g of sugar 


for frosting:
  • 1 egg yolk beaten with a teaspoon of milk
  • (sugar cane crystals)

Flour for dusting the work surface

After having refreshed the yeast mother twice (180 g flour + 180 g of yeast + 90 g water. Mix thoroughly and let stand covered for 3 hours. Then repeat theoperation again. For refreshments mix with the same flour that you plan to use in the recipe) I put the yeast and warm milk in the bowl for my Kenwood.With the leaf "k" at very low speed, I dissolve the yeast.

Gradually add the flour, eggs and salt.

Should I get a rather soft dough.
Let knead for about ten minutes until dough is smooth and elastic.

I take a leaf in the Kenwood, and put the hook.

While the dough is formed I worked the sugar and butter. Now I add it gradually, taking care that the dough made ​​with butter, is well incorporated before you put yet.


Once you have a smooth dough let it rest covered at room temperature untildoubled in volume. According to the recipe are necessaire 1-2 hours. Mydough has doubled in 3 hours.

After this time I press the dough lightly with the palm of my hands and fold it a couple of times. I put it in a bowl oiled, I cover with plastic wrap and let rest in refrigerator several hours (not more than 24). I've left it overnight.
After this time I put the dough on a floured board.
I turn on the oven to 220 °
Give it a round shape, and one third off. to form the cap. Pour 2/3 in around baking pan for the brioche. With your fingertips create a dimple in the center, where you'll put the cap.

Here I have stretched out dough into a rectangle, I wrapped on the longest side and then I cut the dough into swivels that I placed, side by side in a baking pan lined with greased baking paper.

I gently brushed the surface of the pastry with the glaze obtained slammingan egg yolk with a teaspoon of milk. Attention. The glaze must be spreadgently from the center and moving outward. Avoid the edges otherwise the dough will not rise properly.
I cover and let rise until doubled in volume (1-2 hours depending on the recipe for me 3 hours)
Still put the icing and sprinkle with brown sugar crystals.
Bake for 40 to 45 minutes (30 minutes for me).
Pulling out of the oven and let cool on a rack. Try to resist the temptation toeat it right away.

Con questa ricetta partecipo al contest di Deb di Creare con lo zucchero


mercoledì 8 febbraio 2012

Spaghetti con la bottarga

Pasta con la bottarga: ricordo d'estate

Dai quanti di voi in questi giorni guardano fuori dalla finestra sognando le vacanze? Alzate la mano che vi voglio contare!
Io le alzo tutte e due perchè il mare mi manca proprio. Sono nata in un città di mare e a volte penso di avere acqua salata nelle vene, quindi  il mio voto vale doppio :-D

Gli spaghetti con la bottarga sono tra i miei preferiti. Prima di tutto per l'ingrediente principale, la bottarga che in questa ricetta è di muggine. La bottarga di muggine è tipica del nord -est della Sardegna, mentre la bottarga di tonno è tipica della Sicilia e, mi dicono, anche della parte nord-ovest della Sardegna.
La bottarga altro non è che uova di pesce conservate sotto sale. E' una preparazione antica, forse addirittura inventata dai fenici.
Mi affascina l'idea che questo cibo abbia attraversato i secoli e ora sia qui, a dare gusto alla mia pasta.

E' evidente che l'olio deve essere buonissimo. Corposo e saporito.

Qualcuno prepara questo piatto aggiungendo anche l'aglio. Io no. Anche se la bottarga è molto saporita, non voglio due attori per il mio piatto! Se vi va però potreste aggiungere un poco di pizzicorino in più, magari un pizzico di peperoncino in polvere?
Mentre voi ci pensate sù io mangio....

Pronta in un attimo e buonissima



Spaghetti con la bottarga
(english version below)
Ingredienti per 4 persone

  • 300 gr di pasta
  • una dozzina di gherigli di noce
  • un mazzetto di prezzemolo
  • due cucchaini di bottarga di muggine grattugiata
  • olio di oliva extravergine (io ho usato olio sardo)
  • sale grosso
  • pepe


Metto sul fuoco una pentola alta e larga piena d'acqua. Aggiungo due pizzichi abbondanti di sale grosso e porto a bollore.
"Butto la pasta", cioè tuffo gli spaghetti  nell'acqua bollente e mescolo con un forchettone. Lascio cuocere per il tempo indicato sulla confezione,  meno un minuto, per averla belle al dente.

Nel frattempo metto nel mixer i gherigli di noce, il prezzemolo,  un pizzico di sale grosso e pepe. Frullo rapidamente per pochi secondi. Aggiungo i due cucchaini di bottarga
Scolo la pasta e condisco con un bel po' di olio di oliva e il composto che ho appena preparato.
E' pronto! Tutti a tavola.

Pasta with bottarga: a memory of summer



Spaghetti with bottarga

Ingredients for 4 people
  • 300 grams of pasta
  • a dozen of unshelled walnuts
  • a small bunch of parsley
  • 2 teaspoons of grated bottarga
  • extravergin olive oil (I used Sardinian oil)
  • coarse salt
  • pepper



I put on the fire a tall and  large pot full of waterAdd two pinches abundant of coarse salt and bring to boil.
I "butto la pasta", ie dip the spaghetti into the boiling water and stir with a forkI leave to cook for the time indicated on the package, minus a minute, to have the "pasta al dente".



Meanwhile put the walnuts in a food processorparsley,a pinch of salt and pepper. I mix everything for a few secondsAdd the bottarga.
Drain the pasta and put on it a lot  of olive oil and the compound that I just prepared.
It 's readyEveryone at the table.